oltre a non farlo mangiare con noi...a non abbracciarlo(perchè per il cane è una prova di forza e se si libera dimostra che la sua forza è piu della nostra) e a varcare le porte dopo di noi......ci sono altri modi per far capire a un cane che non è lui il capobranco della famiglia??
Aggiornamento:Libera: guarda che la mia è una domanda di curiosità...certo se comincerà a comportarsi male seguirò questi consigli ma x ora è tnt buona...
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ciao.
Il primo punto non è tanto non farlo mangiare con noi, è semmai fargli vedere (quindi va bene che sia presente) che noi mangiamo prima di lui, sparecchiamo e puliamo tutto, e solo dopo lui potrà mangiare; chiaramente in questa fase sarà libero di mangiare in pace senza la nostra presenza.
Assoociato al discorso cibo c'è da aggiungere che non vanno mai dati bocconcini extra al di fuori dei pasti, sopratutto mai dalla nostra tavola e mai cibo nostro; esclusi chiaramente i bocconcini in fase d'addestramento.
Fondamentale è come noi diamo la ciotola.
La ciotola deve essere a disposizione per un tempo limitato, non esiste che smangiucchia va a farsi un giro e poi torna a finire: appena si allontana dalla ciotola questa va tolta, e riproposta con lo stesso cibo al pasto successivo.
Quando gli diamo la ciotola chiediamogli di stare fermo (che stia alzato, seduto o a terra è indifferente, l'importante è che non si muova), allontaniamoci da lui di qualche passo (lui deve star fermo,se si muove verso di noi andiamogli incontro fino a portarci con la ciotola sopra di lui, per chiedere di nuovo l'alt), dobbiamo quindi appoggiare la ciotola e fare un passo per allontanarci da questa, e solo dopo dare l''ok' a lui per avvicinarsi: prima deve stare immobile: un cane che riconosce nel padrone il leader lo farà automaticamente. In natura il capobranco mangia per primo, i sottoposti possono mangiare solo dopo che questo si è allontanato concedendogli di avvicinarsi al cibo.
Quella di non abbracciarlo è una cavolata. I cuccioli, così come gli adulti, hanno due tipi di gioco: la lotta (gioco sopratutto dei cuccioli e dei molossoidi) e il rincorrersi (più degli adulti e dei lupoidi). Anche noi possiamo interagire con queste forme di gioco, possiamo abbracciarlo e farci la lotta senza problemi, purchè alla fine a vincere siamo noi: lui potrà anche divincolarsi ma in quanto subordinato non può decidere quando smettere di giocare, perciò basterà che noi continuiamo fino a vincere, e poi smettere il gioco.
A questo proposito altro segno di dominanza e decidere quando si inizia e quando si finisce di giocare: non bisogna assecondare la richiesta del cane al gioco, è sempre il capobranco che decide quando si gioca, a cosa si gioca e per quanto tempo.
Se le richieste del cane sono proprio insistenti allora si può, prima di giocare, chiedergli un segno d'obbedienza come ad esempio un seduto o un terra (meglio ancora) e grattandogli la pancia farlo girare a pancia in sù, poszione di sottomissione, e poi iniziare a giocare.
Oltre a questo non bisogna lasciare i giochi a disposizione del cane: i giochi sono una concessione del leader, non una cosa scontata.
In linea generale è sempre il capobranco che decide quando si inizia e quando si finisce qualcosa.
Qualsiasi segno di insistenza da parte del cane (continuare il gioco, chiedere attenzioni saltellando intorno, saltando addosso, facendo dei versetti) deve essere ignorato: il cane che rispetta la dominanza del proprietario non insiste mai.
Altre cose è non far mai dormire il cane insieme a noi: il capobranco in natura dorme in posizione sopraelevata rispetto ai sottoposti, perciò dormire allo stesso livello è un segnale sbagliato sopratutto se il cane in questione è tendenzialmente un dominante. Questo vale anche per il divano: può tranquillamente salirci su (volendo anche sul letto, non è questo il punto), e farlo anche se in contemporanea siamo seduti noi; ma mai se vogliamo fare un pisolino, in tal caso deve scendere (sia dal letto che dal divano): un cane, per quanto dominante possa essere, che riconosce nel padrone il capobranco, scenderà automaticamente non appena il respiro del leader diventa più regolare, indice di sonnolenza.
Altre cose...il richiamo negli spazi aperti: mai andare incontro ad un cane per richiamarlo, non siamo noi a dover stare intorno ma dev'esser lui che deve tener d'occhio la nostra posizione e regolarsi di conseguenza: noi siamo liberi di andare dove ci pare, lui ci deve seguire e tenersi a distanza di 'richiamo' del leader.
Non permettergli mai di rosicchiare il guinzaglio, che è un prolungamento della nostra mano.
D'altro canto ci sono altri aspetti da considerare, altrettanto importanti.
Un capobranco non ha questo titolo per imposizione, ma per merito: è quella persona che viene 'eletta' dal cane come guida sicura su cui fare sempre affidamento.
Facile essere leader dei molossoidi come rottweiler e dobermann, in perenne adorazione del padrone, innamorati e intrinsicamente legati alla figura materna del branco (la persona che distribuisce il cibo) più che al leader vero e proprio (individuo alfa), con questi cani basta dargli da mangiare con regolarità per esserne il leader; decisamente più difficile è essere eletti capobranco dai primitivi (husky, akita, malamute, groenlandesi, laika, shiba, basenji, ecc): questi a 5 mesi non gliene può sbattere di meno della ciotola e di chi gliela fornisce.
Un capobranco per que
se intendi la tu dobermann (che prima era la pit) allora hai detto cose nn vere nella tua penultima doma xkè la tu dicevi che era bravissima e nn avrebbe fatto male a nessuno.Ora ascoltami se il tuo cane è dominante non ti ubbidisce xkè si sente lui l'ALFA e voi i BETA QUINDI non dire cose false xkè prima o poi si incomincerà a dubitare di te.
io infatti dubito
comunque provo a risponderti e ti dico che ti devi rivolgere ad un educatore cinofilo
si può dire che il capobranco è quello a cui il cane "da retta"... ma non è una cosa che viene spontanea al cane, è il padrone a doversi porre in questo modo.
In generale il capobranco è la guida e la protezione, ed è posto a un livello superiore rispetto al resto della famiglia. Dorme più in alto, mangia per primo, passa prima dalle porte e sta davanti in passeggiata. Decide quando iniziano e quando finiscono i giochi e detiene il potere decisionale in ogni aspetto. Il cane ne ha piena fiducia, si lascia fare di tutto e risponde agli ordini e ai comandi. In questo senso si pu parlare di "attaccamento".
La sottomissione del cane a questa figura dipende dall'indole del cane. Cuccioli particolarmente inibiti o sottomessi riconoscono per natura una guida a cui sottomettersi. Nella maggiorparte dei casi per, se il cane non riceve degli input adeguati da piccolo, tende ad identificarsi lui come capobranco adottando tutti quelle che chiamiamo "vizi": tira al guinzaglio (decide lui dove andare), chiede insistentemente, non ascolta, marca il territorio, passa prima dalle porte, monta sessualmente i familiari etc. Vuole fare insomma sempre e comunque quel che vuole lui.
In generale per capire se il cane si senta o meno capobranco bisogna osservare tutti questi atteggiamenti. Un cane che sta tentando la "scalata gerarchica" ad esempio occupa le posizioni del capobranco in sua assenza: sale su letti e divani, anche marcando il territorio, ad esempio. Naturalmente il capobranco deve sempre essere il padrone. Anche per il bene del cane stesso, che viene deresponsabilizzato ed è soggetto a stress molto inferiori.
CIAO^_^
Ciao...il cane come il lupo, suo antenato, e' un animale che vive in branco e in esso ricerca, fin dai primi mesi di vita, la sua collocazione (relazione gerarchica). Il branco, che nell'animale domestico e' rappresentato dalla famiglia, ha una struttura a piramide, nella quale il capobranco "alfa", in genere il più forte, si trova nella posizione apicale di leader e i gregari, a seconda della loro capacità di dominare, sono collocati nelle posizioni sottostanti fino ad arrivare alla base della piramide (in genere occupata da cuccioli e da soggetti piu' deboli). Il cane nel "branco", fin dai primi mesi di vita, ricerca la sua posizione gerarchica, cercando, in maniera del tutto naturale, di partire dall'alto mettendosi e mettendoci alla prova con varie sfide e atteggiamenti provocatori. Questo suo modo di fare che in un cucciolo puo' sembrare simpatico nel cane adulto si manifesta con comportamenti sgradevoli o addirittura pericolosi.
Quello che chiami (e che chiamo anche io d'altronde xD) "stabilire chi è il capobranco" è detto, più correttamente,"stabilire la leadership".
E' necessario, soprattutto se il cane si dimostra dominante, fargli capire quale sarà il suo ruolo all'interno del gruppo. Personalmente ho potuto costatare che per il cane e' spesso un sollievo il fatto che non sia sua la responsabilita' del "sostentamento" del gruppo e che non sia lui a decidere. Questo viene forse meno quando c'è richiesta di cibo o di gioco, infatti é allora che il cane vorrebbe decidere come, quando e quanto...! Il cibo e il gioco possono essere quindi i motori per stabilire una relazione cn lui me cominciare ad impostare la gerarchia del branco attraverso gli esercizi per la leadership. Usare il cibo o il gioco come rinforzo positivo ogni volta che esegue bene un esercizio che gli chiedi fa in modo che provi grande soddisfazione e che associ ben presto che ad ogni richiesta esaudita corrisponderà un premio piacevole. E' importante in questa fase non premiare il cane per niente ed é importantissimo che l'elargizione del premio sia sempre preceduta dalla lode (bravo!).
ciao baci e auguroni
dipende da quale cane hai intendo di razza.cmq e possibile farlo capire sgridandola ripetutamente e poi al momento dello sbaglio nn coccolarlo..