Il giorno di capodanno del 1863, in piena guerra di Secessione, il presidente degli Stati Uniti Abraham Lincoln proclamò solennemente l'abolizione della schiavitù ed espresse la sua gratitudine 'alla piccola donna che ha vinto questa battaglia'. Alludeva all'autrice della 'Capanna dello zio Tom', inno elevato agli uomini di buona volontà di ogni tempo e paese.
La storia è ambientata nella prima metà dell'Ottocento, in Kentucky, prima dell'abolizione della schiavitù. In seguito ad un tracollo finanziario, un umano proprietario è costretto a vendere ad un mercante lo zio Tom, il migliore dei suoi schiavi, e un bambino, Henry. Sua madre, Elisa, non resistendo alla prospettiva di venir separata forse per sempre dalla sua creatura, fugge con il piccolo, riuscendo a mettersi in salvo oltre i confini dello stato. Dopo varie vicende la giovane riuscirà a ricongiungersi con il marito George, fuggito anch'egli, e la coppia si rifarà una vita in Canada. Ben diversa la sorte di Tom: finito nelle mani di un brutale padrone, sarà fatto battere a morte per essersi rifiutato di fare l'aguzzino dei propri compagni di sventura.
La capanna dello zio Tom (titolo originale Uncle Tom's Cabin or Life Among the Lowly) è un romanzo anti-schiavista scritto dall’americana Harriet Beecher Stowe. Pubblicato nel 1852, in seguito ad un atto legislativo promulgato nel 1850, il Fugitive Slave Law, che decretava un dovere la denuncia degli schiavi fuggiti e la restituzione ai proprietari, il romanzo ebbe un profondo effetto sugli atteggiamenti nei confronti degli afro-americani e la schiavitù negli Stati Uniti e rese più acuto il conflitto che condusse alla guerra civile americana.
Stowe, un’attiva abolizionista, focalizzò il romanzo sul personaggio di Zio Tom e sulla lunga sofferenza degli schiavi neri attorno alla quale si intrecciano le storie di altri personaggi. Il romanzo raffigura la crudele realtà della schiavitù e afferma che l'amore cristiano può superare la distruzione e la riduzione in schiavitù di altri esseri umani.
La capanna dello Zio Tom è stato il romanzo best-seller del XIX secolo e molti critici ritengono che esso possa aver alimentato la causa abolizionista del 1850. Nell’anno successivo alla sua pubblicazione, 300.000 copie del libro sono state vendute solo negli Stati Uniti. L'impatto del libro fu così grande che quando Abraham Lincoln incontrò la Stowe all'inizio della guerra civile americana dichiarò , "Allora questa è la piccola signora che ha scatenato questa grande guerra."
Il libro, soprattutto per i luoghi dove è ispirato, ha anche contribuito a creare una serie di stereotipi sui neri, molti dei quali durano ancora.
La vicenda si svolge dapprima nel Kentucky, prima dell'abolizione della schiavitù, dove un proprietario di schiavi ricco di umanità , Arthur Shelby, è costretto a vendere ad Haley, un altro mercante di schiavi dall'animo crudele, due neri della sua piantagione. Si tratta dello zio Tom, il suo fidato braccio destro, e di Harry, un bambino di soli cinque anni figlio di Eliza e George Harris, mulatti. Eliza riesce a fuggire con il figlioletto dopo aver attraversato l'Ohio gelato e, malgrado il nuovo padrone dia l'incarico a due loschi individui di catturarla, riesce a mettersi in salvo presso una colonia di Quaccheri accolta dalla famiglia Bird che aveva da poco perso il figlio e in seguito, raggiunta dal marito che era fuggito al suo padrone, andrà a vivere in Canada dove inizieranno una vita nuova e libera.
"No,- disse, - non me ne vado. Vada Eliza è giusto, non sarò io a dire di no, ma hai sentito che ha detto? Se non vende me, dovrà vendere tutti gli altri e tutto andrà in rovina... Il padrone mi ha sempre trovato al mio posto, e sempre mi ci troverà .".
George Shelby, il figlio tredicenne gli promette che un giorno andrà a cercarlo e lo libererà . Nel frattempo un altro schiavo che si trovava in una tenuta vicina a quella di Tom, George Harris, riesce a fuggire e a dirigersi verso il Canada dove pensa sia diretta la moglie con il figlio e dove ha un amico.
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Il giorno di capodanno del 1863, in piena guerra di Secessione, il presidente degli Stati Uniti Abraham Lincoln proclamò solennemente l'abolizione della schiavitù ed espresse la sua gratitudine 'alla piccola donna che ha vinto questa battaglia'. Alludeva all'autrice della 'Capanna dello zio Tom', inno elevato agli uomini di buona volontà di ogni tempo e paese.
La storia è ambientata nella prima metà dell'Ottocento, in Kentucky, prima dell'abolizione della schiavitù. In seguito ad un tracollo finanziario, un umano proprietario è costretto a vendere ad un mercante lo zio Tom, il migliore dei suoi schiavi, e un bambino, Henry. Sua madre, Elisa, non resistendo alla prospettiva di venir separata forse per sempre dalla sua creatura, fugge con il piccolo, riuscendo a mettersi in salvo oltre i confini dello stato. Dopo varie vicende la giovane riuscirà a ricongiungersi con il marito George, fuggito anch'egli, e la coppia si rifarà una vita in Canada. Ben diversa la sorte di Tom: finito nelle mani di un brutale padrone, sarà fatto battere a morte per essersi rifiutato di fare l'aguzzino dei propri compagni di sventura.
CIAO.
La capanna dello zio Tom (titolo originale Uncle Tom's Cabin or Life Among the Lowly) è un romanzo anti-schiavista scritto dall’americana Harriet Beecher Stowe. Pubblicato nel 1852, in seguito ad un atto legislativo promulgato nel 1850, il Fugitive Slave Law, che decretava un dovere la denuncia degli schiavi fuggiti e la restituzione ai proprietari, il romanzo ebbe un profondo effetto sugli atteggiamenti nei confronti degli afro-americani e la schiavitù negli Stati Uniti e rese più acuto il conflitto che condusse alla guerra civile americana.
Stowe, un’attiva abolizionista, focalizzò il romanzo sul personaggio di Zio Tom e sulla lunga sofferenza degli schiavi neri attorno alla quale si intrecciano le storie di altri personaggi. Il romanzo raffigura la crudele realtà della schiavitù e afferma che l'amore cristiano può superare la distruzione e la riduzione in schiavitù di altri esseri umani.
La capanna dello Zio Tom è stato il romanzo best-seller del XIX secolo e molti critici ritengono che esso possa aver alimentato la causa abolizionista del 1850. Nell’anno successivo alla sua pubblicazione, 300.000 copie del libro sono state vendute solo negli Stati Uniti. L'impatto del libro fu così grande che quando Abraham Lincoln incontrò la Stowe all'inizio della guerra civile americana dichiarò , "Allora questa è la piccola signora che ha scatenato questa grande guerra."
Il libro, soprattutto per i luoghi dove è ispirato, ha anche contribuito a creare una serie di stereotipi sui neri, molti dei quali durano ancora.
La vicenda si svolge dapprima nel Kentucky, prima dell'abolizione della schiavitù, dove un proprietario di schiavi ricco di umanità , Arthur Shelby, è costretto a vendere ad Haley, un altro mercante di schiavi dall'animo crudele, due neri della sua piantagione. Si tratta dello zio Tom, il suo fidato braccio destro, e di Harry, un bambino di soli cinque anni figlio di Eliza e George Harris, mulatti. Eliza riesce a fuggire con il figlioletto dopo aver attraversato l'Ohio gelato e, malgrado il nuovo padrone dia l'incarico a due loschi individui di catturarla, riesce a mettersi in salvo presso una colonia di Quaccheri accolta dalla famiglia Bird che aveva da poco perso il figlio e in seguito, raggiunta dal marito che era fuggito al suo padrone, andrà a vivere in Canada dove inizieranno una vita nuova e libera.
Tom invece sceglie di rimanere perché ama il suo padrone e comprende che la decisione di venderlo era stata dettata dalla necessità . Dopo aver salutato con grande dolore la moglie Chloe e i figli si lascia mettere le catene e, senza ribellarsi, essendo cristiano e convinto della non-violenza, segue il nuovo padrone.
"No,- disse, - non me ne vado. Vada Eliza è giusto, non sarò io a dire di no, ma hai sentito che ha detto? Se non vende me, dovrà vendere tutti gli altri e tutto andrà in rovina... Il padrone mi ha sempre trovato al mio posto, e sempre mi ci troverà .".
George Shelby, il figlio tredicenne gli promette che un giorno andrà a cercarlo e lo libererà . Nel frattempo un altro schiavo che si trovava in una tenuta vicina a quella di Tom, George Harris, riesce a fuggire e a dirigersi verso il Canada dove pensa sia diretta la moglie con il figlio e dove ha un amico.
Tom viene imbarcato su un piroscafo con il mercante di schiavi e, grazie al suo carattere docile, viene liberato dalle catene. Sul piroscafo viaggia anche la piccola Eva St. Claire, che si affeziona a Tom, e suo padre, Augustine, un proprietario terriero della Louisiana. Un giorno la piccola Eva stava appoggiata al parapetto della nave con il padre, quando, a causa di un improvviso e brusco movimento, perde l'equilibrio e cade in acqua. Tom, gettatosi prontamente riesce a salvarla e così il padre, riconoscente, lo compra. Ma Eva muore e mentre Augustine si appresta a preparare i documenti per ridare la libertà a Tom, viene colpito in una rissa, mentre cerca di dividere i due litiganti, e perde la vita. Tutti i suoi schiavi vengono venduti e così Tom che verrà comprato da Simon Legree, un proprietario insensibile e cattivo, che possiede una piantagione di cotone sul Red River. Il nuovo padrone vuole fare di lui un aguzzino e al rifiuto di Tom, che non vuole maltrattare i suoi compagni e ha il coraggio di ribellarsi, lo farà uccidere. George Shelby, che è ormai diventato adulto, riesce a ritrovarlo dopo tante ricerche perché, come aveva promesso, lo vuole comprare per poi riscattarlo ma giunge solamente per raccogliere le parole di amore e perdono di Tom morente. Quando il giovane ritornerà nel Kentucky libererà tutti i suoi schiavi.