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è tragico perché tragica è la sua intera vicenda: suo marito Sicheo viene ucciso dal fratello Pigmalione perché voleva conquistarne il regno, è costretta per questo ad andarsene dalla sua città Tiro e fonda una nuova città grazie anche all'aiuto dei popoli limitrofi che non la ostacolano, Cartagine. Quando Enea raggiunge Cartagine se ne innamora perdutamente (grazie soprattutto a un "trucco" fra Venere e Giunone: la prima voleva evitare che Didone attaccasse Enea, la seconda che Enea ripartisse alla volta dell'Italia), mentre Enea sì ci tiene ma non particolarmente. DIdone perde credibilità nella città proprio a causa di questo amore, infatti aveva giurato eterna fedeltà a Sicheo e fa vivede Enea a palazzo come un nuovo re. Quando Enea, sotto la spinta di Giove, è "costretto" a ripartire lo fa senza troppi complimenti e senza troppo slancio emotivo nei confronti di Didone. Questa la prende malissimo, decide così di suicidarsi ma prima di far ciò di maledire lui e la futura discendenza romana. Da qui deriverebbe l'eterno conflitto fra Roma e Cartagine. Il IV libro dell'Eneide (quello in cui si svolge la morte di DIdone) è una delle massime espressioni del talento virgiliano.

vista la fine che fa direi che è tragico eccome.

La vita di Didone è molto infelice...fu tradita dal fratello, privata del marito e costretta all'esilio. Essa ha reagito virilmente alle sue disavventure.. la sua storia parte da una vicenda semplice e naturale...era molto innamorata , giovane e bella..una storia che poi finirà in modo tragico e violento. Didone amò perdutamente Enea e per amore si uccise..... non so dirti nient'altro,mi dispiace :)