L'elettroendosmosi può essere un metodo, o comunque un effetto gradito.
In certi casi, infatti, la presenza di molecole cariche indesiderate (che possono essere costituite da impurità; da molecole di acqua ionizzate in grande concentrazione; eccetera eccetera) determina un movimento del solvente, ovvero del tampone, con o senza altre specie (flusso elettroendosmotico) verso uno dei due poli, durante l'applicazione del campo elettrico, attraverso il gel o la matrice o il supporto che stai impiegando.
Questo fenomeno, se di entità sufficiente, può influenzare la migrazione delle proteine o degli acidi nucleici che vuoi separare, e, comunque, può rendere poco riproducibile il tuo lavoro.
Nelle elettroforesi, quando il flusso elettroendosmotico è particolarmente imponente, esso può non solo ostacolare la corretta migrazione delle specie di interesse ma può addirittura trascinarle via con sè.
Proviamo a fare un altro _esempio_. (x es. in gel di agarosio).
Supponiamo che, nella matrice, ci siano dei gruppi che possono ionizzare (--> gruppi solfonici, x es., in tamponi basici). All'applicazione del campo elettrico questi tenderebbero a migrare verso l'anodo, ma, non potendo muoversi perchè legati fortemente alla matrice, generano un flusso in senso contrario di ioni H3O+ (verso il catodo,)
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L'elettroendosmosi può essere un metodo, o comunque un effetto gradito.
In certi casi, infatti, la presenza di molecole cariche indesiderate (che possono essere costituite da impurità; da molecole di acqua ionizzate in grande concentrazione; eccetera eccetera) determina un movimento del solvente, ovvero del tampone, con o senza altre specie (flusso elettroendosmotico) verso uno dei due poli, durante l'applicazione del campo elettrico, attraverso il gel o la matrice o il supporto che stai impiegando.
Questo fenomeno, se di entità sufficiente, può influenzare la migrazione delle proteine o degli acidi nucleici che vuoi separare, e, comunque, può rendere poco riproducibile il tuo lavoro.
Nelle elettroforesi, quando il flusso elettroendosmotico è particolarmente imponente, esso può non solo ostacolare la corretta migrazione delle specie di interesse ma può addirittura trascinarle via con sè.
Proviamo a fare un altro _esempio_. (x es. in gel di agarosio).
Supponiamo che, nella matrice, ci siano dei gruppi che possono ionizzare (--> gruppi solfonici, x es., in tamponi basici). All'applicazione del campo elettrico questi tenderebbero a migrare verso l'anodo, ma, non potendo muoversi perchè legati fortemente alla matrice, generano un flusso in senso contrario di ioni H3O+ (verso il catodo,)
http://www.molecularlab.it/forum/topic.asp?TOPIC_I...