Se un farmaco è in grado di provocare la fuoriuscita di K+ dai neuroni, aumentando la carica elettrica positiva dell’ambiente esterno, stimolerà/inibirà la trasmissione dei potenziali di azione?
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La mia professoressa ha detto che la risposta giusta è "stimolerà", ma in realtà, io ritengo che sia "inibirà" e spiego il mio ragionamento: se gli ioni potassio escono dall'ambiente intracellulare, ciò implica che si ha un aumento della carica all'esterno, mentre all'interno si ha una diminuzione della carica positiva. Ciò dunque significa, in teoria che si ha una iperpolarizzazione assonica, per cui il potenziale di membrana risulta essere -80mV, o comunque ancor minore rispetto al potenziale di riposo a -70mV. Ho pensato: ma allora sarà più difficile raggiungere il valore di -55 mV, che è, appunto, il valore necessario ad innescare il potenziale d'azione: serviranno più stimoli, o uno stimolo maggiore! Ma allora inibisce, non stimola!!!
Mi servono dei chiarimenti a riguardo, attenderò.
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Answers & Comments
Ha ragione la prof se il potassio viene lasciato ionizzato.
Se il famaco lo lega a una molecola stabile e lo estromette dall'ambiente, allora hai ragione tu.