sono entrambi accettate da Cattolicesimo?
grazie
Aggiornamento:caro Stefano: quindi? vengono accettati o meno dalla Chiesa Cattolica? anche loro si definiscono Cattolici..... la chiesa cosa dice di loro?
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penso non ce ne sia nessuna nel senso comune del termine, cattolica vuol dire universale e apostolica, trasmessa o fondata sugli apostoli o sulla dottrina apostolica. PEr i Cattolici non c'è nessuna differenza mi immagino anche se la vera chiesa universale è ben diversa da quella che i cattolici chiamano Chiesa Cattolica, e meno male!!!
Nota: la Chiesa è l'unione di tutti coloro che hanno accettato Cristo come personale Salvatore... non c'entrano niente tutti i surplus che hanno messo papi e preti vari... ritornate alla Bibbia e vedrete quanto tanti cristiani che si chiamano tali ne sono lontani!!!
www.atelascelta.it
www.biblicamente.wordpress.com
nota al commento di Gigio..ma ci sono versetti(con relative interpretazioni e spiegazioni) per ogni capoverso di questa lunga e cavillosa descrizione di preghiera? Leggere Efesini 5:25-27 e notare la differenza.....
Cattolica sta per universale, apostolica indica il suo fondamento: gli apostoli!
Una,Santa,Cattolica E Apostolica.
La cattolica non è di per sè apostolica?
La Chiesa è una, santa, cattolica (cioè universale) ed apostolica, edificata da Gesù Cristo sopra questa pietra, che è Pietro, primo papa. La Chiesa è il Corpo mistico di Cristo, insieme società visibile, costituita di organi gerarchici, e comunità spirituale; essa è la Chiesa terrestre, Popolo di Dio pellegrinante quaggiù, e la Chiesa ricolma dei beni celesti; essa è il germe e la primizia del Regno di Dio, per mezzo del quale continuano, nella trama della storia umana, l'opera e i dolori della Redenzione, e che aspira al suo compimento perfetto al di là del tempo, nella gloria. Nel corso del tempo, il Signore Gesù forma la sua Chiesa mediante i Sacramenti, che emanano dalla sua pienezza. E' con essi che la Chiesa rene i propri membri partecipi del mistero della Morte e della Risurrezione di Cristo, nella grazia dello Spirito Santo, che le dona vita e azione. Essa è dunque santa, pur comprendendo nel suo seno dei peccatori, giacché essa non possiede alta vita se non quella della grazia: appunto vivendo della sua vita, i suoi membri si santificano, come, sottraendosi alla sua vita, cadono nei peccati e nei disordini, che impediscono l'irradiazione della sua santità . Perciò la Chiesa soffre e fa penitenza per tali peccati, da cui ha il potere di guarire i suoi figli con il Sangue di Cristo ed il dono dello Spirito Santo.
Erede delle promesse divine e figlia di Abramo secondo lo Spirito, per mezzo di quell'Israele di cui custodisce con amore le sacre Scritture e venera i Patriarchi e i Profeti; fondata sugli Apostoli e trasmettitrice, di secolo in secolo, della loro parola sempre viva e dei loro poteri di Pastori nel Successore di Pietro e nei Vescovi in comunione con lui; costantemente assistita dallo Spirito Santo, la Chiesa ha la missione di custodire, insegnare, spiegare e diffondere la verità , che Dio ha manifestato in una maniera ancora velata per mezzo dei Profeti e pienamente per mezzo del Signore Gesù. Noi crediamo tutto ciò che è contenuto nella Parola di Dio, scritta o tramandata, e che la Chiesa propone a credere come divinamente rivelata sia con un giudizio solenne, sia con il magistero ordinario e universale. Noi crediamo nell'infallibilità , di cui fruisce il Successore di Pietro, quando insegna ex cathedra come Pastore e Dottore di tutti i fedeli, e di cui è dotato altresì il Collegio dei Vescovi, quando esercita con lui il magistero supremo.
La Chiesa, che Gesù ha fondato e per la quale ha pregato, è indefettibilmente una nella fede, nel culto e nel vincolo della comunione gerarchica. Nel seno di questa Chiesa, sia la ricca varietà dei riti liturgici, sia la legittima diversità dei patrimoni teologici e spirituali e delle discipline particolari lungi dal nuocere alla sua unità , la mettono in maggiore evidenza.
Riconoscendo poi, al di fuori dell'organismo della Chiesa di Cristo, l'esistenza di numerosi elementi di verità e di santificazione che le appartengono in proprio e tendono all'unità cattolica, e credendo all'azione dello Spirito Santo che nel cuore dei discepoli di Cristo suscita l'amore per tale unità , noi nutriamo speranza che i cristiani, i quali non sono ancora nella piena comunione con l'unica Chiesa, si riuniranno un giorno in un solo gregge con un solo Pastore.
La Chiesa è necessaria alla salvezza, perché Cristo, che è il solo Mediatore e la sola via di salvezza, si rende presente per noi nel suo Corpo, che è la Chiesa. Ma il disegno divino della salvezza abbraccia tutti gli uomini: e coloro che, senza propria colpa, ignorano il Vangelo di Cristo e la sua Chiesa, ma cercano sinceramente Dio e sotto l'influsso della sua grazia si sforzano di compiere la sua volontà riconosciuta nei dettami della loro coscienza, anch'essi, in un numero che Dio solo conosce, possono conseguire la salvezza.
buona lettura
I seguaci, ormai in numero molto ridotto, si radunano in case private in Inghilterra – con una eccezione a Paddington, dove le riunioni avvengono in una chiesa –, Italia, Germania, Scandinavia e altri paesi)
Come il mormonismo, il movimento detto "irvingita", ma che deve essere chiamato più propriamente "neo-apostolico", è radicalmente "restituzionista". La Chiesa è stata vittima di un'apostasia e deve essere "restituita" nella sua integrità originaria o "restaurata" tramite un nuovo collegio di apostoli, chiamato per rivelazione divina. Il mormonismo, tuttavia, ha istituito un collegio di apostoli che perdura nel tempo per cooptazione. L'"irvingismo" delle origini ha invece considerato il secondo collegio apostolico come costituito una tantum: a mano a mano che un apostolo moriva, non era nominato un sostituto. Questa prospettiva, ovviamente legata a una speranza millenarista, ha provocato una evidente crisi nell'organizzazione nata dal movimento "irvingita", la Chiesa cattolica apostolica – di cui esiste tuttora uno sparuto gruppo di seguaci –, e uno scisma di successo che si è affermato proprio tornando all'idea di un collegio apostolico capace di rinnovarsi, la Chiesa Neo-Apostolica.
La Chiesa Cattolica Apostolica è nata in Inghilterra sulla scia della predicazione di Edward Irving (1792-1834), un pastore presbiteriano scozzese sceso a Londra, nel 1832. Non ha mai accettato il nome, con cui è popolarmente conosciuta, di "Chiesa irvingita". In effetti, la predicazione di Irving costituisce soltanto uno degli aspetti delle sue origini. Tale predicazione – insieme a una serie di fenomeni miracolosi verificatisi pressoché contemporaneamente in diverse località dell'Inghilterra e della Scozia – suscita l'interesse di Henry Drummond (1786-1860), un ricco gentiluomo noto come organizzatore di "Conferenze profetiche" nella sua villa di Albury Park. I contatti con Irving danno origine a una serie di fenomeni carismatici, e una rivelazione profetica porta alla chiamata di un primo "apostolo", nel 1832, poi di altri undici (fra cui Drummond, ma non Irving) nel quadriennio fino al 1835. I dodici (rimasti in undici per una defezione) si dividono le nazioni della Terra per diffondere gli ideali della nuova Chiesa, con un successo particolare in Germania.
L'aspetto più interessante – e più studiato – della Chiesa Cattolica Apostolica è la liturgia, particolarmente curata, con elementi di derivazione anglicana, cattolica e ortodossa. Se si prescinde dall'idea di vivere nei tempi ultimi, e della necessità di restaurare il collegio apostolico in previsione di eventi apocalittici, la teologia è sostanzialmente simile a quella anglicana. Alla morte di ciascuno degli originali dodici, non è nominato un successore: l'ultimo apostolo, Francis Valentine Woodhouse (1805-1901), muore nel 1901 e il collegio apostolico scompare in via definitiva. Per di più, solo gli apostoli potevano consacrare "angeli" (l'equivalente dei vescovi anglicani o cattolici), e solo gli "angeli" potevano ordinare sacerdoti. L'ultimo "angelo" muore nel 1960 e l'ultimo prete nel 1971. Da allora la splendida liturgia cattolico-apostolica non è più celebrata.
Rimane qualche fedele, che attende con fiducia il Secondo Avvento. Sotto la guida di suddiaconi (ce ne sono ancora un certo numero in Germania, mentre l'ultimo diacono è morto nel 1972) le comunità si ritrovano per la recita di litanie di origine anglicana, il canto di inni, la lettura di brani dalla Bibbia e da sermoni precedenti al 1971. In linea di principio in assenza di un suddiacono dovrebbe rimanere possibile solo un semplice incontro di preghiera. Molti membri si rivolgono alla Chiesa anglicana o a quella luterana per i sacramenti; in Inghilterra, se ne trovano nella Guild of Prayer for the Return of Our Lord, una associazione anglicana fondata nel 1920 e particolarmente interessata a temi profetici ed escatologici.
Da questi cattolici apostolici "originari", ridotti a un piccolo nucleo, vanno distinte diverse "Chiese Cattoliche Apostoliche" o "Comunità Apostoliche" presenti in Germania, Svizzera, Olanda, Australia, India, Brasile, Filippine, Sud Africa e Stati Uniti, molte delle quali federate in una "Chiesa Apostolica Unita". Queste comunità sono nate negli anni 1950 a causa della crisi millenarista che si è determinata nella Chiesa Neo-Apostolica, da cui sono uscite dichiarando di voler ritornare alla tradizione cattolico-apostolica delle origini, da cui però si differenziano perché la maggioranza di loro ha "chiamato" profeticamente nuovi apostoli, non accettando la dottrina secondo cui questa possibilità sarebbe preclusa in via definitiva dal 1901.
B.: Sulle origini: Rowland A. Davenport, Albury Apostles. The Story of The Body Known as The Catholic Apostolic Church (Sometimes Called ‘The Irvingites"), Neiligo, Londra 19742. Sulla storia e la liturgia, indispensabile è l'opera di Columba Graham Flegg, ‘Gathered Under Apostles'. A Study of The Catholic Apostol