La regola del doppio campionato era, in principio, dovuta a motivi di tipo geografico e climatico. Le
squadre delle città di mare, dove il clima è più mite, giocavano in casa nel torneo apertura (inverno in Argentina), mentre i campi si invertivano nel torneo clausura quando essendo estate il tempo era
decente anche nei paesi dell'entroterra e delle montagne.
Ai tempi moderni, quando le tecnologie avrebbero aiutato a superare questi problemi, il doppio campionato è stato mantenuto per tradizione...
la formula prevede.....
Che nel campionato di apertura chi vince diventa campione d'Argentina D'apertura ma non ci sono retrocessioni......si sta fermi Dicembre E Gennaio e si ricomincia con il torneo di Clausura....Si assegna di nuovo il titolo Campione d'Argentina di Clausura e tramite una classifica strana chiamata "promedio" o "discenso" vengono decise le retrocessioni
Il motivo fondamentale ha origini storiche e precisamente nella metà del secolo scorso:
Con la crescita della passione per il calcio in Argentina, i club delle città interne del paese cominciarono a rivendicare a gran voce la possibilità di competere anch'essi ai massimi livelli professionistici. Nel 1966, l'allora presidente dell'AFA ValentÃn Suárez, determinò un cambio epocale nell'organizzazione dei tornei, con lo scopo di consentire anche ai club delle città interne di competere nel campionato professionistico principale.
Il campionato tradizionale, chiamato Metropolitano, fu equiparato al Campeonato Nacional, cioè quello delle città interne. L'uno veniva giocato nel primo semestre dell'anno e l'altro nel semestre successivo. Alla fine del primo semestre i migliori classificati del Torneo Metropolitano sfidavano i migliori classificati del Torneo Nacional precedente, decretando così il nuovo campione del Torneo Metropolitano. Alla fine del secondo semestre, invece, i migliori classificati del Torneo Nacional sfidavano i migliori classificati del precedente Torneo Metropolitano, decretando così il nuovo campione del Torneo Nacional.
Nel 1985, su consiglio dell'allenatore della Nazionale Carlos Salvador Bilardo, la struttura cambiò di nuovo, con la creazione di una Primera División come campionato nazionale unico annuale e di un campionato Nacional B come seconda divisione per dare alle squadre minori la possibilità di entrare a far parte del campionato principale. Nel 1991/1992, ascoltando le richieste dei tanti appassionati che poco avevano gradito il campionato unico, e per appagare una mal celata voglia di ritorno alla tradizione, la AFA ripristinò i due campionati semestrali chiamandoli Torneo Apertura e Torneo Clausura, creando il sistema attualmente in vigore.
In realtà oggi l'organizzazione scelta, seppur richiama la tradizione calcistica argentina, è ben diversa da quella storica del dualismo Metropolitano/Nacional. Le squadre che partecipano ora ai due tornei sono le stesse, ad eccezione di 3 retrocessioni che avvengono annualmente alla fine del Torneo Clausura per permettere il ricambio delle squadre di Primera División con quelle della Primera B.
nessuno dei due è più importante. e secondo me lo fanno per rendere ancora più spettacolare il calcio argentino.così anche le squadre meno importanti possono vincere il campionato anche avendo una rosa ridotta.se il campeonato fosse uno solo vincerebbero sempre le squadre più complete come boca, river, san lorenzo ed estudiantes e sarebbe sicuramente più noioso, non è vero?questa mia teoria la conferma il fatto che il lanus ha vinto il torneo scorso, e senza cambiare rosa ora è nella zona bassissima della classifica!!! spero di essere stato esauriente!
sono egualmente importanti...se c'è una squadra che li vince entrambi e allora quella sarà campione...se invece sono vinte da due squadre diverse, queste due si giocheranno il campionato sfidandosi...
Do la risposta che ho già dato alla stessa domanda. Premesso che non c'entra nulla il discorso climatico, perchè il doppio campionato c'è anche in paesi dove il clima è sempre lo stesso, il motivo fondamentale ha origini storiche e precisamente nella metà del secolo scorso:
Con la crescita della passione per il calcio in Argentina, i club delle città interne del paese cominciarono a rivendicare a gran voce la possibilità di competere anch'essi ai massimi livelli professionistici. Nel 1966, l'allora presidente dell'AFA ValentÃn Suárez, determinò un cambio epocale nell'organizzazione dei tornei, con lo scopo di consentire anche ai club delle città interne di competere nel campionato professionistico principale.
Il campionato tradizionale, chiamato Metropolitano, fu equiparato al Campeonato Nacional, cioè quello delle città interne. L'uno veniva giocato nel primo semestre dell'anno e l'altro nel semestre successivo. Alla fine del primo semestre i migliori classificati del Torneo Metropolitano sfidavano i migliori classificati del Torneo Nacional precedente, decretando così il nuovo campione del Torneo Metropolitano. Alla fine del secondo semestre, invece, i migliori classificati del Torneo Nacional sfidavano i migliori classificati del precedente Torneo Metropolitano, decretando così il nuovo campione del Torneo Nacional.
Nel 1985, su consiglio dell'allenatore della Nazionale Carlos Salvador Bilardo, la struttura cambiò di nuovo, con la creazione di una Primera División come campionato nazionale unico annuale e di un campionato Nacional B come seconda divisione per dare alle squadre minori la possibilità di entrare a far parte del campionato principale. Nel 1991/1992, ascoltando le richieste dei tanti appassionati che poco avevano gradito il campionato unico, e per appagare una mal celata voglia di ritorno alla tradizione, la AFA ripristinò i due campionati semestrali chiamandoli Torneo Apertura e Torneo Clausura, creando il sistema attualmente in vigore.
In realtà oggi l'organizzazione scelta, seppur richiama la tradizione calcistica argentina, è ben diversa da quella storica del dualismo Metropolitano/Nacional. Le squadre che partecipano ora ai due tornei sono le stesse, ad eccezione di 3 retrocessioni che avvengono annualmente alla fine del Torneo Clausura per permettere il ricambio delle squadre di Primera División con quelle della Primera B.
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La regola del doppio campionato era, in principio, dovuta a motivi di tipo geografico e climatico. Le
squadre delle città di mare, dove il clima è più mite, giocavano in casa nel torneo apertura (inverno in Argentina), mentre i campi si invertivano nel torneo clausura quando essendo estate il tempo era
decente anche nei paesi dell'entroterra e delle montagne.
Ai tempi moderni, quando le tecnologie avrebbero aiutato a superare questi problemi, il doppio campionato è stato mantenuto per tradizione...
la formula prevede.....
Che nel campionato di apertura chi vince diventa campione d'Argentina D'apertura ma non ci sono retrocessioni......si sta fermi Dicembre E Gennaio e si ricomincia con il torneo di Clausura....Si assegna di nuovo il titolo Campione d'Argentina di Clausura e tramite una classifica strana chiamata "promedio" o "discenso" vengono decise le retrocessioni
Per saperne di piu' www.calcioargentino.com :)
Il motivo fondamentale ha origini storiche e precisamente nella metà del secolo scorso:
Con la crescita della passione per il calcio in Argentina, i club delle città interne del paese cominciarono a rivendicare a gran voce la possibilità di competere anch'essi ai massimi livelli professionistici. Nel 1966, l'allora presidente dell'AFA ValentÃn Suárez, determinò un cambio epocale nell'organizzazione dei tornei, con lo scopo di consentire anche ai club delle città interne di competere nel campionato professionistico principale.
Il campionato tradizionale, chiamato Metropolitano, fu equiparato al Campeonato Nacional, cioè quello delle città interne. L'uno veniva giocato nel primo semestre dell'anno e l'altro nel semestre successivo. Alla fine del primo semestre i migliori classificati del Torneo Metropolitano sfidavano i migliori classificati del Torneo Nacional precedente, decretando così il nuovo campione del Torneo Metropolitano. Alla fine del secondo semestre, invece, i migliori classificati del Torneo Nacional sfidavano i migliori classificati del precedente Torneo Metropolitano, decretando così il nuovo campione del Torneo Nacional.
Il cambio ebbe un'effetto incredibile sulla passione degli argentini per il calcio. Il motivo era presto detto: con il nuovo sistema anche squadre fino ad allora definite "minori", come l' Estudiantes de La Plata nel 1967, il Vélez Sársfield nel 1968 ed il Chacarita Juniors nel 1969, riuscirono a laurearsi campioni a differenza del periodo precedente nel quale solo 5 squadre si erano guadagnate il titolo di campione: River Plate, Boca Juniors, Independiente, Racing Club e San Lorenzo de Almagro. Nel 1982 l'ordine dei campionati venne invertito ed il Nacional cominciò a giocarsi nel primo semestre ed il Metropolitano (ribattezzato Primera División) nella seconda parte dell'anno.
Nel 1985, su consiglio dell'allenatore della Nazionale Carlos Salvador Bilardo, la struttura cambiò di nuovo, con la creazione di una Primera División come campionato nazionale unico annuale e di un campionato Nacional B come seconda divisione per dare alle squadre minori la possibilità di entrare a far parte del campionato principale. Nel 1991/1992, ascoltando le richieste dei tanti appassionati che poco avevano gradito il campionato unico, e per appagare una mal celata voglia di ritorno alla tradizione, la AFA ripristinò i due campionati semestrali chiamandoli Torneo Apertura e Torneo Clausura, creando il sistema attualmente in vigore.
In realtà oggi l'organizzazione scelta, seppur richiama la tradizione calcistica argentina, è ben diversa da quella storica del dualismo Metropolitano/Nacional. Le squadre che partecipano ora ai due tornei sono le stesse, ad eccezione di 3 retrocessioni che avvengono annualmente alla fine del Torneo Clausura per permettere il ricambio delle squadre di Primera División con quelle della Primera B.
da Alberto B
Nn so ke dire ke bravo a "IL duca"
http://it.wikipedia.org/wiki/Campionato_di_calcio_...
clausura cm le suore??
hihihihi...a parte gli skerzii...boh...
e il colmo è ke sn argentina io...
nessuno dei due è più importante. e secondo me lo fanno per rendere ancora più spettacolare il calcio argentino.così anche le squadre meno importanti possono vincere il campionato anche avendo una rosa ridotta.se il campeonato fosse uno solo vincerebbero sempre le squadre più complete come boca, river, san lorenzo ed estudiantes e sarebbe sicuramente più noioso, non è vero?questa mia teoria la conferma il fatto che il lanus ha vinto il torneo scorso, e senza cambiare rosa ora è nella zona bassissima della classifica!!! spero di essere stato esauriente!
sono uguali e per me e piu forte il clasura
sono egualmente importanti...se c'è una squadra che li vince entrambi e allora quella sarà campione...se invece sono vinte da due squadre diverse, queste due si giocheranno il campionato sfidandosi...
ciao
sono uguali
Sono ugualmente importanti....Non c'èun vero e proprio motivo per cui fanno 2 campionati...Forse per renderlo più emozionante....
Do la risposta che ho già dato alla stessa domanda. Premesso che non c'entra nulla il discorso climatico, perchè il doppio campionato c'è anche in paesi dove il clima è sempre lo stesso, il motivo fondamentale ha origini storiche e precisamente nella metà del secolo scorso:
Con la crescita della passione per il calcio in Argentina, i club delle città interne del paese cominciarono a rivendicare a gran voce la possibilità di competere anch'essi ai massimi livelli professionistici. Nel 1966, l'allora presidente dell'AFA ValentÃn Suárez, determinò un cambio epocale nell'organizzazione dei tornei, con lo scopo di consentire anche ai club delle città interne di competere nel campionato professionistico principale.
Il campionato tradizionale, chiamato Metropolitano, fu equiparato al Campeonato Nacional, cioè quello delle città interne. L'uno veniva giocato nel primo semestre dell'anno e l'altro nel semestre successivo. Alla fine del primo semestre i migliori classificati del Torneo Metropolitano sfidavano i migliori classificati del Torneo Nacional precedente, decretando così il nuovo campione del Torneo Metropolitano. Alla fine del secondo semestre, invece, i migliori classificati del Torneo Nacional sfidavano i migliori classificati del precedente Torneo Metropolitano, decretando così il nuovo campione del Torneo Nacional.
Il cambio ebbe un'effetto incredibile sulla passione degli argentini per il calcio. Il motivo era presto detto: con il nuovo sistema anche squadre fino ad allora definite "minori", come l' Estudiantes de La Plata nel 1967, il Vélez Sársfield nel 1968 ed il Chacarita Juniors nel 1969, riuscirono a laurearsi campioni a differenza del periodo precedente nel quale solo 5 squadre si erano guadagnate il titolo di campione: River Plate, Boca Juniors, Independiente, Racing Club e San Lorenzo de Almagro. Nel 1982 l'ordine dei campionati venne invertito ed il Nacional cominciò a giocarsi nel primo semestre ed il Metropolitano (ribattezzato Primera División) nella seconda parte dell'anno.
Nel 1985, su consiglio dell'allenatore della Nazionale Carlos Salvador Bilardo, la struttura cambiò di nuovo, con la creazione di una Primera División come campionato nazionale unico annuale e di un campionato Nacional B come seconda divisione per dare alle squadre minori la possibilità di entrare a far parte del campionato principale. Nel 1991/1992, ascoltando le richieste dei tanti appassionati che poco avevano gradito il campionato unico, e per appagare una mal celata voglia di ritorno alla tradizione, la AFA ripristinò i due campionati semestrali chiamandoli Torneo Apertura e Torneo Clausura, creando il sistema attualmente in vigore.
In realtà oggi l'organizzazione scelta, seppur richiama la tradizione calcistica argentina, è ben diversa da quella storica del dualismo Metropolitano/Nacional. Le squadre che partecipano ora ai due tornei sono le stesse, ad eccezione di 3 retrocessioni che avvengono annualmente alla fine del Torneo Clausura per permettere il ricambio delle squadre di Primera División con quelle della Primera B.