ahahahahah ma che bei copia-incolla, originali come risposte...facciamo così, te lo scrivo anchio uguale identico così per sicurezza ne hai un'altra copia:
"Il concetto di probabilità, utilizzato a partire dal '600, è diventato con il passare del tempo la base di diverse discipline scientifiche. In particolare su di esso si basa una branca della statistica (la statistica inferenziale), cui fanno ricorso numerose scienze sia naturali che sociali.
In probabilità si considera un fenomeno osservabile esclusivamente dal punto di vista della possibilità o meno del suo verificarsi, prescindendo dalla sua natura. Tra due estremi, detti evento certo (ad esempio: lanciando un dado si ottiene un numero compreso tra 1 e 6) ed evento impossibile (ottenere 1 come somma dal lancio di due dadi), si collocano eventi più o meno probabili.
Si usa il linguaggio della teoria degli insiemi: un insieme non vuoto Ω ha come elementi tutti i risultati possibili di un esperimento; l'evento che risulta verificato da un unico risultato (un unico elemento di Ω) viene detto evento elementare; altri eventi sono sottoinsiemi di Ω costituiti da più risultati.[4]
Gli eventi vengono normalmente indicati con lettere maiuscole. Dati due eventi A e B, si indica con A∪B la loro unione, ovvero l'evento costituito dal verificarsi dell'evento A oppure dell'evento B. Si indica con A∩B la loro intersezione, ovvero l'evento costituito dal verificarsi sia dell'evento A che dell'evento B.[5] Se A∩B = ∅ i due eventi A e B vengono detti incompatibili (non possono verificarsi simultaneamente). Il complemento di un evento A rispetto a Ω, Ω\A, è detto negazione di A e indica il suo non verificarsi (ovvero il verificarsi dell'evento complementare).
Secondo la prima definizione di probabilità, per questo detta classica, la probabilità di un evento è il rapporto tra il numero dei casi favorevoli all'evento e il numero dei casi possibili, purché questi ultimi siano tutti equiprobabili. Questa definizione è spesso attribuita a Pierre Simon Laplace e quindi anche identificata definizione classica di Laplace."
in parole povere è la possibilità che ha un determinato evento di accadere e la probabilità ti dà la percentuale che questo accada. ciao!
Il concetto di probabilità , utilizzato a partire dal '600, è diventato con il passare del tempo la base di diverse discipline scientifiche. In particolare su di esso si basa una branca della statistica (la statistica inferenziale), cui fanno ricorso numerose scienze sia naturali che sociali.
In probabilità si considera un fenomeno osservabile esclusivamente dal punto di vista della possibilità o meno del suo verificarsi, prescindendo dalla sua natura. Tra due estremi, detti evento certo (ad esempio: lanciando un dado si ottiene un numero compreso tra 1 e 6) ed evento impossibile (ottenere 1 come somma dal lancio di due dadi), si collocano eventi più o meno probabili.
Comunque il concetto di probabilità è usato nella statistica inferenziale e comprende 2 tipi di eventi: l'evento certo (1) e l'evento impossibile (0). Tra i 2 estremi si collocano eventi più o meno probabili e quindi tutte le percentuali di probabilità (quindi sempre comprese tra 0 e 1).
Spero di averti aiutato. Ciao!
Ps: Ho dato una definizione senza copiare da nessuna parte. A fare copia e incolla sono tutti bravi
In probabilità si considera un fenomeno osservabile esclusivamente dal punto di vista della possibilità o meno del suo verificarsi, prescindendo dalla sua natura. Tra due estremi, detti evento certo (ad esempio: lanciando un dado si ottiene un numero compreso tra 1 e 6) ed evento impossibile (ottenere 1 come somma dal lancio di due dadi), si collocano eventi più o meno probabili.
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ahahahahah ma che bei copia-incolla, originali come risposte...facciamo così, te lo scrivo anchio uguale identico così per sicurezza ne hai un'altra copia:
"Il concetto di probabilità, utilizzato a partire dal '600, è diventato con il passare del tempo la base di diverse discipline scientifiche. In particolare su di esso si basa una branca della statistica (la statistica inferenziale), cui fanno ricorso numerose scienze sia naturali che sociali.
In probabilità si considera un fenomeno osservabile esclusivamente dal punto di vista della possibilità o meno del suo verificarsi, prescindendo dalla sua natura. Tra due estremi, detti evento certo (ad esempio: lanciando un dado si ottiene un numero compreso tra 1 e 6) ed evento impossibile (ottenere 1 come somma dal lancio di due dadi), si collocano eventi più o meno probabili.
Si usa il linguaggio della teoria degli insiemi: un insieme non vuoto Ω ha come elementi tutti i risultati possibili di un esperimento; l'evento che risulta verificato da un unico risultato (un unico elemento di Ω) viene detto evento elementare; altri eventi sono sottoinsiemi di Ω costituiti da più risultati.[4]
Gli eventi vengono normalmente indicati con lettere maiuscole. Dati due eventi A e B, si indica con A∪B la loro unione, ovvero l'evento costituito dal verificarsi dell'evento A oppure dell'evento B. Si indica con A∩B la loro intersezione, ovvero l'evento costituito dal verificarsi sia dell'evento A che dell'evento B.[5] Se A∩B = ∅ i due eventi A e B vengono detti incompatibili (non possono verificarsi simultaneamente). Il complemento di un evento A rispetto a Ω, Ω\A, è detto negazione di A e indica il suo non verificarsi (ovvero il verificarsi dell'evento complementare).
Secondo la prima definizione di probabilità, per questo detta classica, la probabilità di un evento è il rapporto tra il numero dei casi favorevoli all'evento e il numero dei casi possibili, purché questi ultimi siano tutti equiprobabili. Questa definizione è spesso attribuita a Pierre Simon Laplace e quindi anche identificata definizione classica di Laplace."
in parole povere è la possibilità che ha un determinato evento di accadere e la probabilità ti dà la percentuale che questo accada. ciao!
Ecco il sito dove te lo spiega:
http://it.wikipedia.org/wiki/Probabilit%C3%A0
Il concetto di probabilità , utilizzato a partire dal '600, è diventato con il passare del tempo la base di diverse discipline scientifiche. In particolare su di esso si basa una branca della statistica (la statistica inferenziale), cui fanno ricorso numerose scienze sia naturali che sociali.
In probabilità si considera un fenomeno osservabile esclusivamente dal punto di vista della possibilità o meno del suo verificarsi, prescindendo dalla sua natura. Tra due estremi, detti evento certo (ad esempio: lanciando un dado si ottiene un numero compreso tra 1 e 6) ed evento impossibile (ottenere 1 come somma dal lancio di due dadi), si collocano eventi più o meno probabili.
Si usa il linguaggio della teoria degli insiemi: un insieme non vuoto Ω ha come elementi tutti i risultati possibili di un esperimento; l'evento che risulta verificato da un unico risultato (un unico elemento di Ω) viene detto evento elementare; altri eventi sono sottoinsiemi di Ω costituiti da più risultati.[4]
Gli eventi vengono normalmente indicati con lettere maiuscole. Dati due eventi A e B, si indica con AâªB la loro unione, ovvero l'evento costituito dal verificarsi dell'evento A oppure dell'evento B. Si indica con Aâ©B la loro intersezione, ovvero l'evento costituito dal verificarsi sia dell'evento A che dell'evento B.[5] Se Aâ©B = â i due eventi A e B vengono detti incompatibili (non possono verificarsi simultaneamente). Il complemento di un evento A rispetto a Ω, Ω\A, è detto negazione di A e indica il suo non verificarsi (ovvero il verificarsi dell'evento complementare).
Secondo la prima definizione di probabilità , per questo detta classica, la probabilità di un evento è il rapporto tra il numero dei casi favorevoli all'evento e il numero dei casi possibili, purché questi ultimi siano tutti equiprobabili. Questa definizione è spesso attribuita a Pierre Simon Laplace e quindi anche identificata definizione classica di Laplace.
Ma come siete bravi a fare copia e incolla da Wikipedia!
Ecco qui il sito da dove hanno copiato http://it.wikipedia.org/wiki/Probabilit%C3%A0
Comunque il concetto di probabilità è usato nella statistica inferenziale e comprende 2 tipi di eventi: l'evento certo (1) e l'evento impossibile (0). Tra i 2 estremi si collocano eventi più o meno probabili e quindi tutte le percentuali di probabilità (quindi sempre comprese tra 0 e 1).
Spero di averti aiutato. Ciao!
Ps: Ho dato una definizione senza copiare da nessuna parte. A fare copia e incolla sono tutti bravi
In probabilità si considera un fenomeno osservabile esclusivamente dal punto di vista della possibilità o meno del suo verificarsi, prescindendo dalla sua natura. Tra due estremi, detti evento certo (ad esempio: lanciando un dado si ottiene un numero compreso tra 1 e 6) ed evento impossibile (ottenere 1 come somma dal lancio di due dadi), si collocano eventi più o meno probabili.
Si usa il linguaggio della teoria degli insiemi: un insieme non vuoto Ω ha come elementi tutti i risultati possibili di un esperimento; l'evento che risulta verificato da un unico risultato (un unico elemento di Ω) viene detto evento elementare; altri eventi sono sottoinsiemi di Ω costituiti da più risultati.
Gli eventi vengono normalmente indicati con lettere maiuscole. Dati due eventi A e B, si indica con AâªB la loro unione, ovvero l'evento costituito dal verificarsi dell'evento A oppure dell'evento B. Si indica con Aâ©B la loro intersezione, ovvero l'evento costituito dal verificarsi sia dell'evento A che dell'evento B.[5] Se Aâ©B = â i due eventi A e B vengono detti incompatibili (non possono verificarsi simultaneamente). Il complemento di un evento A rispetto a Ω, Ω\A, è detto negazione di A e indica il suo non verificarsi (ovvero il verificarsi dell'evento complementare).