potremmo portare fuori dal cono di un vulcano l'energia (degra>Aggiornamento:
A chiarimento dei materiali indicati, il 1^(resistente al calore) andrebbe a copertura (protezione) del 2^ (conduttore).
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In realtà la tua domanda è molto più complessa di quel che sembra.
Materiale in sè sono probabilmente i nanotubi in carbonio a parete singola.
Ma questi sono un materiale altamente tecnologico, che per ora non può essere prodotto in quantità sufficiente nè utilizzato in quella maniera.
Forse il rame OFHC (oxygen free, high conductivity) viene usato nei sincrotroni per fermare il fascio, proprio perchè riesce a disperdere (quindi trasportare) benissimo il calore.
Ma anche questo ha dei costi spropositati se vuoi blocchi enormi.
Quindi vedi anche tu che sono molti i parametri: resistenza, conducibilità termica, e come ogni cosa al mondo, costo.
Alla fine penso sia per quello che spessissimo si usa acqua o al massimo qualche liquido derivato (come negli impianti di solare termico) con sali speciali. E' quasi sempre (purtroppo) questione di costi.
Non serve un materiale resistente al calore, piuttosto un materiale con un'elevata capacita' termica, nello specifico sono decenni che si usa l'acqua, l'energia geotermica e' gia' oggi sfruttata, nei paesi ricchi di vulcani, come l'Islanda, e' una risorsa basilare.
un materiale resistente al calore è quello usato negli altoforni per la produzione di ghisa e si chiama proprio: MATERILA REFRATTARIO
si potrebbe fare una cosa però: come una centrale nucleare; l'acqua va nel reattore che diventa vapore che fa azionare delle turbine; il principio potrebbe essere lo stesso, si butta acqua le vulcano che diventa vapore che fa azionare delle turbine.
ovvio poi questa cosa non verrà mai realizzata.
"Resistente al calore" e "ottimo conduttore di calore" sono due caratteristiche diverse, quasi opposte...
E comunque l'energia geotermica esiste da molti decenni.