cambiando lavoro o arrotondando lo stipendio?
vorrei iscrivermi a una scuola di naturopatia, con lo scopo di lavorare con questa professione; ma l'idea di investire un bel pacco di soldi in una scuola, anche se ben qualificata, e anni di studio, per poi trovarmi con un bel diploma da appendere al muro e non farci niente mi scoccia..anche perchè non posso permettermi di fare spese inutili. La clientela al momento non saprei dove trovarla, e non ho a disposizione uno studio privato. sempre senza contare il fatto che non sono medico nè erborista. E non sono una giovincella che può permettersi di studiare e basta..tempo fa un'altro utente ha posto una domanda simile, ma nessuno gli ha risposto seriamente. sarò io più fortunata? Grazie!
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Dubito moltissimo che esista da qualche parte sulla terra una scuola di naturopatia completa al 100%, la medicina naturale è un vastissimo campo il quale racchiude tutti i pezzi di branche funzionanti per portare alla salute.
In sostanza anche una confessione in chiesa se fatta bene puo' scaricare effetti negativi che si posano sul soggetto depresso.
La biblioteca dei libri di salute è molto vasta, e fino ad oggi non ho mai conosciuto un naturopata che conosce ogni angolino fattibile, eccetto magari G.Vanoli il quale viene preso per ciarlatano dalla medicina ufficiale, questa persona ha messo insieme un sapere su di un solo sito senza confronti vedi http://www.mednat.org/curriculum.htm http://www.mednat.org/ .
La gente vuole principalmente guarire e non leggere diplomi di un luogo che neanche conoscono, e se il consulente è bravo e competente questo non dovrà mai farsi pubblicità, anzi il lavoro non gli manca mai, il buon senso del paziente sa a chi dare la fiducia.
Sono soventi i casi di pazienti che girano 10 psicologi o psichiatri per tornare poi al punto di partenza, la gente non è stupida di natura fuori casa.
In sostanza tutte le perone le quali lavorano nella salute di 360° gradi ritengono di avere “ragione” e sono disposti a “dubitare” del loro giudizio solo quando non hanno il controllo dei dati e delle percezioni esterne e il dubbio non cade sulla capacità di giudizio che resta perfetta, ma, cade proprio e solo sulle percezioni o sui dati. Con la conseguenza, per l’identica ragione, che tutti ritengono di essere in grado di controllare e verificare i dati a loro disposizione. Se i dati e le percezioni sono sotto controllo, allora la capacità di giudizio è assoluta. Nessuno dubita del colore del mare o che sia fatto d’acqua se è di fronte al mare e lo vede e lo tocca perché, in tal caso, ha il controllo sulla percezione.
Pertanto è decisionale avere la "facoltà di vedere le cose", e mai nessuna scienza ha curato i sensi cognitivi nell'intero raggio d'azione.
Io stesso ho una laurea in informatica e una in dietetica (scuola svizzera). Ma senza i corretti attrezzi non ci sarei mai arrivato oggi a tempo perso studio anche l' alimentazione nei minimi particolari senza scuola solo con i libri del ramo e il giorno che saro' pronto potrei andare all'esame se lo desidero, in quanto in svizzera io potrei fare anche l'esame di architetto volendo e se passo l'esame la laurea è garantita (anche diploma).
La scuola migliore in quel senso sono coloro che prima diventano "autodidatta" nella propria personalità. Andare a fare l'esame è possibile in qualsiasi paese.
Io sono medico e posso dirti che la medicina alternativa, la naturopatia, il reiki, sono tutte cose che hanno sempre più spazio anche negli ospedali, come è già avvenuto con l'agopuntura per esempio.
Magari in Italia è più complicato, ma negli Stati Uniti negli ospedali ci sono naturopati che affiancano i medici
In bocca al lupo, un abbraccio
Sono diplomata da due anni come naturopata, in una delle scuole italiane più "scientifiche" e antiche (www.naturopatia.it), per esperienza ti dico che i miei amici si sono aperti un'erboristeria perché avevano i soldi per permetterselo, altri hanno inglobato la clientela di un lavoro che svolgevano già di per sé simile (es: chi era osteopata, chi faceva shiatzu, chi era estetista...).
Per esperienza posso anche dirti che il mercato del lavoro in Italia al momento richiede solo esperienti in intolleranze alimentari che lavorano saltuariamente nelle erboristerie (e non so come riescano a campare di questo), oppure gente che lavora direttamente nelle erboristerie (tanto gli italiani sono così ignoranti in materia da non conoscere nemmeno le differenze), oppure ci sono i naturopati che si specializzano nei massaggi, tipo aroma-massaggio, hot stone terapy, linfodrenaggio e alla fine si propongono nelle spa, centri estetici e varie palestre. Questo è il triste panorama italiano, al momento.
In Svizzera tutti sanno cos'è un Naturopata, è una figura tutelata dalla legge e moltissimi ci vanno perché possono scaricare integratori e sedute dalle tasse. Bisogna però dopo essersi laureati in Italia, frequentare a Lugano una scuola di un anno e mezzo serale, per poterti abilitare alla professione.
Io vorrei lavorare in uno studio ma non potendomelo permettere, al momento mi sono iscritta a un'altra università (stavolta statale), per poter arricchire il mio cv. Tanto prima dei 30-35 anni puoi pure essere ultrapreparato che comunque nessun italiano ti darà fiducia in quello che dici.
Le persone cominciano ad aprire gli occhi ma è anche vero che ci sono persone ancora ignoranti.
Io non sono un naturopate però la naturopatia non mi sembra un corso in cui investire soldi, è una contraddizione: se è vero che la natura "cura", allora non serve pagare per capire come, perchè poi si entrerebbe nel campo della scienza e quindi della farmacia.
Se studi e paghi l'università (quelle serie) ti assicuro che non è per far arricchire qualcuno ma per mantenere strutture, personale e professori che lavorano seriamente.
C'è sempre qualcuno che vuole arricchirsi a spese dell'ignoranza altrui, spero non vorrai arricchire quelle file.
Non ti preoccupare, a naturopati, chiromanti ed indovini c'è sempre molta gente che crede. Semmai saranno gli scienziati che dovranno preoccuparsi del loro futuro.