Siete d'accordo con chi dice che diventare genitori significa iniziare a convivere con un sottile senso di ansia e paura che non ci abbandona mai?
Secondo voi e secondo la vostra esperienza diventare genitori rende apprensivi anche chi per carattere non lo è?
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io ansiosa e apprensiva non lo sono di carattere, ho preso da mia madre, non lo ero prima della gravidanza, non lo sono neppure adesso.
non sto sempre a controllare che non si sbucci le ginocchia, ee non vado in tilt per un po' di febbre....
se si fa male lo medico io senza sclerare, l' unica volta che sono volata al PS è stata quando gli ho chiuso il dito nello sportello, ma perchè temevo una frattura, non perchè ho visto il sangue.
e sopratutto se sono preoccupata non lo faccio vedere a lui, che si spaventa e piange ancora di più.
mia suocera invece poveretta è sempre in ansia, basta un bernoccolo e sta tre giorni a preoccuparsi, "poverino poverino ma non è portarlo a farlo vedere?", un po' di febbre da mali di stagione e impazzisce, "quando stanno male loro sto male pure io"....e io provo a calmarla, mi dispiace vederla così, poverina, è la classica nonna che se lo sgrido e lui piange le vengono le lacrime agli occhi...
io no. non volo dalla pediatra per uno starnuto, se gli viene la febbre gli dò la tachipirina e lo porto dal medico solo se non passa al secondo giorno...
le mie paure sono altre, ne parlavo con mio marito ieri... ho terrore dell' adolescenza...spero che sia abbastanza intelligente da tirarsi fuori dalle situazioni "strane".. ecco questo sì che mi spaventa..
No tutto sta nel saper vivere con l'idea di dare al figlio fiducia. Occorre ricordarsi che il figlio non potrà essere la fotocopia dei genitori, né padre, né della madre... Per un figlio si può avere preoccupazione senza straripare nell' eccessiva ansia o nella preoccupante apprensione. :)
Mia mamma dice sempre: "figli piccoli pensieri piccoli, figli grandi pensieri grandi". Lei è molto ansiosa, mio papà di meno, ma l'ansia (non oppressione) penso sia normale in ogni genitore... finché è piccolo tu gli stai dietro, è spesso e volentieri con te quindi lo controlli facilmente. Il "problema" (sempre a detta di mia mamma) nasce quando arriva l'adolescenza: si cresce, inizi ad uscire sempre più spesso, fai sempre più tardi e penso che qualunque genitore anche sentendo quello che succede quando va a letto mentre il figlio è in discoteca un po' di pensiero ce l'abbia: quando io e mia sorella abbiamo iniziato ad andare a ballare mia mamma ci aspettava sveglia (poi quando io ho fatto l'incidente in macchina e sono stata in coma un mese ovviamente la situazione è peggiorata!)... adesso ovviamente va a letto e dorme, ma la vedo che non è tranquilla, si agita e lo stesso mio papà , che di natura è più calmo. Quindi penso che il pensiero ci sia sempre, anzi... quando poi i figli iniziano a girare con le macchine il pensiero sia anche più "grande", però bisogna anche sapersi controllare e non trasmettere le proprie paure ai figli: mia sorella è più "forte" come carattere, io spesso quando esco penso a mia mamma che sta in pensiero quindi se posso evitare sto in casa. Le voglio bene, anzi benissimo, ma qui ha fatto un errore che io spero di non fare con i miei figli, perché ti assicuro che nemmeno io sto bene quando vedo mia mamma agitata!
E' vero che da quel momento in poi non avrai piu' i pensieri solo per te stesso. Ci sara' sempre una parte, anche minima, rivolta a tuo figlio, questo e' ovvio. Poi il senso di ansia dipende da come e' fatta la persona, dal suo atteggiamento nei confronti del figlio. Ma in linea di massima, quando un figlio e' piccolo bisogna sempre tenergli un occhio addosso, e quando e' grande l'occhio non lo si puo' avere, tuttavia non si smette mai di preoccuparsi, interrogarsi su come la sua vita vada. Io penso che un basso livello di apprensione ci sia in chiunque, anche in quello che in genere prende le cose con leggerezza. L'importante e' non asfissiare mai il proprio figlio per non rischiare di farlo stare peggio in situazioni gia difficili di per se.
sono d'accordo con
"iniziare a convivere con un sottile senso di ansia e paura che non ci abbandona mai", ma non con l'apprensione...
ci sono dei momenti di apprensione e dei momenti in cui sei molto più sereno, però di fondo il cambiamento rispetto a quando si è non -genitori è proprio questo:
che non ti senti mai "a posto","compiuto"insomma non hai mai un vero e proprio relax mentale perchè pensi ai figli.
per me è così: non ho più quella sensazione chiusa su di me, che mi faceva stare in pace dei sensi quando stavo bene,riposata,soddisfatta,
ma ho sempre questa connessione con mia figlia che mi rende una persona per forza aperta verso di lei e mai..come dire...senza pensieri
però è ben diverso dall'apprensione: io divento apprensiva quando sta male di salute, altrimenti lo sono molto poco
A me tutti dicono che sono apprensiva, ma io in realtà sono solo una madre con la M maiuscola.
Ho letto molti libri e ho scoperto che i figli devono vedere la faccia della mamma ogni volta che si svegliano, altrimenti potrebbero non riconoscerla più.
Per questo mi metto in fondo al lettino di mio figlio quando dorme e ho attaccato le mie gigantografie per tutta la casa.
La prudenza non è mai troppa non credi?
Apprensive nel giusto non nell'eccesso. C'è chi
sviluppa (paterno o materno o entrambi) ansia ed apprensivitÃ
eccessive tali da bloccare le possibilitÃ
del bambino,quando inizia ad "esplorare" il mondo.
L'eccessiva apprensione
al posto di segnalare pericoli reali, finiscono per
segnalare quelli che non esistono proprio,è capitato di leggere molte domande riguardo all'ansia,l'apprensione eccessiva da fasciarsi la testa ancora prima di romperla,il bambino poi percepisce le paure e insicurezza.
Il bambino deve acquisire fiducia,sicurezza,lo aiutano a crescere
Per me no,nel senso sono sempre stata un pò apprensiva e coi miei figli ho continuato ad esserlo,ma non mi è aumentata. Viceversa mio marito di carattere non lo è e neanche diventando padre la cosa è cambiata, anzi a volte mi arrabbio perchè non lo è abbastanza, ibambini fanno cose pericolose sotto ai suoi occhi senza che lui dica nulla,quando glielo faccio notare: "Eh,ma cosa vuoi che succeda!!"
A mio avviso è vero, l'essere genitore genitore implica uno stato d'animo ansioso a causa della responsabilità che si hanno nei confronti dei propri figli, nella loro crescita e nella loro cura.
Non a caso si dice che essere genitore è il mestiere più difficile del mondo, sfido chiunque a fare un confronto tra il prima di diventare genitore e il dopo,se prima si era più spensierati poi si ha la responsabilità di una creatura che ti cambia l'esistenza.
L'essere apprensivo lo riscontro più nel ruolo materno,le mamme in genere sono più sensibili alle problematiche alle quali vanno incontro i figli,fino a quando i figli sono piccoli fanno tutto per proteggerli poi quando sono grandi se ne stanno ad asservare da lontano impotenti subendo le decisioni dei figli,tutto questo provoca ansie e paure che qualcosa possa andare storto perchè ad una certa età dei figli i genitori possono solo consigliarli