Salve a tutti….ho sempre ammirato il settore della ristorazione, perché, da esperienze indirette, di tanti conoscenti che ci lavorano, è sempre stato un settore "anti-crisi" per eccellenza...di sicuro un settore duro, con orari duri, e talvolta malpagato, ma non ha mai lasciato col sedere a terra nessuno…
quando con la crisi del 2008 saltavano posti di lavoro come le mine anti-uomo (io stesso persi il mio lavoro in ambito amministrativo), i ristoranti erano sempre pieni….e in tanti hanno cercato di sbarcare il lunario come extra in quel settore.
Ora, l'emeergenza COVID ha imposto la quarantena e imporrà il distanziamento sociale, che è l'antitesi della ristorazione stessa, perché è un luogo di aggregazione. Secondo voi riuscirà a riprendersi come settore? o colerà a picco?
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Answers & Comments
ovviamente con le ossa rotte, molti non riapriranno nemmeno più
Certo...se vogliono che limitino il numero di clienti in contemporanea sarà un disastro in tantissimi settori, inclusa la ristorazione...come fanno poi a pagare affitti, dipendenti e tasse?!?
Pensa anche a bar, cinema, teatri, palestre, spa, hotel e stabilimenti balneari...
Le persone non c’hanno una lira, pensi seriamente che il loro primo pensiero post quarantena sia quello di mangiare fuori?
Le attività che già arrancavano, chiuderanno definitivamente, quelle che rimarranno aperte sono quelle che già prima del Covid avevano successo.
Non c’è kazzata più grossa che definire il settore della ristorazione “anti crisi”, perché se non ci sai fare, se non sei pronto a combattere contro la concorrenza, non arrivi neanche ai 6 mesi di vita, oppure vieni spazzato via al primo segno di crisi economica.
Mio padre è proprietario di 3 ristoranti.
2 in affitto e 1 in cui lavora.
Non crolla perché è esperto del settore e lavora da 40 anni nella ristorazione quindi ci sa fare con il suo lavoro e sa come emergere dalla crisi.
Anche con questa situazione riesce comunque a trarne dei benefici e sopravvivere anziché chiudere.
I giovani imprenditori, che hanno poca esperienza e incapacità di gestione, sono più vulnerabili ed è più probabile che falliscano.
Comunque i clienti abituali sono molto gentili e per non farlo fallire vanno spesso a mangiare da lui. E lui, per aiutare i piccoli negozianti, fa provviste da loro piuttosto che dai grossisti.
Se volete aiutare i ristoratori e i negozi dovete spendere denaro da loro.
Magari invece di andare a fare la spesa dal Carrefour e riempirvi la dispensa di inutili provviste andate a mangiare in un ristorante e comprate il pane da un panettiere (tanto per fare un esempio).
Chiuderanno tutti , è bruttissimo mangiare con separe’ di plastica e il cameriere con la mascherina più passano col disinfettante più volte, sembrerà di essere in un ambulatorio medico, ci rinuncio
Molte aziende chiuderanno, sopravviveranno solo quelle con le spalle più robuste. Ma sarà così in tutti i settori, purtroppo.
in Italia penso che crollerà a picco per anni. Molti fattori portano al crollo, che vanno ad incidere sulle abitudini...
Circolano voci sul fatto di non riaprire, perché dicono che le spese supererebbero i guadagni. Sinceramente penso che nella situazione in cui siamo , la ristorazione andrà in crisi perché andrà a picco il turismo. Chi se la sentirebbe di andare in vacanza in spiagge dove chiunque potrebbe essere un portatore sano? A parte la mascherina, come fare con l'acqua? E come mantenere le distanze? La vedo dura anche per i ristoranti, e lo dico perché c'è troppa gente senza cervello. Mettono i tavoli obbligatori? Ebbene : tutti seduti su un tavolino da 80, praticamente faccia a faccia. La soluzione ci può venire solo dai kit, se non riusciremo ad averli perché ce li stanno portando via, non riusciremo mai a stare tranquilli. Se i kit (in attesa di meglio) diventassero un esame semplice come misurare la glicemia, tutti (non proprio) potremmo stare più tranquilli. Mi fermo qui, ma ci sarebbe molto altro. Forse è meglio la montagna.