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Sofferenza, sicuramente, se tengo o se tenevo, a quelle persone.

Sofferenza anche per il fallimento del rapporto: o del sentire loro falliti come persone (solo nel caso siano _realmente_ false, infide, profittatrici, calcolatrici)

L'attrito si crea comunque, almeno in me, nel convivere col pensiero che non siamo riusciti a trovare un'autenticità di rapporto.

Con persone negative o amare non "taglio" mai, perché potrebbero aver bisogno (umano, spirituale) di me, o io anche far loro sentire che ho bisogno di loro, che non nego comunque loro questo diritto ..credo sia importante, che tutti si sentano accettati per come sono, e valorizzati

In genere questo può portare a maturazione e crescita interiore, a un senso di autoconsistenza in tutti

(come ho sopra accennato, questo in me non vale nei confronti della disonestà: però lascio sempre una porta aperta in fondo, una sorta di proposta implicita: "non ti butto fuori, ma ti prego guarda in te stesso e renditi conto..")

Qualche effetto, sempre.. a volte positivo, a volte negativo, a volte invece, di semplice maturazione e crescita interiore.

Tanti anni fa ho chiuso con una cara amica perchè il suo modo di vivere entrava in conflitto con il mio modo di pensare.. valori opposti capito come?? Bene, io in quell'occasione ho sofferto, e molto. Anni dopo ci siamo riavvicinate e ben presto lei mi ha dimostrato di non essere affatto cambiata: ho rotto nuovamente con lei, e stavolta provo sollievo..

se una persona in qlc modo può creare problemi alla tua spiritualità è giusto k tu eviti qla persona..oppure se cn qlcuno nn vai d'accordo è giusto evitare di fare discussioni e litigare..certo nn bisogna togliere il saluto a nessuno ma nn si va d'accordo cn tutti e un esempio cel abbiamo nella bibbia cn paolo e barnaba..si divisero xk nn andavano d accordo ma qst nn vuol dire k Dio nn era in loro..

è una bella domanda...

dubito che pochi capiranno...

quando si conosce qualcuno e si ha un rapporto con queta persona ci si scambia esperienze e sentimenti...

tutto perciò serve a farci crescere..però nel bene o nel male non si vorrebbe mai che questa persona lasciasse la nostra vita..perchè la mente umana sfugge i cambiamenti di solito e tende ad attaccarsi alle certezze...

per mia esperienza personale ho dovuto lasciare un bel pò di persone sulla mia strada...non per cattiveria..ma perchè quando cambi tu dentro senti che l'altro non ti può più dare niente e ci si sente incompatibili...in questo caso è meglio troncare...andare avanti non servirebbe a nulla se non a creare ancora più attriti.semplicemente queste esperienze lasciano segni interiormente perchè vanno ad esacerbare un vuoto esistenziale che molto spesso c'era già...

il distacco (il tagliare i ponti) fa crescere questo disagio perchè porta alla luce la ferita del BISOGNO di qualcun altro per vivere...tutto qui...

in questo caso entra in gioco la spiritualità..che ti permette (se lo vuoi) di rimetterti in contatto con te stesso e di colmare questo vuoto...ed essere cosi pronti per riaffrontare la vita...

ciauuuz

Certo. Comunque con quella persona, con cui ho chiuso il rapporto, avevo instaurato un affetto, una certa amicizia e la rottura crea uno stato di dispiacere, quasi di delusione riguardo alla persona in proposito. Però poi rifletterei sul fatto che anch'essa non rispettava me, che era solo un'approfittatrice e mi convincerei che essenzialmente ho fatto bene a troncare tutto. Sicuramente queste esperienze aiutano a crescere e maturare il proprio "io".

non lo so

non hanno mai attraversato il mio cammino (io cammino in maniera molto prudente)

non ho mai chiuso con nessuna persona

Credo sia una cosa inevitabile... prima o dopo tutto viene a galla dentro di noi...