'Quello' è Brahman, l'equivalente dell'Uno plotiniano.
Il concetto che ciò che identifichiamo come 'io' sia un'illusione impregna l'antica cultura indiana, ed ha probabilmente raggiunto il culmine con il buddhismo, dove quello di 'anatman' ('non-sé') è un punto cardine.
La scuola induista più centrata su Tat Tvam Asi è quella esoterica dell'Advaita Vedanta, e l'esposizione migliore a mio parere è fatta nel Naishkarmya Siddhi (in italiano lo trovi con il titolo 'La realizzazione dell'Assoluto secondo l'Advaita Vedanta', Edizioni Mediterranee). Per quanto riguarda il buddhismo Mahayana, invece, il Lankavatara Sutra esprime la stessa nozione, riassumibile in questo verso (attenzione a non confondere 'Brahmā' il creatore con 'Brahman' l'Uno):
“Dal paradiso di Brahmā giù fino alle radici degli alberi
che circondano il mondo con i loro rami
ciò che io insegno è:
tutto è nient'altro che mente.”
Va comunque ricordato che ciò non va confuso con il solipsismo, poiché in primo luogo i solipsisti il sé lo affermano, e inoltre porre delle distinzioni e crederle reali cela l'assoluto indifferenziato, Quello.
Answers & Comments
Verified answer
'Quello' è Brahman, l'equivalente dell'Uno plotiniano.
Il concetto che ciò che identifichiamo come 'io' sia un'illusione impregna l'antica cultura indiana, ed ha probabilmente raggiunto il culmine con il buddhismo, dove quello di 'anatman' ('non-sé') è un punto cardine.
La scuola induista più centrata su Tat Tvam Asi è quella esoterica dell'Advaita Vedanta, e l'esposizione migliore a mio parere è fatta nel Naishkarmya Siddhi (in italiano lo trovi con il titolo 'La realizzazione dell'Assoluto secondo l'Advaita Vedanta', Edizioni Mediterranee). Per quanto riguarda il buddhismo Mahayana, invece, il Lankavatara Sutra esprime la stessa nozione, riassumibile in questo verso (attenzione a non confondere 'Brahmā' il creatore con 'Brahman' l'Uno):
“Dal paradiso di Brahmā giù fino alle radici degli alberi
che circondano il mondo con i loro rami
ciò che io insegno è:
tutto è nient'altro che mente.”
Va comunque ricordato che ciò non va confuso con il solipsismo, poiché in primo luogo i solipsisti il sé lo affermano, e inoltre porre delle distinzioni e crederle reali cela l'assoluto indifferenziato, Quello.
esauriente (anzi esaustiva direbbero gli academici :) la risposta di 壁觀