Se un altoparlante e un microfono fanno parte di un anello chiuso di amplificazione, quindi con elementi attivi e il guadagno d'anello è maggiore di 1, visto che si lavora su larga banda e con suono nello spazio libero, esiste un percorso in cui la rotazione di fase del sistema "chiude" il punto 0,-1 (condizioni di Barkausen) e sorge il fastidioso fischio "Effetto Larsen" Questo è stato superato nei telefonini, un buon assorbitore, lo sfasamento dovuto al tempo di ritardo e chi ne ha ne metta, risolve.
Ma nelle protesi auricolari microfono e attuatore sono a millimetri uno dall'alto e con un amplificatore di decine di decibel. FIschi strazianti da invitare Larsen a nozze principesche.
E'un bene che le "condizioni al contorno" sono i tessuti dell'orecchio, "muri" buoni assorbitori, non vi è comunicazione fra parte esterna ed interna perchè il condotto ben turato dalla protesi su misura, ma il tutto, per un tecnico, rimane una magia.
Se si pensa che in ogni programma di telefonate con gli ascoltatori per radio il problema Larsen è sentitissimo,
"Come fanno i Sacerdoti di questa Scienza e Tecnica a ridurre a effetto insignificante l'effetto Larsen?"
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Hai detto bene si riduce ma non si elimina. Coi telefonini e' facile basta il ritardo fra trasmissione e ricezione per rendere quasi impossibile il feedback.
Con gli apparecchi acustici e' un altro paio di maniche , innanzitutto per le potenze in gioco che arrivano nel condotto fino a 147-149 dB SPL in secondo luogo per le dimensioni, pochi cm.
Il sistema usato negli analogici era quello di inserire un filtro notch a frequenza variabile regolabile con un trimmer. Si cercava ad orecchio la frequenza di innesco e la si riduceva in potenza
Con i digitali ci sono varie strategie la piu' semplice e' un algoritmo che verifica la potenza di entrata rispetto a quella di uscita , se supera l'amplificazione programmata riduce la potenza.
Questo e' possibile solo in seguito ad una conversione AD ed alla canalizzazione ovvero alla ripartizione in bande di frequenza del segnale di ingresso ( filtri WOLA) , in questo modo il sistema di soppressione del Feedback entra in funzione solo per le bande di frequenza interessate senza abbassare il volume generale.
Per contro questo sistema puo' essere ingannato da un segnale di ingresso monotono ,una sirena o uno strumento musicale, che cercherà di abbassare dando luogo a rumori
Altro discorso e' il cosidetto larsen meccanico ovvero la trasmissione di suono attraverso la struttura stessa della protesi. In questo caso si opera su sospensioni dei componenti non scendo nei dettagli per ragioni di segreto industriale ma ti assicuro che e' un arte
Le pareti del condotto sono pessimi muri date le potenze in gioco non e' raro avere fenomeni di contro lateralizzazione ovvero far sentire a destra il suono emesso nell' orecchio sinistro, inoltre il condotto e' dinamico e varia in volume e forma a causa dell' articolazione temporo-mandibolare per questo si usano sistemi antilarsen dinamici