Quanto può costare un moschetto Carcano mod. 91/38 funzionante e in buone condizioni?
Faccio riferimento anche alle varianti per cavalleria e truppe speciali; un fucile di questo tipo potrebbe essere adatto per il tiro sportivo? al poligono per intenderci...
Armi di questo tipo appartengono alla categoria delle "ex. ordinanza", per la quale si tengono apposite gare e campionati di categoria. Le varie sezioni dei TSN pullulano di queste armi, sono perciò ammesse ed essendoci appunto l'apposita categoria sono alla stregua di un'arma sportiva. Ad es. la stessa cosa accade per le armi ad avancarica.
Per la legge 157/92 (art. 13) e successiva circolare 559 del 6/5/97 le armi lunghe ex. ordinanza hanno caratteristiche tali da essere adatte all'esercizio dell'attività venatoria e possono essere detenute senza limite numerico. Ciò ha dato nuova vita al settore in quanto precedentemente erano classificate "armi comuni" e sottostavano al famigerato limite di 3 pz. ed essendo ante-catalogo non potevano appartenere alla categoria delle "armi ad uso sportivo" (legge Lo Bello).
Il prezzo di queste armi è estremamente variabile e dipende da numerosi fattori:
- competenza dell'armiere: puoi infatti trovare un armiere incompetente che mette prezzi o troppo alti oppure bassi.
- condizioni generali: conservazioni dei legni, brunitura originale o ancor peggio ribrunito, etc.
- Monomatricola o plurimatricola: l'arma può essere composta da tutte le parti originariamente come uscì di fabbrica oppure essere il risultato di una cannibalizzazione di più esemplari.
- Modello e calibro: alcuni esemplari furono costruiti in numero molto più elevato rispetto ad altri e nei calibri (nominali) 6.5mm e 7,35mm.
- Costruttore: Il Carcano fu costruito da numerose ditte, tra le quali lo stabilimento di Terni, quello di Gardone, dalla Beretta e dall'FNA. Ogniuno di loro produsse armi di qualità e quantità diverse.
Personalmente ho visto diversi 91/38 ...... dal plurimatricola ribrunito a 300 euro al monomatricola in buono stato e bruniture originali ad oltre 900 euro.
Attualmente la HORNADY ha messo sul mercato palle cal. .268 (in realtà la trafilatura è .2675) da 160 grani FMC-RN quasi identiche alle originali del periodo bellico; ciò ha dato nuova vita a quest'arma, amata ed odiata al tempo stesso ma che comunque fu e rimarrà per sempre "il fucile degli Italiani".
Non ho idea dei prezzi, in quanto sono anni ke nn compro armi. Circa il tiro, per divertirsi con un certo profitto possono andare bene, se mi parli di tiro "sportivo" in senso agonistico, ci sono armi dotate di mire accuratizzate ben diverse da queste, nate per impiego militare non solo, ma "ridotte" dal fucile propriamente detto. La balistica ne viene peggiorata, data la canna piuttosto corta, tant'è ke in molte serie di questi mosketti si rinunciò alla mira regolabile in alzo e sbandamento per adottare una semplice tacca fissa ai 200 metri, più consona all'uso tipico dell'arma. Cmq per il tiro ex ordinanza andrebbero bene: non so sui 300 metri, ma a distanze intermedie certo. C'è, circa il ns 6.5 x 52, da stare attenti alle palle per la ricarica, in quanto solo di recente una ditta svedese (non credo la Norma, xò) ha messo in commercio le palle della misura corretta. Stranamente la ns munizione è rimasta un pò in disparte per molto tempo, complice il fatto che secondo la contorta mentalità dei ns legislatori, essendo rimasto il 91 (mosketto) arma di seconda e terza linea fino a non moltissimi anni fa, la sua cartuccia era considerata di appannaggio esclusivamente militare. Era infatti difficilissimo potersi impadronire di qualke lotto in esubero dell'esercito o dei CC. So addirittura ke di recente furono fatte brillare 15000 cartucce dai genieri in quanto "obsolete" e "scadute" come materiale. Credo ciò nn necessiti di commenti.... Altrove, sono stati immessi sul mercato enormi giacenze, parlo di decenni fa, della 30.06 e della 0.303 British. La ricarica credo sia opportuna sia per la quasi irreperibilità di cartucce cariche, sia per adattare al meglio la munizione alla "cannetta" del moschetto, cosa ke ovviamente nn era prevista dalla logistica militare ke distribuiva la stessa cartuccia indifferentemente (mio padre rammenta il doloroso rinculo del leggero mosketto sollecitato oltremodo dalla munizione d'ordinanza).
ritengo che una valutazione per un 91/38 sia fucile sia moschetto cavalleria possa aggirarsi tra i 300 e i 600 euro, dipendendo dallo stato dell'arma, canna legni e ferri.
il primo problema è, come ha sottolineato cesare, quello delle munizioni. Se la canna è originale (e non ritubata dalla adler in 6,5 - 264", cosa che avveniva in passato nei primi anni della sua catalogazione) servono palle cal. 268", cioé 6,8mm e non 6,5. I caricamenti commerciali sono quasi tutti del diametro sbagliato, pur trattandosi di 6,5x52 montano palle sottocalibrate (per i carcano) di cal. appunto .264". Le strade sono, o meglio erano, due: procurarsi palle di recupero del regio esercito (pratica molto diffusa nel nord est, dove quelle di scavo hanno servito a ricaricare per anni) oppure comprare quelle della hornady. Oggi la hornady, è notizia recente, le carica anche in cartucce già pronte, e sempre del diametro giusto: 268". Il mio consiglio è di controllare attentamente il diametro di canna all'acquisto (con un calibro a tampone o con una provetta di piombo spinta entro la canna e poi misurata), per appurare se si tratti di un originale o di un .264".
Il secondo problema, non inferiore al primo, è che il sistema d'arma 91/38 (sia fucile, sia moschetto cavalleria, sia moschetto TS) fa uso di un alzo fisso a zoccolo tarato a 300 metri. Non è il massimo per spremere il meglio dall'arma. Per conto mio preferirei il 91/41, dalla lunga canna (di soli 9cm più corta del 91 della GG) e dall'alzo regolabile. Se ne trovano ancora e a prezzi ragionevoli. Oppure procurarsi un mirino di ricambio, sostituirlo all'originale (fissato a coda di rondine) e limarlo, all'occorrenza, per alzare il punto di impatto alla distanza e alla collimazione voluta.
Comunque, se volessi iniziare a tirare col '91, non potresti che avere tutta la mia approvazione. Si tratta di un'arma denigrata ma robusta, economica, precisa e versatile. Il suo unico svantaggio secondo me essendo il pacchetto di caricamento tipo mannlicher (benché simmetrico) considerato inferiore al più pratico serbatoio tipo mauser.
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Armi di questo tipo appartengono alla categoria delle "ex. ordinanza", per la quale si tengono apposite gare e campionati di categoria. Le varie sezioni dei TSN pullulano di queste armi, sono perciò ammesse ed essendoci appunto l'apposita categoria sono alla stregua di un'arma sportiva. Ad es. la stessa cosa accade per le armi ad avancarica.
Per la legge 157/92 (art. 13) e successiva circolare 559 del 6/5/97 le armi lunghe ex. ordinanza hanno caratteristiche tali da essere adatte all'esercizio dell'attività venatoria e possono essere detenute senza limite numerico. Ciò ha dato nuova vita al settore in quanto precedentemente erano classificate "armi comuni" e sottostavano al famigerato limite di 3 pz. ed essendo ante-catalogo non potevano appartenere alla categoria delle "armi ad uso sportivo" (legge Lo Bello).
Il prezzo di queste armi è estremamente variabile e dipende da numerosi fattori:
- competenza dell'armiere: puoi infatti trovare un armiere incompetente che mette prezzi o troppo alti oppure bassi.
- condizioni generali: conservazioni dei legni, brunitura originale o ancor peggio ribrunito, etc.
- Monomatricola o plurimatricola: l'arma può essere composta da tutte le parti originariamente come uscì di fabbrica oppure essere il risultato di una cannibalizzazione di più esemplari.
- Modello e calibro: alcuni esemplari furono costruiti in numero molto più elevato rispetto ad altri e nei calibri (nominali) 6.5mm e 7,35mm.
- Costruttore: Il Carcano fu costruito da numerose ditte, tra le quali lo stabilimento di Terni, quello di Gardone, dalla Beretta e dall'FNA. Ogniuno di loro produsse armi di qualità e quantità diverse.
Personalmente ho visto diversi 91/38 ...... dal plurimatricola ribrunito a 300 euro al monomatricola in buono stato e bruniture originali ad oltre 900 euro.
Attualmente la HORNADY ha messo sul mercato palle cal. .268 (in realtà la trafilatura è .2675) da 160 grani FMC-RN quasi identiche alle originali del periodo bellico; ciò ha dato nuova vita a quest'arma, amata ed odiata al tempo stesso ma che comunque fu e rimarrà per sempre "il fucile degli Italiani".
Ciao
Non ho idea dei prezzi, in quanto sono anni ke nn compro armi. Circa il tiro, per divertirsi con un certo profitto possono andare bene, se mi parli di tiro "sportivo" in senso agonistico, ci sono armi dotate di mire accuratizzate ben diverse da queste, nate per impiego militare non solo, ma "ridotte" dal fucile propriamente detto. La balistica ne viene peggiorata, data la canna piuttosto corta, tant'è ke in molte serie di questi mosketti si rinunciò alla mira regolabile in alzo e sbandamento per adottare una semplice tacca fissa ai 200 metri, più consona all'uso tipico dell'arma. Cmq per il tiro ex ordinanza andrebbero bene: non so sui 300 metri, ma a distanze intermedie certo. C'è, circa il ns 6.5 x 52, da stare attenti alle palle per la ricarica, in quanto solo di recente una ditta svedese (non credo la Norma, xò) ha messo in commercio le palle della misura corretta. Stranamente la ns munizione è rimasta un pò in disparte per molto tempo, complice il fatto che secondo la contorta mentalità dei ns legislatori, essendo rimasto il 91 (mosketto) arma di seconda e terza linea fino a non moltissimi anni fa, la sua cartuccia era considerata di appannaggio esclusivamente militare. Era infatti difficilissimo potersi impadronire di qualke lotto in esubero dell'esercito o dei CC. So addirittura ke di recente furono fatte brillare 15000 cartucce dai genieri in quanto "obsolete" e "scadute" come materiale. Credo ciò nn necessiti di commenti.... Altrove, sono stati immessi sul mercato enormi giacenze, parlo di decenni fa, della 30.06 e della 0.303 British. La ricarica credo sia opportuna sia per la quasi irreperibilità di cartucce cariche, sia per adattare al meglio la munizione alla "cannetta" del moschetto, cosa ke ovviamente nn era prevista dalla logistica militare ke distribuiva la stessa cartuccia indifferentemente (mio padre rammenta il doloroso rinculo del leggero mosketto sollecitato oltremodo dalla munizione d'ordinanza).
pensa è stata l'arma usata per assassinare kennedy (non dico da oswald perchè fino al 2013 la verità la tengono nascosta...)
quoto @Cesare per la bella risposta.
ritengo che una valutazione per un 91/38 sia fucile sia moschetto cavalleria possa aggirarsi tra i 300 e i 600 euro, dipendendo dallo stato dell'arma, canna legni e ferri.
il primo problema è, come ha sottolineato cesare, quello delle munizioni. Se la canna è originale (e non ritubata dalla adler in 6,5 - 264", cosa che avveniva in passato nei primi anni della sua catalogazione) servono palle cal. 268", cioé 6,8mm e non 6,5. I caricamenti commerciali sono quasi tutti del diametro sbagliato, pur trattandosi di 6,5x52 montano palle sottocalibrate (per i carcano) di cal. appunto .264". Le strade sono, o meglio erano, due: procurarsi palle di recupero del regio esercito (pratica molto diffusa nel nord est, dove quelle di scavo hanno servito a ricaricare per anni) oppure comprare quelle della hornady. Oggi la hornady, è notizia recente, le carica anche in cartucce già pronte, e sempre del diametro giusto: 268". Il mio consiglio è di controllare attentamente il diametro di canna all'acquisto (con un calibro a tampone o con una provetta di piombo spinta entro la canna e poi misurata), per appurare se si tratti di un originale o di un .264".
Il secondo problema, non inferiore al primo, è che il sistema d'arma 91/38 (sia fucile, sia moschetto cavalleria, sia moschetto TS) fa uso di un alzo fisso a zoccolo tarato a 300 metri. Non è il massimo per spremere il meglio dall'arma. Per conto mio preferirei il 91/41, dalla lunga canna (di soli 9cm più corta del 91 della GG) e dall'alzo regolabile. Se ne trovano ancora e a prezzi ragionevoli. Oppure procurarsi un mirino di ricambio, sostituirlo all'originale (fissato a coda di rondine) e limarlo, all'occorrenza, per alzare il punto di impatto alla distanza e alla collimazione voluta.
Comunque, se volessi iniziare a tirare col '91, non potresti che avere tutta la mia approvazione. Si tratta di un'arma denigrata ma robusta, economica, precisa e versatile. Il suo unico svantaggio secondo me essendo il pacchetto di caricamento tipo mannlicher (benché simmetrico) considerato inferiore al più pratico serbatoio tipo mauser.
500-600€ non +
nn ti conviene usarlo x il tiro sportivo al poligono...ma se ti piace e hai abbastanza soldi x comprarlo allora divertiti !!