Adesso mi crocifiggeranno, lo so..però lo dico lo stesso!
Secondo me è perchè di solito hanno una visione molto più a lungo termine della vita di quella degli uomini. Hanno più l'idea dell' "investimento" dello studio, mentre gli uomini tendono più a godersi il presente e quindi a non perdere troppo tempo sui libri.
Ora che ci penso, anche un'altra cosa. Non è che essendo cmq l'uomo abituato ad avere in passato un ruolo attivo nella gestione della società, fatica a sottomettersi comunque a un sistema di apprendimento (studio) e istituzionale (università) che è stato comunque codificato e su cui non ha molte possibilità di far valere il proprio ruolo?Mentre invece la donna è stata abituata dalla storia a ruoli subordinati e quindi ha meno fatica ad adattarsi a un sistema (come tutta la scuola) che comunuqe viene imposto da altri. Questo spiegherebbe anche perchè molte persone deferenti al potere abbiano avuto brillanti carriere scolastiche,mentre spesso i creativi (che sono contro ogni regola, quindi anche quella che li obbliga a studiare) hanno voti bassi.Per me a questo si collega anche il fatto che GENERALMENTE le donne non si fanno problemi ad ubbidire ai genitori e sono ancora oggi più ricercate per i ruoli subordinati per eccellenza (segretaria).
a scuola, le femmine sviluppano prima il cervello, quindi in media riescono meglio, soprattutto fino ai primi anni delle superiori. (avevo letto che avevano fatto ricerca al riguardo). poi ci sono questioni culturali: dalle femmine ci si aspetta ancora che siano "perfettine".
all'università, non mi sembra che ci sia questa gran differenza. ci sono studenti molto bravi e altri meno, indipendentemente da maschio / femmine.
Perchè sono più riflessive, più studiose, più coscienti di quello che fanno e di quel che vogliono, si applicano di più e quindi con maggior profitto, hanno le idee più chiare degli obiettivi che intendono raggiungere, capiscono meglio quando si deve giocare e quando bisogna fare sul serio.
Questo vale per le ragazze e per le donne più adulte senza le quali moltissimi uomini non saprebbero come organizzarsi per vivere.
forse perchè molti maschi considerano quasi un disonore andare bene a scuola. mi è capitato di conoscere ragazzi che prendevano per coj.o.ni quelli che andavano bene, mentre per le ragazze questa cosa c'è di meno.
nel nostro corso siamo stati più bravi noi ragazzi... almeno a giudicare dai voti di laurea... ma di poco... diciamo che le ragazze hanno più metodo, sia nello studio che a prendere appunti, e si impegnano di più... noi invece solitamente ragioniamo meglio all'inizio ma poi non ci applicchiamo tanto quanto le ragazze...
perche' i maschi che sono piu' bravi delle ragazze non sono mai dalle stesse considerati "uomini"...... a volte non sono proprio considerati esseri umani degni di rispetto ma solo...
patetici sfigati e secchioni...
4 occhi..
ridicoli....
noiosi..
patetici etc....
l'uomo studioso e' sostanzialmente "patetico" agli occhi femminili.. solitametne perche' i tipi piu' "dotti" sono piu' introversi e meno alla "moda" e sbruffoni.. indi se ne parla meno se un ragazzo e' "abile" negli studi come quasi ce ne fosse da vergognarsene..
la ragazza invece che va bene e' la "donna emancipata e intelligente" e si sbandiera ai 4 venti come se fosse un'evento colossale.... ma al contrario non si parla MAI di quelle che vanno male o non riescono negli studi.. (non sia mai che si dice che una donna ha difetti)...
quindi secondo me e' tutta una questione di "esaltare" eccessivamente un qualcosa che fanno le ragazze (quando lo fanno) e sminuire o far passare inosservato il fatto se la stessa cosa la fanno i maschi...
probabilmente per motivi socio culturali che vedono l'uomo come "figo rozzo ignorante e pieno di difetti" e la donne "pure intelligenti perfette e profonde"...
non c'e' altra spiegazione... (Altrimenti i premi nobel e gli scienziati piu' importanti non sarebbero ANCHE NELL'ERA MODERNA quasi tutti uomini ma il contrario)
Perché per essere considerata brave ragazze è un complimento, dal momento che significa anche impegno e indipendenza. Essere considerati bravi ragazzi invece è quasi un sinonimo di sfigati, per cui noi maschi ci distraiamo per ragioni di orgoglio.
Credo che i motivi siano tanti. Non è dovuto al fatto che sono più intelligenti. L'intelligenza ha poco o nulla a che vedere con il profitto scolatico e universitario, e questo è vero sia per gli uomini che per le donne (a meno che non si sia agli estremi della campana di Gauss, ossia o degli insufficienti mentali oppure dei veri e propri geni).
E' vero che le donne sono mediamente più brave degli uomini nello studio, ma credo per altri motivi che travalicano il QI. Certamente si impegnano di più in quello che fanno (in genere in tutto quello che fanno). Sanno che per emergere nella vita, sopratutto in quella professionale, devono faticare più del doppio degli uomini (perchè il nostro è un paese maschilista e gli uomini sono sempre avvantaggiati), sanno che per essere prese sul serio devono essere culturalmente preparate. La vita degli uomini in genere è più semplice di quella delle donne, ammettiamolo, devono lottare di meno per ottenere quello che vogliono. Le donne, sin da quando nascono, invece combattano un eterna battaglia per riuscire a diventare autonome e indipendenti, per riuscire a conquistarsi il loro posto al sole e la loro libertà. Combattono da secoli. Sono delle combattenti nate (altro che sesso debole). E' più che ovvio che quando si tratta di ottenere qualcosa di significativo per loro si impegnano a fondo e stringono i denti.
Diciamo anche che c'è un fattore biologico. Le donne maturano prima degli uomini, dal punto di vista fisico e mentale. Durante l'infanzia la differenza nel profitto scolastico di maschi e femmine è pressoche inesistente. Nel perido della pupertà invece il divario diviene sempre più netto. Segue un andamento a campana: aumenta gradualmente, raggiunge il suo apice nell'adolescenza e piano piano decresce, fino a sparire del tutto quando si è raggiunta la piena maturità (dopo i 20 anni). Questo si spiega appunto con il fatto che il periodo di maturazione fisica e mentale delle donne è più veloce. Diciamo anche che la maturazione biologica delle donne viene anche accellerata da fattori educativi e sociali. Alle ragazze si chiede di crescere prima. Di solito anche in famiglia alle ragazze si danno responsabilità che ai ragazzi non vengono richieste. Alle ragazze viene chiesto di essere più responsabili e affidabili. I maschi spesso e volentieri vengono coccolati e protetti (sopratutto dalle mamme italiane....ahimè) fino all'età adulta. Ai maschi è concesso di fare i bambinoni e di giocare anche da adulti (conosco 40enni, sposati con figli, che si comportano come dei 15enni). Voi l'avete mai vista una 40enne che si mette a giocare come una scema con le proprie amiche? Io mai! Alle donne non è permesso, la scietà in cui viviamo non lo permette. Quindi crescono prima, e prendono tutto più sul serio, lo studio come tante altre cose. Per questo, in termini generali, sono più brave a scuola e all'università (anche se il divario nel profitto è più evidente e netto durante gli anni di scuola).
E' un fenomeno che viene studiato con molta attenzione dai sociologi. Direi che, sintetizzando, le risposte principali fino ad ora fornite sono 3:
1) la crescita dell'autostima e delle aspettative delle ragazze, che mirano come i loro coetanei maschi a carriere e lavori di prestigio. Fino a poco tempo fa il modello prevalente rimaneva quello della casalinga o del lavoro part-time, oggi la mentalità sembra diversa e del resto molte ragazze hanno in casa l'esempio di madri che lavorano con successo.
2) scuole e insegnanti sono più attenti alle discriminazioni di genere e sono ormai scomparsi atteggiamenti maschilisti in questo senso, tesi anche inconsapevolmente a favorire gli studenti maschi
3) secondo molti vi è un diverso approccio allo studio di maschi e femmine (ma questo vale soprattutto per l'adolescenza e forse le classi sociali inferiori). Ovvero, mentre andare bene a scuola continua ad essere considerato dalle ragazze un valore, una caratteristica socialmente apprezzata, per i maschi invece varrebbe l'opposto: studiare e andare bene a scuola non sarebbe "figo" e anzi, tra adolescenti, sarebbe socialmente approvato chi si pone in contrasto con la scuola e i suoi impegni.
Poi secondo me è anche vero che le ragazze sono più controllate, in famiglia, dei loro coetanei maschi, soprattutto nel periodo adolescenziale. Ancora oggi, in termini di libertà di uscita e quindi di possibili distrazioni dallo studio, mi pare che i ragazzini godano di una maggiore tolleranza da parte dei genitori.
Comunque l'analisi dovrebbe essere un po' più approfondita, perché - per esempio- è anche vero che le ragazze che si cimentano negli studi universitari più complessi (come quelli scientifici) non sono tantissime mentre risultano maggioranza in corsi notoriamente meno impegnativi tipo scienza della formazione, psicologia, scienza della comunicazione ecc.
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Adesso mi crocifiggeranno, lo so..però lo dico lo stesso!
Secondo me è perchè di solito hanno una visione molto più a lungo termine della vita di quella degli uomini. Hanno più l'idea dell' "investimento" dello studio, mentre gli uomini tendono più a godersi il presente e quindi a non perdere troppo tempo sui libri.
Ora che ci penso, anche un'altra cosa. Non è che essendo cmq l'uomo abituato ad avere in passato un ruolo attivo nella gestione della società, fatica a sottomettersi comunque a un sistema di apprendimento (studio) e istituzionale (università) che è stato comunque codificato e su cui non ha molte possibilità di far valere il proprio ruolo?Mentre invece la donna è stata abituata dalla storia a ruoli subordinati e quindi ha meno fatica ad adattarsi a un sistema (come tutta la scuola) che comunuqe viene imposto da altri. Questo spiegherebbe anche perchè molte persone deferenti al potere abbiano avuto brillanti carriere scolastiche,mentre spesso i creativi (che sono contro ogni regola, quindi anche quella che li obbliga a studiare) hanno voti bassi.Per me a questo si collega anche il fatto che GENERALMENTE le donne non si fanno problemi ad ubbidire ai genitori e sono ancora oggi più ricercate per i ruoli subordinati per eccellenza (segretaria).
E' una teoria, però un po' è vera secondo me.
a scuola, le femmine sviluppano prima il cervello, quindi in media riescono meglio, soprattutto fino ai primi anni delle superiori. (avevo letto che avevano fatto ricerca al riguardo). poi ci sono questioni culturali: dalle femmine ci si aspetta ancora che siano "perfettine".
all'università, non mi sembra che ci sia questa gran differenza. ci sono studenti molto bravi e altri meno, indipendentemente da maschio / femmine.
Perchè sono più riflessive, più studiose, più coscienti di quello che fanno e di quel che vogliono, si applicano di più e quindi con maggior profitto, hanno le idee più chiare degli obiettivi che intendono raggiungere, capiscono meglio quando si deve giocare e quando bisogna fare sul serio.
Questo vale per le ragazze e per le donne più adulte senza le quali moltissimi uomini non saprebbero come organizzarsi per vivere.
forse perchè molti maschi considerano quasi un disonore andare bene a scuola. mi è capitato di conoscere ragazzi che prendevano per coj.o.ni quelli che andavano bene, mentre per le ragazze questa cosa c'è di meno.
nel nostro corso siamo stati più bravi noi ragazzi... almeno a giudicare dai voti di laurea... ma di poco... diciamo che le ragazze hanno più metodo, sia nello studio che a prendere appunti, e si impegnano di più... noi invece solitamente ragioniamo meglio all'inizio ma poi non ci applicchiamo tanto quanto le ragazze...
perche' i maschi che sono piu' bravi delle ragazze non sono mai dalle stesse considerati "uomini"...... a volte non sono proprio considerati esseri umani degni di rispetto ma solo...
patetici sfigati e secchioni...
4 occhi..
ridicoli....
noiosi..
patetici etc....
l'uomo studioso e' sostanzialmente "patetico" agli occhi femminili.. solitametne perche' i tipi piu' "dotti" sono piu' introversi e meno alla "moda" e sbruffoni.. indi se ne parla meno se un ragazzo e' "abile" negli studi come quasi ce ne fosse da vergognarsene..
la ragazza invece che va bene e' la "donna emancipata e intelligente" e si sbandiera ai 4 venti come se fosse un'evento colossale.... ma al contrario non si parla MAI di quelle che vanno male o non riescono negli studi.. (non sia mai che si dice che una donna ha difetti)...
quindi secondo me e' tutta una questione di "esaltare" eccessivamente un qualcosa che fanno le ragazze (quando lo fanno) e sminuire o far passare inosservato il fatto se la stessa cosa la fanno i maschi...
probabilmente per motivi socio culturali che vedono l'uomo come "figo rozzo ignorante e pieno di difetti" e la donne "pure intelligenti perfette e profonde"...
non c'e' altra spiegazione... (Altrimenti i premi nobel e gli scienziati piu' importanti non sarebbero ANCHE NELL'ERA MODERNA quasi tutti uomini ma il contrario)
Perché per essere considerata brave ragazze è un complimento, dal momento che significa anche impegno e indipendenza. Essere considerati bravi ragazzi invece è quasi un sinonimo di sfigati, per cui noi maschi ci distraiamo per ragioni di orgoglio.
Credo che i motivi siano tanti. Non è dovuto al fatto che sono più intelligenti. L'intelligenza ha poco o nulla a che vedere con il profitto scolatico e universitario, e questo è vero sia per gli uomini che per le donne (a meno che non si sia agli estremi della campana di Gauss, ossia o degli insufficienti mentali oppure dei veri e propri geni).
E' vero che le donne sono mediamente più brave degli uomini nello studio, ma credo per altri motivi che travalicano il QI. Certamente si impegnano di più in quello che fanno (in genere in tutto quello che fanno). Sanno che per emergere nella vita, sopratutto in quella professionale, devono faticare più del doppio degli uomini (perchè il nostro è un paese maschilista e gli uomini sono sempre avvantaggiati), sanno che per essere prese sul serio devono essere culturalmente preparate. La vita degli uomini in genere è più semplice di quella delle donne, ammettiamolo, devono lottare di meno per ottenere quello che vogliono. Le donne, sin da quando nascono, invece combattano un eterna battaglia per riuscire a diventare autonome e indipendenti, per riuscire a conquistarsi il loro posto al sole e la loro libertà. Combattono da secoli. Sono delle combattenti nate (altro che sesso debole). E' più che ovvio che quando si tratta di ottenere qualcosa di significativo per loro si impegnano a fondo e stringono i denti.
Diciamo anche che c'è un fattore biologico. Le donne maturano prima degli uomini, dal punto di vista fisico e mentale. Durante l'infanzia la differenza nel profitto scolastico di maschi e femmine è pressoche inesistente. Nel perido della pupertà invece il divario diviene sempre più netto. Segue un andamento a campana: aumenta gradualmente, raggiunge il suo apice nell'adolescenza e piano piano decresce, fino a sparire del tutto quando si è raggiunta la piena maturità (dopo i 20 anni). Questo si spiega appunto con il fatto che il periodo di maturazione fisica e mentale delle donne è più veloce. Diciamo anche che la maturazione biologica delle donne viene anche accellerata da fattori educativi e sociali. Alle ragazze si chiede di crescere prima. Di solito anche in famiglia alle ragazze si danno responsabilità che ai ragazzi non vengono richieste. Alle ragazze viene chiesto di essere più responsabili e affidabili. I maschi spesso e volentieri vengono coccolati e protetti (sopratutto dalle mamme italiane....ahimè) fino all'età adulta. Ai maschi è concesso di fare i bambinoni e di giocare anche da adulti (conosco 40enni, sposati con figli, che si comportano come dei 15enni). Voi l'avete mai vista una 40enne che si mette a giocare come una scema con le proprie amiche? Io mai! Alle donne non è permesso, la scietà in cui viviamo non lo permette. Quindi crescono prima, e prendono tutto più sul serio, lo studio come tante altre cose. Per questo, in termini generali, sono più brave a scuola e all'università (anche se il divario nel profitto è più evidente e netto durante gli anni di scuola).
IMHO studiano di più, invece che smanettare con motorini e psp...
poi ci sono anche qll che si passano le giornate davanti alla specchio con i trucchi e i ragazzi bravissimi a scuola
meglio non generalizzare troppo insomma
E' un fenomeno che viene studiato con molta attenzione dai sociologi. Direi che, sintetizzando, le risposte principali fino ad ora fornite sono 3:
1) la crescita dell'autostima e delle aspettative delle ragazze, che mirano come i loro coetanei maschi a carriere e lavori di prestigio. Fino a poco tempo fa il modello prevalente rimaneva quello della casalinga o del lavoro part-time, oggi la mentalità sembra diversa e del resto molte ragazze hanno in casa l'esempio di madri che lavorano con successo.
2) scuole e insegnanti sono più attenti alle discriminazioni di genere e sono ormai scomparsi atteggiamenti maschilisti in questo senso, tesi anche inconsapevolmente a favorire gli studenti maschi
3) secondo molti vi è un diverso approccio allo studio di maschi e femmine (ma questo vale soprattutto per l'adolescenza e forse le classi sociali inferiori). Ovvero, mentre andare bene a scuola continua ad essere considerato dalle ragazze un valore, una caratteristica socialmente apprezzata, per i maschi invece varrebbe l'opposto: studiare e andare bene a scuola non sarebbe "figo" e anzi, tra adolescenti, sarebbe socialmente approvato chi si pone in contrasto con la scuola e i suoi impegni.
Poi secondo me è anche vero che le ragazze sono più controllate, in famiglia, dei loro coetanei maschi, soprattutto nel periodo adolescenziale. Ancora oggi, in termini di libertà di uscita e quindi di possibili distrazioni dallo studio, mi pare che i ragazzini godano di una maggiore tolleranza da parte dei genitori.
Comunque l'analisi dovrebbe essere un po' più approfondita, perché - per esempio- è anche vero che le ragazze che si cimentano negli studi universitari più complessi (come quelli scientifici) non sono tantissime mentre risultano maggioranza in corsi notoriamente meno impegnativi tipo scienza della formazione, psicologia, scienza della comunicazione ecc.
Diciamo che le ragazze si responsabilizzano un po' prima rispetto ai maschi. Ovviamente non vuole essere una critica!