A prescindere pure dal titolo di studio come "pezzo di carta", in particolare vorrei capire cosa limita un ingegnere edile ad essere considerato architetto. Per esempio se si considera l'opera di un ingegnere edile essa avrà più o meno un valore architettonico. Proprio questo valore fa la differenza ma allora come nasce? in cosa consiste? dov'è il confine tra queste due discipline delle costruzioni?
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che l'architetto può anche far cadere le case in nome dell'arte...l'ingegnere edile può fare ca.ga.te in nome della rigorosità tecnica!
Prima dell' avvento del cemento armato non esisteva una differenza fra architetto ed ingegnere. I grandi maestri del passato avevano la scienza acqusita in bottega , una profonda conoscienza dei materiali e delle tecniche di costruzione. Quando il cemento armato ha svincolato la forma dalla struttura portante c'e' stata la divisione delle competenze che fra le altre cose ha provocato la completa separazione fra forma e funzione. Il risultato sono mostri come l'unite de habitation in cui l'architetto travalica le sue competenze e non progetta spazi in funzione delle persone ma definisce il modo di vivere in funzione degli spazi o il prefabbricato i la cui struttura ingegneristica definisce l'estetica dell' edificio (come negli edifici sovietici o alcuni mostri delle nostre periferie).
Dunque, l'architetto realizza l'aspetto dell'edificio, dalla disposizione e grandezza degli ambienti alle decorazioni senza considerare più di tanto l'aspetto statico della struttura. L'ingegnere sul progetto redatto dall'architetto decide se spostare o inspessire un muro, decide in quali punti saranno posizionate le strutture portanti (pilastri, solai, colonne, architravi), il materiale di queste e i calcoli strutturali per garantire saticità alla struttura secondo quanto imposto dalle norme vigenti.
c'è molta confusione al riguardo,ai fini della ripartizione della competenza tra ingegneri ed architetti, da un lato, e geometri, dall’altro, occorre procedere caso per caso, associando al metro qualitativo, basato sulle dimensioni dell’opera in progetto, quello tecnico qualitativo, inerente i problemi tecnici di progettazione ed esecuzione.rientrano nella competenza professionale del geometra la progettazione e la direzione di costruzioni con strutture di cemento armato, anche di una certa entità, in quanto i limiti posti dall’art. 16, lettera m,r. d. 11 febbraio 1929, n. 274, che fa riferimento ad una “modesta costruzione”, si riferiscono alle difficoltà tecniche della progettazione e direzione dell’opera edilizia, difficoltà oggi attenuata per il progresso scientifico in materia.Proprio in tal senso la giurisprudenza amministrativa ha confermato la competenza del perito edile per il progetto architettonico relativo a palazzine di cubatura di quattromila m3 di compimento semplice e lineare, che non implica la soluzione di problemi particolari (T.A.R. Puglia, sez. Bari,21/06/1995,n. 522, cit.), nonché, nel rispetto dei medesimi parametri qualitativi, la predisposizione di un progetto edificatorio inerente un capannone industriale prefabbricato, ancorché avente una volumetria pari a mc 10.000.
in Italia sono storicamente presenti l'Ingegnere (poco stile e molta tecnica) e l'Architetto (poca tecnica e molto stile).
l'architetto e' fondamentalmente un artista, l'ingegnere e' un tecnico. Anche gli architetti piu' famosi come calatrava o gehry cmq hanno un team di ingegneri che verificano la fattibilità dei disegni dell'architetto e cercano di creare strutture appropriate per renderli realizzabili. In pratica quando vedi un bell'edificio, l'architetto si prende i meriti per l'idea e le belle forme, l'ingegnere si è fatto un mazzo tanto per far si che le belle forme reggano e non ti cadano in testa!
Se hai un'indole artistica fai architettura, se sei solo bravo matematica ti tocca fare l'ingegnere dato che secondo me artisti non si diventa leggendo dei libri.
l' ingegnere mette in piedi le strutture, ma può anche disegnare (però i suoi disegni non saranno mai paragonabili a quelli di un architetto); l' architetto disegna (i suoi disegni sono più particolari e molto più artistici)...... quindi l' architetto disegna ciò che l' ingegnere progetterà (con qualche difficoltà)!
l'ingegnere calcola e ragiona...l'architetto disegna a mano libera, e dopo chiede all'ingegnere un modo per far si che la sua struttura regga in piedi
Beh...se vuoi un "connubio artistico" c'è pur sempre ingegneria edile-architettura...architetto-ingegnere con buone conoscenze artistiche ma anche tecniche