Lo scorpione, apparso circa 350 milioni d’anni fa, sembra voler sfidare le leggi dell’evoluzione dato che la sua forma non ha subito alcun mutamento come se il suo corpo fosse, già dall’inizio, perfetto per il suo stile di vita.
Per i moderni zoologi rappresenta un affascinante enigma, per l’aspetto e il modo di vivere di questo animale che, senza essere né rettile né insetto, è tuttavia caratterizzato da entrambe le nature. E’ insetto per la corazza che lo ricopre ma rettile per la vita sotterranea che conduce.
Alcune specie tropicali, che possono arrivare a 20 cm di lunghezza circa, con il loro veleno sono in grado di uccidere l'uomo.
Lo Scorpione italiano è innocuo per l’uomo perché di dimensioni molto più piccole rispetto agli altri scorpioni (Euscorpius maurus – Marocco è lungo 7 cm., Androctonus crassucauda – Iraq è lungo 10 cm.).
Quello italiano raggiunge infatti la lunghezza di 5-6 centimetri.
Sono di colore nero o bruno molto scuro. Gli esemplari giovani o freschi di muta sono invece chiari.
In genere la puntura dalla punta della coda dove inietta il veleno è usata principalmente a scopo di difesa, raramente per offesa, solo in casi particolari quando deve immobilizzare prede di grandi dimensioni, infatti, per cacciare in genere usa le sue potenti chele.
Ha un corpo formato da più segmenti, cefalotorace (capo e torace), addome segmentato e post-addome, pure segmentato; ha sei occhi, due sopra la testa e quattro ai lati, otto zampe, i pedipalpi sono trasformati in chele e all’estremità del post-addome, sono presenti le ghiandole velenifere e un aculeo ad uncino che inietta il veleno. Questi invertebrati hanno abitudini notturne, carnivori e predatori come i ragni, catturano vari insetti e altre prede con le loro chele.
Dalle nostre parti vivono nelle fessure delle rocce, dei vecchi muri ecc.
Molte specie di scorpioni vengono allevati.
In Italia sono presenti, oltre all'Italicus, altre tre specie di Euscorpius (Euscorpius flavicaudis, ecc.), tutte molto simili che a occhio nudo sono pressoché uguali.
Da qualche anno è stata introdotta involontariamente in Italia un'altra specie di scorpione, il Buthus occitanus, di colore giallo e dalle chele sottili, che è dotato di un veleno più potente.
Sono ovivipari. Le gestazione va dai 7 ai 13 mesi (dipende da quando è avvenuto l'accoppiamento) dando alla luce una quindicina di scorpioncini, bianchi e indifesi, lunghi pochi mm, che vengono trasportati sul dorso dalla madre per circa una settimana.
Gli scorpioni sono animali notturni, che evitano la luce e amano il caldo, ma se fa freddo non soffrono, si limitano a rallentare il loro metabolismo.
Sono cacciatori che mangiano tutto ciò che le loro dimensioni permettono. Vivono benissimo con un pasto alla settimana e possono rimanere digiuni per mesi.
Gli scorpioni hanno un complesso rito di accoppiamento in cui il maschio usa i suoi pedipalpi per afferrare quelli della femmina e condurla in una "danza di corteggiamento". I dettagli del corteggiamento variano da specie a specie, con alcune che addirittura comportano la puntura da parte del maschio.
Gli scorpioni hanno un lungo periodo di gravidanza (da alcuni mesi ad un anno e mezzo, a seconda della specie) in cui i piccoli si sviluppano da embrioni nelle ovaie della madre. Durante questo periodo, sostanze nutritive vengono trasferite dalle ghiandole digestive della madre all'embrione. I piccoli appena nati salgono sulla schiena della madre, che li aiuta in questo costruendo un "cesto di nascita" con le sue zampe incrociate per prenderli quando nascono e dare loro un mezzo per arrampicarsi.
Di solito, una femmina dà vita a circa 25-35 piccoli che restano sulla schiena della madre fino alla prima muta, che costituisce una cuticola, un rivestimento esterno, di solito entro una settimana o due dalla nascita. Una volta scesi, conducono una vita indipendente, e compiono una muta periodicamente fino a raggiungere lo stato adulto. Per raggiungere la maturità sessuale sono solitamente richieste cinque o sei mute in un lasso di tempo che varia da due a sei anni.
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Lo scorpione
Lo scorpione, apparso circa 350 milioni d’anni fa, sembra voler sfidare le leggi dell’evoluzione dato che la sua forma non ha subito alcun mutamento come se il suo corpo fosse, già dall’inizio, perfetto per il suo stile di vita.
Per i moderni zoologi rappresenta un affascinante enigma, per l’aspetto e il modo di vivere di questo animale che, senza essere né rettile né insetto, è tuttavia caratterizzato da entrambe le nature. E’ insetto per la corazza che lo ricopre ma rettile per la vita sotterranea che conduce.
Alcune specie tropicali, che possono arrivare a 20 cm di lunghezza circa, con il loro veleno sono in grado di uccidere l'uomo.
Lo Scorpione italiano è innocuo per l’uomo perché di dimensioni molto più piccole rispetto agli altri scorpioni (Euscorpius maurus – Marocco è lungo 7 cm., Androctonus crassucauda – Iraq è lungo 10 cm.).
Quello italiano raggiunge infatti la lunghezza di 5-6 centimetri.
Sono di colore nero o bruno molto scuro. Gli esemplari giovani o freschi di muta sono invece chiari.
In genere la puntura dalla punta della coda dove inietta il veleno è usata principalmente a scopo di difesa, raramente per offesa, solo in casi particolari quando deve immobilizzare prede di grandi dimensioni, infatti, per cacciare in genere usa le sue potenti chele.
Ha un corpo formato da più segmenti, cefalotorace (capo e torace), addome segmentato e post-addome, pure segmentato; ha sei occhi, due sopra la testa e quattro ai lati, otto zampe, i pedipalpi sono trasformati in chele e all’estremità del post-addome, sono presenti le ghiandole velenifere e un aculeo ad uncino che inietta il veleno. Questi invertebrati hanno abitudini notturne, carnivori e predatori come i ragni, catturano vari insetti e altre prede con le loro chele.
Dalle nostre parti vivono nelle fessure delle rocce, dei vecchi muri ecc.
Molte specie di scorpioni vengono allevati.
In Italia sono presenti, oltre all'Italicus, altre tre specie di Euscorpius (Euscorpius flavicaudis, ecc.), tutte molto simili che a occhio nudo sono pressoché uguali.
Da qualche anno è stata introdotta involontariamente in Italia un'altra specie di scorpione, il Buthus occitanus, di colore giallo e dalle chele sottili, che è dotato di un veleno più potente.
Sono ovivipari. Le gestazione va dai 7 ai 13 mesi (dipende da quando è avvenuto l'accoppiamento) dando alla luce una quindicina di scorpioncini, bianchi e indifesi, lunghi pochi mm, che vengono trasportati sul dorso dalla madre per circa una settimana.
Gli scorpioni sono animali notturni, che evitano la luce e amano il caldo, ma se fa freddo non soffrono, si limitano a rallentare il loro metabolismo.
Sono cacciatori che mangiano tutto ciò che le loro dimensioni permettono. Vivono benissimo con un pasto alla settimana e possono rimanere digiuni per mesi.
Lo scorpione non depone uova!
Gli scorpioni hanno un complesso rito di accoppiamento in cui il maschio usa i suoi pedipalpi per afferrare quelli della femmina e condurla in una "danza di corteggiamento". I dettagli del corteggiamento variano da specie a specie, con alcune che addirittura comportano la puntura da parte del maschio.
Gli scorpioni hanno un lungo periodo di gravidanza (da alcuni mesi ad un anno e mezzo, a seconda della specie) in cui i piccoli si sviluppano da embrioni nelle ovaie della madre. Durante questo periodo, sostanze nutritive vengono trasferite dalle ghiandole digestive della madre all'embrione. I piccoli appena nati salgono sulla schiena della madre, che li aiuta in questo costruendo un "cesto di nascita" con le sue zampe incrociate per prenderli quando nascono e dare loro un mezzo per arrampicarsi.
Di solito, una femmina dà vita a circa 25-35 piccoli che restano sulla schiena della madre fino alla prima muta, che costituisce una cuticola, un rivestimento esterno, di solito entro una settimana o due dalla nascita. Una volta scesi, conducono una vita indipendente, e compiono una muta periodicamente fino a raggiungere lo stato adulto. Per raggiungere la maturità sessuale sono solitamente richieste cinque o sei mute in un lasso di tempo che varia da due a sei anni.