ho sentito dire che dan brown, nella fitta trama del suo romanzo, ha in realtà inserito referti storici promossi da altri studiosi, che poi lo citarono a giudizio per appropriazione indebita di informazioni e plagio. E' vero ? si è mai discusso sulla natura divina o umana di Cristo ? spero possiate offrire un largo contributo, grazie.
Aggiornamento:Minerva : io non ho mai messo in dubbio l'esistenza di Gesù, ho solo fatto una semplice constatazione, giacchè nessuno può con peculiare certezza conoscere i teatri storici di ben 2000 anni fa. Tuttavia, prima di darmi dell'ignorante, ti inviterei a citarmi tra gli storici pagani, colui che , a detta tua, farebbe nutrita e specifica menzione riguardo la figura di Gesù ( intendo biografia, aneddoti di vita ecc.), perchè se no, non hai offeso me, ma te stessa, e quindi da ciò devo pensare che tu non abbia proprio letto i brani di Svetonio, Tacito, Cornelio Nepote, e Plinio il Giovane e che parli non conoscendo affatto le fonti che citi. Dunque i Vangeli, sono l'unico documento che attesta l'esistenza di Gesù. Per il resto, a me non interessava affatto aprire un dibattito religioso, quantunque credo che la fede per esistere non abbia bisogno di "certezze storiche", ricorda Tertulliano " Credo quia absurdum", evita di essere così supponente. L'umiltà è una grande qualità...
Aggiornamento 3:a complicare le cose sulla biografia di Gesù, ci sono anche i vangeli, poi divisi in canonici e apocrifi. Ora non m'interessa dire quale di questi dicesse il vero, ma è pur giusto accorgersi che non è così facile ricostruire in maniera impeccabile l'itinere esistenziale di Cristo, dal momento che vengono opposte versione diverse ( Esempio : i vangeli gnostici )
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e vero lui ha introdotto molti referti storici!. hai mai letto il vangelo di Maria Maddalena io dopo aver letto il libro ho fatto tantissime ricerche ho approfondito la mia conoscenza sui vangeli ho trovato argomenti a dir poco meravigliosi e sono convinta che hanno occultato una grande verità !
ma questa e soltanto la mia umile constatazione! io credo in dio e penso anche che non ci sarebbe niente di così brutto e scandaloso se lui fosse stato come noi , se avesse provato un sentimento meraviglioso come l' amore ,come lo proviamo noi .Anzi io lo sentirei molto più vicino sapendo che lui era una persona come noi !!
di vero?
il nome Gesù...
ciao e buona vita
PS
leggetelo, se avete tempo da perdere, ma fatevelo prestare, non compratelo; sono già troppi i soldi che ha guadagnato il suo furbo autore! io l'ho letto... prestato... per fortuna
Qualche dato per comprendere la portata de “Il Codice da Vinci”
Copie vendute nel mondo à 60.000.000
Copie vendute in Italia à 2.800.000
Lingue tradotte à 44
Numero edizioni à 72
Dal punto di vista editoriale “Il Codice da Vinci” è una vera e propria anomalia: sessanta milioni di copie in 44 lingue diverse denotano che dietro a Dan Brown (se naturalmente è lui l’autore) c’è ben altro…
Centinaia di libri sugli stessi argomenti (Opus Dei, Priorato di Sion, Maria Maddalena moglie e madre, Santo Graal, Sang Real, Merovingi, ecc.), eppure nessun libro ha avuto lo stesso impatto mediatico: perché?
Il Codice da Vinci, casualmente parlando, esce in un periodo caldissimo di “scontro di civiltà e di religioni”. Questo “scontro”, è bene ricordarlo, rientra in un vera e propria strategia portata avanti da una cricca potente di personaggi perlopiù neoconservatori di estrema destra (gli stessi che oggi controllano il burattino Bush junior e che simpatizzano per tutte le destra, ma i particolar modo per quella israeliana del Likud: Leeden, Perle, Wolfowitz, Rumsfeld, Rove, ecc.).
Cronologia degli accadimenti:
- Fine 2002 > Forti frizioni fra Washington e Vaticano per la guerra in Iraq (il papa stesso critica Bush jr)
- Dicembre 2002 > Scoppia lo scandalo pedofilia a Boston e investe il Vaticano…
- 20 marzo 2003 > Anglo-americani iniziano il genocidio in Iraq
- Marzo 2003 > Esce “Il Codice da Vinci”
- Febbraio 2006 > Vengono pubblicate le vignette anti-maometto da un giornale danese: dietro ci sono i falchi visti sopra
- Marzo 2006 > Salta fuori dopo 20 secoli il Vangelo di Giuda…
Il Prof. Franco Cardini (ordinario di Storia Medioevale dell’Università di Firenze) è convinto che «Il successo di Dan Brown appartiene ai messaggi mafiosi che la classe dirigente USA ha inviato al Vaticano ed è un brandello nella grande lotta per la conquista del potere universale».
Nessuno può affermarlo con sicurezza, ma l’unica cosa veramente certa è che dietro il battage mediatico del libro e ora del film vi sono indubbiamente dei Poteri Forti (certamente economici, ma non solo), che hanno voluto veicolare, in questo ben preciso momento storico, un messaggio chiaro.
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Il Codice da Vinci tra falsità e verità
Giovanni Peccarisio - 24 maggio 2006
Il 19 maggio 2006 è uscito in contemporanea mondiale il film che porta lo stesso nome del libro da cui è stato tratto "Il Codice da Vinci".
Questo libro ha avuto e continua ad avere un successo clamoroso a mio avviso completamente immotivato e nelle pagine seguenti cercherò di spiegarne il perché.
Il romanzo è un'opera narrativa del tipo thriller dalla trama complessa zeppa di azioni, con un ritmo incalzante che descrive una serie di cospirazioni. Procedendo a mano a mano con continui colpi di scena, si giunge a far affiorare, a svelare una verità a detta dell'autore sconvolgente che coinvolge direttamente la visione cristiana del mondo perché riguarda soprattutto la figura del suo massimo rappresentante: il Cristo.
Prima di continuare queste mie riflessioni tengo a precisare che le contestazioni dei contenuti di questo libro non sono fatte a difesa nè della Chiesa cattolica, né di qualsiasi altra Chiesa che si fa all'operato del Cristo. E' risaputo infatti che anche la Chiesa cattolica ha tenuto nascoste alcune verità, proprio per bocca di eminenti personaggi suoi ministri del culto, che oramai da tempo avrebbero dovuto essere conosciute dall' Umanità. Questo mio contributo vuole smascherare menzogne che parlano della vita del Cristo e che vengono spacciate come vere per una mia personale ricerca di Verità e in modo del tutto indipendente da posizioni che possono sembrare pro o contro le varie confessioni religiose.
Desidero inoltre con questo mio scritto rendere attento il lettore delle astuzie a cui ricorrono al giorno d'oggi certi personaggi, di cui Dan Brown è solo uno dei tanti esempi, per mascherare sfacciate menzogne sotto una parvenza di Verità
L'invito è quindi quello di portare un pensiero del lettore a distinguere:
I) La menzogna dalla verità
II) individuare velocemente "cui prodest", a chi giova? per scoprire chi siano i veri, occulti mandanti,
III) imparare ad approfondire le proprie capacità di pensiero per scoprire le conseguenze delle menzogne che vanno a colpire situazioni collaterali che, la maggiorparte delle volte, sono il vero obiettivo.
In una parola il mio scopo è quello di aiutare il lettore a pensare fino in fondo
Le sconvolgenti rivelazioni del libro di Dan Brown sono tutte, senza nessuna eccezione, affermazioni gratuite, dai fondamenti inesistenti: sono solo furbesche invenzioni dell'autore che per di più, non porta alcuna documentazione storica né scientifica.
Ciò che trae in inganno il comune lettore è una pagina del libro (pag. 9 dell'edizione italiana) dal titolo "Informazioni storiche" nella quale si dice che "...tutte le descrizioni...di documenti e rituali segreti contenuti in questo romanzo, rispecchiano la realtà", senza però citare nessuna fonte o documento a sostegno di questa affermazione gratuita e personale (pagina che stranamente dalla sesta edizione italiana in poi è stata sostituita da una tutta bianca, per poi ritornare invece nella edizione tascabile!)
Tralasciando i vari momenti delle variegate, fantasiose avventure, vediamo di passare in rassegna i passaggi fondamentali riguardanti le eccezionali rivelazioni che vengono affermate da Dan Brown con l'avvertenza di dare per scontato che il lettore abbia già letto il romanzo, senza per altro far apparire questo un invito all'acquisto.
I° ) Costantino
Viene affermato nel libro che nel Concilio di Nicea del 325 dopo Cristo, indetto da Costantino, i vescovi partecipanti, assieme ad altre questioni marginali, votarono e approvarono a maggioranza ristretta una proposta in cui si diceva che Cristo era "Figlio di Dio" (vedi pag. 273-4).
La verità storica afferma invece che per tutti i partecipanti del Concilio, Cristo era in primis e senza dubbio alcuno un Essere divino e che il dibattito si era acceso su ben altro argomento. Il problema era come conciliare e interpretare l'Essere divino del Cristo col fatto che Gesù fu anche un essere umano. Ciò che fu messo in discussione quindi non fu assolutamente il riconoscimento della divinità di Cristo, perché la Sua origine divina era già accettata da tutti i cristiani come un dato di fatto fin dall'inizio.
Sembra comunque, da quello che viene falsamente riportato nel libro, che sia avvenuto un fatto positivo, giacché viene sottolineato come il Cristo non fosse riconosciuto a quei tempi solo come un grande profeta umano; però la proclamazione fatta dai vescovi in quel Concilio comporta conseguenze ben occultate da una apparenza positiva
Che cosa di cela dietro questo, qual è il vero obiettivo?
Osserviamo come la divinità del Cristo venga affermata per bocca dei vescovi, venga dichiarata per effetto di una votazione compiuta da esseri umani fallibili e per di più, cosa di non poco conto, sotto pressioni esercitate da Costantino.
Il Cristo perciò non è divino per sua natura, ma solo per dichiarazione di quei vescovi. Quale valore può avere tutto ciò per l'uomo moderno che ha sviluppato una propria capacità pensante e non un vuole più basarsi solamente su dogmi o atti di fede imposti?
Ci si trova qui di fronte
I) al solito furbesco miscuglio di falsità, inesattezze e mezze verità,
II) per rendere difficile ricavare la verità da un guazzabuglio creato ad arte e scoprire così i veri obbiettivi
Ma proseguiamo nelle nostre ricerche.
II°) Qumran e Nag Hammadi: gli altri Vangeli
La questione riguardante il fatto che il Cristo fosse o non fosse un essere esclusivamente umano, Dan Brown la fa risalire ad un complotto da parte del Vaticano che cercò di occultare i ritrovamenti di Qumran (i cosiddetti rotoli del Mar Morto) e i documenti copti di Nag Hammadi (pag. 275).
La comunicazione del contenuto, sia dei rotoli che dei documenti, che un personaggio fa ad un altro (Teabing a Sophie Neveu), risulta alla luce di una seria indagine storica o travisata, o falsa o comunicata da persona ignorante. I rotoli del Mar Morto (Qumran) infatti non furono trovati negli anni 50 bensì nel 1947.
Si potrebbe fare una considerazione a questo punto e dire che questa mia precisazione non è poi così importante; l'ho riportata invece proprio come esempio di tante altre imprecisioni, per evidenziare un troppo facile pressapochismo o, si potrebbe anche dire, una cosciente falsità delle informazioni date.
Anche qui viene creata una falsità (data storica inesatta), si sfruttano le caratteristiche della Chiesa (occultamento e complotto) riluttante a far fluire alcune conoscenze esoteriche, per far passare e avvalorare un palese falso.
Continuiamo con altri esempi.
III°) Ancora sui rotoli del Mar morto e sui Vangeli
- I rotoli del Maro Morto non contengono Vangeli e non parlano del Cristo perché sono testi ebraici
- Non è neppure vero che i Vangeli copti parlano di Gesù "...in termini profondamente umani"; al contrario invece i testi di Nag Hammadi parlano del Cristo come Essere spirituale in modo ancora più accentuato, più convincente dei Vangeli canonici (Matteo, Luca, Marco, Giovanni).
Anche in questo caso si può osservare come una profonda Verità non potendo essere negata, viene incredibilmente rovesciata nel suo esatto contrario, diventando una caricatura.
- E' falsa anche l'affermazione che i Vangeli ritrovati erano più di un'ottantina
Secondo me, e secondo un po di studi fatti per passione, il Codice da Vinci di Dan Brown è un romanzo come tanti altri.
Nello stile dell'autore, si svolge attraverso situazioni ben orchestrate, ma per motivi di mancanza effettiva di originalità ed anche per motivi squisitamente commerciali, la trama (sotto i paroloni e i nomi altisonanti, e di tipo squisitamente classico).
I finali di Dan Brown, poi sono dei veri 'Fluff'.
E' il classico libro scritto per 'la massa' cammuffato da libro colto, che indaga sui 'soliti misteri' di Pulcinella.
Il vero mistero del libro, secondo me, è proprio l'importanza che non meritava, in modo categorico.
Ho trovato di pessimo gusto, il rimarcare, da parte dei promotori e dello stesso autore, tutta una serie di ammiccamenti, tendenziosi e fasulli.
Un autore di fama mondiale non dovrebbe ricorrere a certi mezzucci.
Ha il dovere di dire: questo è un romanzo. Stop. Poi ognuno se ne va a cercare i suoi sogni nel cassetto ed è libero di leggerci 'la rivelazione di Fatima.
Se invece si fosse trattato di un saggio, il libro non avrebbe retto al paragone, con fior di opere specialistiche, intelligenti, acute e all'avanguardia: ma sempre tecnicamente e storicamente corrette.
Anche la chiesa, ha cavalcato l'onda secondo l'antico ma infallibile comandamento: parlate di me , anche male, ma parlatene.
Solo inutile spazzatura..
si dice che abbia scopiazzato da questo
http://it.wikipedia.org/wiki/Holy_Blood,_Holy_Grai...
gli autori lo hanno citato a giudizio ma brown ha vinto
infatti le tesi che dan brown cita nel suo romanzo nn sono nuove, nn le ha ideate lui
ma circolavano già da anni
la sua fortuna è stata quella di metterle in un romanzo avvincente che ha avuto fortuna e lui ci ha guadagnato parecchio...
il principato di sion che brown dice vero in realtà p una bufala
nn è stato creato durante la rpima crociata
e i "dossiers secret" sono dei documenti flasi
poi altre cose di importanza minore
-tipo il numero dei tasselli che compone la piramide di vetro del luvre che nn sono 666
l-e telecamere del luvre funzionano veramente (mentre bwoen dice che sono finte e che ci sono delle sbarre di ferro....)
-la "linea della rosa" incastonata nelle strade di parigi (è quella che nel film il protagonista la segue fino al luvre dove si inginocchia) è solo un monumento
http://it.wikipedia.org/wiki/Holy_Blood,_Holy_Grai...
quanto ci può essere di vero in un best seller scritto per far soldi.
buona giornata
fabi
nella prima edizione del Codice da Vinci c'era scritto che tutte le informazioni erano solo il frutto della fantasia dell'autore...poi il caro Brown, quando si è reso conto del successo ha tolto dal libro questa precisazione.........è vero Cristo si è fatto uomo.....ha provato le sofferenze dell'umanità, ma era sempre figlio di Dio....aveva lo Spirito di Dio dentro.....non aveva il peccato originale
per far capire quanto fosse serio e coscenzioso Dan Brown: nell'edizione inglese il titolo è "Davinci Code", come se Davinci (tutto attaccato) fosse il cognome di Leonardo...
Verità del libro...la Gioconda è effettivamente al Louvre
Che esiste il museo del Louvre e che dentro c'è appesa "La Gioconda" di Leonardo Da Vinci oltre ad altri capolavori.
niente......