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A uno stipendio “normale” netto di 1.200 corrisponde una 13a di poco inferiore ai 1.000 euro.

Anche se è diventata un sostantivo, parliamo sempre della tredicesima mensilità: se non fosse uguale alle altre, non sarebbe una mensilità e, di conseguenza, una tredicesima. In realtà, non è così semplice.

Per prima cosa, non tutti le voci che formano la retribuzione mensile concorrono necessariamente alla tredicesima. Sul CCNL dovrebbero essere indicati gli elementi presi in considerazione; in ogni caso, sono esclusi dal computo rimborsi spese, straordinari, somme una tantum. A parte queste eventuali voci, comunque, lo stipendio “normale” e la tredicesima tendono a coincidere nei loro importi LORDI.

Per quanto riguarda il netto, le detrazioni di imposta sono generalmente spalmate su 12 mensilità; ciò significa che, non essendo applicate sulla tredicesima, il netto di questa sarà inferiore.

Calcoli rapidi alla “come vengono” senza tener conto delle addizionali partendo da un lordo di 1.400 euro formato da soli elementi validi per la 13a.

1.400 meno contributi previdenziali = 1.272 (imponibile fiscale)

irpef lorda 292 meno detrazioni 125 = 167 (imposta netta)

1.272 – 167 + 80 (bonus) = 1.185 stipendio netto

1.272 – 292 (irpef) = 980 tredicesima netta

Resta inteso che parliamo della tredicesima maturata per intero, vale a dire dal 1° gennaio.

Corrisponde a una mensilità intera. Però se in quel posto di lavoro ci sei da meno di un anno viene ridotta in proporzione.

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