Esaminiamo ciò che Gesù disse quando un certo uomo, “volendo mostrarsi giusto”, gli chiese: “Chi è realmente il mio prossimo?” Per rispondergli, Gesù narrò la parabola del buon samaritano. (Leggi Luca 10:29-37.) Ci si sarebbe potuti aspettare che un sacerdote israelita e un levita si comportassero nel modo ideale con il prossimo; ma quando si imbatterono nell’uomo che era stato derubato, malmenato e lasciato mezzo morto, questi passarono oltre e non fecero nulla. L’uomo fu invece aiutato da un samaritano, cioè da una persona che apparteneva a un popolo che osservava la Legge mosaica ma era disprezzato dagli ebrei (Giov. 4:9).
Per medicare in qualche modo il malcapitato, il buon samaritano versò sulle sue ferite olio e vino. I due denari che lasciò al locandiere perché si prendesse cura di lui corrispondevano al salario di circa due giorni (Matt. 20:2). Non è difficile capire chi mostrò davvero di amare il prossimo. Questa parabola di Gesù ci insegna ad avere compassione e amore per gli altri.
Il prossimo può essere chiunque,persone con cui veniamo in contatto,persone che incontri nel bisogno. Possiamo essere il prossimo di chi aiutiamo mostrando amore e compassione,ed è il nostro prossimo chi ci aiuta mostrando amore e compassione.
@ Alessia leggi
"27 Ma a voi che ascoltate, io dico: amate i vostri nemici, fate del bene a quelli che vi odiano, 28 benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi trattano male. 29 A chi ti percuote sulla guancia, offri anche l'altra; a chi ti strappa il mantello, non rifiutare neanche la tunica. 30 Da' a chiunque ti chiede, e a chi prende le cose tue, non chiederle indietro.
31 E come volete che gli uomini facciano a voi, così anche voi fate a loro. 32 Se amate quelli che vi amano, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori amano quelli che li amano.33 E se fate del bene a coloro che fanno del bene a voi, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori fanno lo stesso. 34 E se prestate a coloro da cui sperate ricevere, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori concedono prestiti ai peccatori per riceverne altrettanto. 35 Amate invece i vostri nemici, fate del bene e prestate senza sperarne nulla, e la vostra ricompensa sarà grande e sarete figli dell'Altissimo, perché egli è benevolo verso gli ingrati e i malvagi."
Luca 6: 27-35
@Luciano aggiungerei anche caratteristiche spirituali
Quello che citi è uno dei due grandi comandamenti su cui si basano tutti gli altri.
E' quello che rispose Gesù a chi lo interrogava per prenderlo in fallo.
Egli sapeva cosa albergava nei loro cuori e sa cosa alberga nei cuori di ognuno di noi, compresi gli utenti di Yahoo Answers Religione e spiritualità che frequento da poco su invito di un caro amico.
Ma non solo lui è il mio prossimo, lo sono anche i miei nemici secondo gli insegnamenti di Geova trascritti da Matteo 5:43-48.
Lo sono i TdG come te, anche se questa scrittura non la applicano, lo sono i non credenti che mormorano contro i credenti, lo sono coloro che hanno opinioni, tradizioni, abitudini o credenze diverse dalla nostra, lo sono insomma tutti come ha giustamente risposto qualcuno.
Lo sono anche i peccatori che Gesù cristo non ha mai respinto dicendo loro di non peccare più ed a chi li considerava da condannare: "Chi è senza peccato scagli la prima pietra"
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Esaminiamo ciò che Gesù disse quando un certo uomo, “volendo mostrarsi giusto”, gli chiese: “Chi è realmente il mio prossimo?” Per rispondergli, Gesù narrò la parabola del buon samaritano. (Leggi Luca 10:29-37.) Ci si sarebbe potuti aspettare che un sacerdote israelita e un levita si comportassero nel modo ideale con il prossimo; ma quando si imbatterono nell’uomo che era stato derubato, malmenato e lasciato mezzo morto, questi passarono oltre e non fecero nulla. L’uomo fu invece aiutato da un samaritano, cioè da una persona che apparteneva a un popolo che osservava la Legge mosaica ma era disprezzato dagli ebrei (Giov. 4:9).
Per medicare in qualche modo il malcapitato, il buon samaritano versò sulle sue ferite olio e vino. I due denari che lasciò al locandiere perché si prendesse cura di lui corrispondevano al salario di circa due giorni (Matt. 20:2). Non è difficile capire chi mostrò davvero di amare il prossimo. Questa parabola di Gesù ci insegna ad avere compassione e amore per gli altri.
Il prossimo può essere chiunque,persone con cui veniamo in contatto,persone che incontri nel bisogno. Possiamo essere il prossimo di chi aiutiamo mostrando amore e compassione,ed è il nostro prossimo chi ci aiuta mostrando amore e compassione.
@ Alessia leggi
"27 Ma a voi che ascoltate, io dico: amate i vostri nemici, fate del bene a quelli che vi odiano, 28 benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi trattano male. 29 A chi ti percuote sulla guancia, offri anche l'altra; a chi ti strappa il mantello, non rifiutare neanche la tunica. 30 Da' a chiunque ti chiede, e a chi prende le cose tue, non chiederle indietro.
31 E come volete che gli uomini facciano a voi, così anche voi fate a loro. 32 Se amate quelli che vi amano, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori amano quelli che li amano.33 E se fate del bene a coloro che fanno del bene a voi, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori fanno lo stesso. 34 E se prestate a coloro da cui sperate ricevere, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori concedono prestiti ai peccatori per riceverne altrettanto. 35 Amate invece i vostri nemici, fate del bene e prestate senza sperarne nulla, e la vostra ricompensa sarà grande e sarete figli dell'Altissimo, perché egli è benevolo verso gli ingrati e i malvagi."
Luca 6: 27-35
@Luciano aggiungerei anche caratteristiche spirituali
Quello che citi è uno dei due grandi comandamenti su cui si basano tutti gli altri.
E' quello che rispose Gesù a chi lo interrogava per prenderlo in fallo.
Egli sapeva cosa albergava nei loro cuori e sa cosa alberga nei cuori di ognuno di noi, compresi gli utenti di Yahoo Answers Religione e spiritualità che frequento da poco su invito di un caro amico.
Ma non solo lui è il mio prossimo, lo sono anche i miei nemici secondo gli insegnamenti di Geova trascritti da Matteo 5:43-48.
Lo sono i TdG come te, anche se questa scrittura non la applicano, lo sono i non credenti che mormorano contro i credenti, lo sono coloro che hanno opinioni, tradizioni, abitudini o credenze diverse dalla nostra, lo sono insomma tutti come ha giustamente risposto qualcuno.
Lo sono anche i peccatori che Gesù cristo non ha mai respinto dicendo loro di non peccare più ed a chi li considerava da condannare: "Chi è senza peccato scagli la prima pietra"
Felice Pasquetta al mio prossimo.
Chiunque penso, non conosco bene la Bibbia, ma non mi sembra che Gesù abbia mai detto ' ama solo questi, o solo quelli '.
Quello che vorresti ricevere, quello dai ( come te stesso ).
C'è qualcosa di più in questo versetto, che non riesco afferrare...
Diciamo che la tua libertà finisce quando inizia la mia e viceversa
Così dovrebbe valere x tutti ma così non è
Chiunque si trovi a percorrere la tua stessa strada ed entri a far parte della tua vita, anche se per una manciata di minuti.
Il nostro prossimo è qualsiasi componente del genere umano a prescindere da razza, colore, nazionalità o posizione sociale.
Lv 19,18 Non ti vendicherai e non serberai rancore contro i figli del TUO POPOLO, ma amerai il tuo prossimo come te stesso.
Comandamento dato SOLO ai suoi, i discendenti di Giacobbe. Il prossimo è il vicino, quello più vicino.
Per me non è valido. Non sono credente.
Stando alle interpretazioni, il nemico.