Opera citata. In pratica, il libro citato in precedenza, in un'altra nota, sempre dello stesso autore.
L'abbreviazione evita l'inutile ripetersi di lunghi titoli.
__
Sì, ogni lingua ha le sue regole, che possono cambiare a seconda della materia e anche.... del professore. In alcune facoltà o case editrici op. cit. può essere vietato.
Il sistema più sicuro è secondo me quello che utilizza solo in cognome, l'anno e la pagina, anche in pieno testo tra parentesi. Così queste brutte abbreviazioni si fanno sparire.
___
Se la rivista non l'hai trovata ancora, spero sia sufficiente un sistema che non sia pazzo. Quando l'hai trovata, ci saranno comunque adattamenti formali da fare.
Se uno fa fatica ad impararsi a memoria i formati, una ragione ci sarà: esagerendo, potrei chiedermi a qual pro apprenderli, se per il lavoro successivo ci si deve cmq scordare tutto e reimpararlo da capo? La cosa peggiore, poi, è che gli studenti si vergognano a chiedere ai professori.
Si usa quando la nota di riferimento è gia presente nelle pagine precedenti. Devi tornare indietro e cercare la prima citazione.
Dal punto di vista di chi scrive si usa quando citi la stessa opera piu volte, allora si procede cosi:
la prima volta si scrive tutto: autore, titolo , anno e luogo di pubblicazione, editore.
La seconda volta: ivi
la terza: ibidiem
inifine: op. cit . che indica appunto che l'opera è gia stata citata in precedenza.
Quasto metodo è indispensabile per le tesi (serie) e per le opere scientifiche destinate alla pubblicazione.
la differenza stan in cosa citi da una determinata opera:
1) puoi citare lo stesso frammento X volte
2) puoi citare frammenti diversi dalla stessa opera ( è il caso del op. cit.
Se sta facendo la tesi come credo, non esagerare con le citazioni perche potrebbe sembrare che vuoi fare il saputello o vuoi gettare fumo negli occhi a chi legge.
Ti suggerisco di leggere "Come si fa una tesi di laurea" di Umberto Eco. Esiste sia per le materie umanistiche che per quelle tecniche, ma in ogni caso a te servono principalmente le norme per una corretta impaginazione della tesi. Poi troverai dei validi consigli anche sul piano della stesura e della esposizione.
Io in proposito ho avuto una brutta esperienza perché la mia proff di tesi (ricercatrice scientifica super esigente ) mi ha fatto ricompliare la tesi per via delle citazioni errate.
Poi mi hanno dato comunque 110 e lode ma ti assicuro che me lo hanno fatto sudare il voto di laurea.
di solito trovi: [NOME DELL'AUTORE], op. cit., ... significa l'opera già citata in nota di quel determinato autore, oppure, se di quell'autore hai citato più opere, l'abbreviazione indica l'ultima opera citata nelle note
IVI indica "nella stessa opera"
IBIDEM indica "nella stessa opera e nella stessa pagina/paragrafo".
di fatto però, nella pratica è più diffuso "ibidem", non tutti lo differenziano da "ivi"
Significa opera citata. Cioè ti indica che quel libro da cui è ttratto il passo è stato già citato in precedenza anche nei capitoli precedenti con tutti i particolari: Autore, titolo Casa Editrice, città e anno.
Ivi invece si usa quando si cita un brano di un libro che è stato citato immediatamente prima. Ad esempio.... alla nota 4 si cita il libro Abbagnano Filosofi e filosofie nella storia.... pag. 67 Alla nota 5 basta citare Ivi, pag 78 se è stato riportato un altro passo dello stesso libro.
L'iperidrosi può essere originata da disturbi a carico di vari organi, della tiroide, da disfunzioni ormonali, obesità, menopausa ma può avere anche cause psicologiche; nervosismo e ansia tendono ad aggravare la problematica che può diventare anche strettamente legata allo stato d’animo della persona.
Significa opera citata. Se stai scrivendo una tesi o leggendo un libro e trovi op. cit. il riferimento è ad un'opera dell'autore che è già stata citata precedentemente.
Answers & Comments
Verified answer
Opera citata. In pratica, il libro citato in precedenza, in un'altra nota, sempre dello stesso autore.
L'abbreviazione evita l'inutile ripetersi di lunghi titoli.
__
Sì, ogni lingua ha le sue regole, che possono cambiare a seconda della materia e anche.... del professore. In alcune facoltà o case editrici op. cit. può essere vietato.
Il sistema più sicuro è secondo me quello che utilizza solo in cognome, l'anno e la pagina, anche in pieno testo tra parentesi. Così queste brutte abbreviazioni si fanno sparire.
___
Se la rivista non l'hai trovata ancora, spero sia sufficiente un sistema che non sia pazzo. Quando l'hai trovata, ci saranno comunque adattamenti formali da fare.
Se uno fa fatica ad impararsi a memoria i formati, una ragione ci sarà: esagerendo, potrei chiedermi a qual pro apprenderli, se per il lavoro successivo ci si deve cmq scordare tutto e reimpararlo da capo? La cosa peggiore, poi, è che gli studenti si vergognano a chiedere ai professori.
opera citata.
Si usa quando la nota di riferimento è gia presente nelle pagine precedenti. Devi tornare indietro e cercare la prima citazione.
Dal punto di vista di chi scrive si usa quando citi la stessa opera piu volte, allora si procede cosi:
la prima volta si scrive tutto: autore, titolo , anno e luogo di pubblicazione, editore.
La seconda volta: ivi
la terza: ibidiem
inifine: op. cit . che indica appunto che l'opera è gia stata citata in precedenza.
Quasto metodo è indispensabile per le tesi (serie) e per le opere scientifiche destinate alla pubblicazione.
la differenza stan in cosa citi da una determinata opera:
1) puoi citare lo stesso frammento X volte
2) puoi citare frammenti diversi dalla stessa opera ( è il caso del op. cit.
Se sta facendo la tesi come credo, non esagerare con le citazioni perche potrebbe sembrare che vuoi fare il saputello o vuoi gettare fumo negli occhi a chi legge.
Ti suggerisco di leggere "Come si fa una tesi di laurea" di Umberto Eco. Esiste sia per le materie umanistiche che per quelle tecniche, ma in ogni caso a te servono principalmente le norme per una corretta impaginazione della tesi. Poi troverai dei validi consigli anche sul piano della stesura e della esposizione.
Io in proposito ho avuto una brutta esperienza perché la mia proff di tesi (ricercatrice scientifica super esigente ) mi ha fatto ricompliare la tesi per via delle citazioni errate.
Poi mi hanno dato comunque 110 e lode ma ti assicuro che me lo hanno fatto sudare il voto di laurea.
di solito trovi: [NOME DELL'AUTORE], op. cit., ... significa l'opera già citata in nota di quel determinato autore, oppure, se di quell'autore hai citato più opere, l'abbreviazione indica l'ultima opera citata nelle note
IVI indica "nella stessa opera"
IBIDEM indica "nella stessa opera e nella stessa pagina/paragrafo".
di fatto però, nella pratica è più diffuso "ibidem", non tutti lo differenziano da "ivi"
Significa opera citata. Cioè ti indica che quel libro da cui è ttratto il passo è stato già citato in precedenza anche nei capitoli precedenti con tutti i particolari: Autore, titolo Casa Editrice, città e anno.
Ivi invece si usa quando si cita un brano di un libro che è stato citato immediatamente prima. Ad esempio.... alla nota 4 si cita il libro Abbagnano Filosofi e filosofie nella storia.... pag. 67 Alla nota 5 basta citare Ivi, pag 78 se è stato riportato un altro passo dello stesso libro.
Puoi liberarti facilmente dell'iperidrosi grazie a questo metodo naturale http://miracoloperiperidrosi.latis.info/?52a6
L'iperidrosi può essere originata da disturbi a carico di vari organi, della tiroide, da disfunzioni ormonali, obesità, menopausa ma può avere anche cause psicologiche; nervosismo e ansia tendono ad aggravare la problematica che può diventare anche strettamente legata allo stato d’animo della persona.
opera citata! è come cit. di citazione!
opera citata
Significa opera citata. Se stai scrivendo una tesi o leggendo un libro e trovi op. cit. il riferimento è ad un'opera dell'autore che è già stata citata precedentemente.
Buon lavoro:)
Opera citata.