E' l'insieme delle regole (scritte, per lo più non scritte) che compongono il codice comportamentale del vivere civile (ossia come comportarsi con eleganza e correttezza per avere successo ed essere aprezzati in società).
Queste regole servono per rispettare gli altri e risaltare se stessi: trattando bene il prossimo e offrendo il meglio di se.
Sono la via giusta per attraversare la vita con eleganza ed essere ricordati come veri Signori/e (nel senso di raffinati, non in senso di ceto sociale: i soldi e la posizione sono un'altra storia -non sempre chi ha possibilità economiche è un vero signore-).
Queste regole spaziano dal modo di vestire, parlare e comportarsi con il prossimo agli atteggiamenti da tenere durante cerimonie ed eventi pubblici e privati (matrimoni, funerali, viaggi, internet, spiaggia) o in casa propria (sia con gli ospiti che con i propri familiari): praticamente ovunque.
In italiano il termine galateo definisce l'insieme di norme comportamentali con cui si identifica la buona educazione: è un codice che stabilisce le aspettative del comportamento sociale, la norma convenzionale. Sinonimi sono etichetta e bon ton. Il nome galateo deriva da quello del primo trattato sull'argomento, il Galateo overo de' costumi di Mons. Giovanni della Casa pubblicato nel 1558.
In molti paesi il termine impiegato è connesso con l'italiano etichetta e il francese étiquette, il quale a sua volta è un diminutivo di etica (quel ramo della filosofia che si occupa di ciò che è buono, giusto o moralmente corretto): si tratta infatti di un'etica "minore" applicata non ai grandi problemi della vita morale ma ai semplici problemi della vita di ogni giorno.
In generale, il galateo è un codice non scritto, anche se può in alcuni casi dar luogo a codificazioni scritte.
Esempi di norme di galateo:
Al ristorante: il cameriere serve il cliente alla sua sinistra e toglie il piatto alla sua destra; Apposite norme regolano come deve essere apparecchiata la tavola;il tovagliolo si tiene aperto sulle gambe, schiena eretta, staccata dal sedia.In caso di emissione di rumori corporali non bisogna assolutamente chiedere scusa, i presenti potrebbero non essersene accorti. Il capotavola aspetta che i piatti di tutti i commensali siano serviti, e viceversa i commensali aspettano che il capotavola inizi per primo il suo pranzo. Prima di servire il secondo, bisogna aspettare che tutti i commensali abbiano terminato il primo. È maleducazione mangiare il pane prima di essere serviti o fra un piatto e l'altro, bere senza prima aver passato l'acqua/vino al commensale alla propria destra o sinistra che ha il bicchiere vuoto.
Nelle presentazioni: si presenta sempre la persona più importante per prima preceduta dal titolo di maggiore rilievo (di studio o incarico professionale), la stretta di mano non avviene mai da seduti ma alzandosi in piedi e porgendo la mano destra, ed è la persona alla quale si presenta, non quella presentata, che dovrebbe porgere per prima la mano. Per l'uomo è d'obbligo alzarsi, mentre non lo è per le donne.
Rivolgendosi a chi non si conosce: è d'obbligo dare del "Lei" ed è sempre la persona più anziana a decidere se le si deve dare del "Lei" oppure se dare del "Tu" all'interlocutore. È atto di scortesia da parte dell'interlocutore più giovane chiedere all'altro di dargli del "Tu" per via della minore età.
Ha diritto a scegliere il registro della conversazione, e ad essere presentato per primo, in ordine di priorità: la persona più anziana, la donna prima dell'uomo, la persona più importante (es. Capo/dipendente, dottore/diplomato, etc.). Quindi in ordine più dettagliato: la donna più anziana, la donna più giovane e/o "importante", l'uomo più anziano e/o "importante", l'uomo più giovane.
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l'insieme delle buone maniere
E' l'insieme delle norme per avere delle buone maniere. Spazia da come apparecchiare la tavola a come comportarsi ad una cena ecc.
Il galateo è un insieme di norme comportamentali
si chiama cosi perche si rifà al primo testo scritto in proposito :"Galateo overo de' costumi" scritto nel 1558 da giovanni della casa
sono le rogole nella società...o meglio le buone maniere
E' l'insieme delle regole (scritte, per lo più non scritte) che compongono il codice comportamentale del vivere civile (ossia come comportarsi con eleganza e correttezza per avere successo ed essere aprezzati in società).
Queste regole servono per rispettare gli altri e risaltare se stessi: trattando bene il prossimo e offrendo il meglio di se.
Sono la via giusta per attraversare la vita con eleganza ed essere ricordati come veri Signori/e (nel senso di raffinati, non in senso di ceto sociale: i soldi e la posizione sono un'altra storia -non sempre chi ha possibilità economiche è un vero signore-).
Queste regole spaziano dal modo di vestire, parlare e comportarsi con il prossimo agli atteggiamenti da tenere durante cerimonie ed eventi pubblici e privati (matrimoni, funerali, viaggi, internet, spiaggia) o in casa propria (sia con gli ospiti che con i propri familiari): praticamente ovunque.
GFB
il galateo comprende tutte le regole di buona educazione e di cortesia.
es. nel modo di fare o di stare a tavola.
In italiano il termine galateo definisce l'insieme di norme comportamentali con cui si identifica la buona educazione: è un codice che stabilisce le aspettative del comportamento sociale, la norma convenzionale. Sinonimi sono etichetta e bon ton. Il nome galateo deriva da quello del primo trattato sull'argomento, il Galateo overo de' costumi di Mons. Giovanni della Casa pubblicato nel 1558.
In molti paesi il termine impiegato è connesso con l'italiano etichetta e il francese étiquette, il quale a sua volta è un diminutivo di etica (quel ramo della filosofia che si occupa di ciò che è buono, giusto o moralmente corretto): si tratta infatti di un'etica "minore" applicata non ai grandi problemi della vita morale ma ai semplici problemi della vita di ogni giorno.
In generale, il galateo è un codice non scritto, anche se può in alcuni casi dar luogo a codificazioni scritte.
Esempi di norme di galateo:
Al ristorante: il cameriere serve il cliente alla sua sinistra e toglie il piatto alla sua destra; Apposite norme regolano come deve essere apparecchiata la tavola;il tovagliolo si tiene aperto sulle gambe, schiena eretta, staccata dal sedia.In caso di emissione di rumori corporali non bisogna assolutamente chiedere scusa, i presenti potrebbero non essersene accorti. Il capotavola aspetta che i piatti di tutti i commensali siano serviti, e viceversa i commensali aspettano che il capotavola inizi per primo il suo pranzo. Prima di servire il secondo, bisogna aspettare che tutti i commensali abbiano terminato il primo. È maleducazione mangiare il pane prima di essere serviti o fra un piatto e l'altro, bere senza prima aver passato l'acqua/vino al commensale alla propria destra o sinistra che ha il bicchiere vuoto.
Nelle presentazioni: si presenta sempre la persona più importante per prima preceduta dal titolo di maggiore rilievo (di studio o incarico professionale), la stretta di mano non avviene mai da seduti ma alzandosi in piedi e porgendo la mano destra, ed è la persona alla quale si presenta, non quella presentata, che dovrebbe porgere per prima la mano. Per l'uomo è d'obbligo alzarsi, mentre non lo è per le donne.
Rivolgendosi a chi non si conosce: è d'obbligo dare del "Lei" ed è sempre la persona più anziana a decidere se le si deve dare del "Lei" oppure se dare del "Tu" all'interlocutore. È atto di scortesia da parte dell'interlocutore più giovane chiedere all'altro di dargli del "Tu" per via della minore età.
Ha diritto a scegliere il registro della conversazione, e ad essere presentato per primo, in ordine di priorità: la persona più anziana, la donna prima dell'uomo, la persona più importante (es. Capo/dipendente, dottore/diplomato, etc.). Quindi in ordine più dettagliato: la donna più anziana, la donna più giovane e/o "importante", l'uomo più anziano e/o "importante", l'uomo più giovane.
il manuale del buon costume
il galateo è come si sta a tavola ecc