L'intelletto passivo è la capacità presente in ognuno di noi di poter apprendere, è una capacità in potenza, come una tavoletta bianca sulla quale non è scritto nulla. L'intelletto attivo è invece quella attualità che permette di cogliere i principi universali che sono presenti negli oggetti sensibili. La conoscenza avviene in questa maniera: attraverso la percezione ( i "sensibili propri" ossia i 5 sensi, e i "sensibili comuni" ossia le proprietà come grandezza, forma, figura) abbiamo i dati sensibili, ma per poter arrivare alla conoscenza dei concetti universali ( es. uomo, animale) c'è bisogno di un atto intellettivo che coglie l'universale presente nei sensibili. Questo avviene mediante l'intelletto attivo che quindi porta in atto la potenzialità presente sia nella natura che nell'intelletto dell'uomo. L'analogia che usa Aristotele è : l'intelletto attivo è come la luce che fa vedere i colori, che sono presenti solo come potenzialità al buio.
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L'intelletto passivo è la capacità presente in ognuno di noi di poter apprendere, è una capacità in potenza, come una tavoletta bianca sulla quale non è scritto nulla. L'intelletto attivo è invece quella attualità che permette di cogliere i principi universali che sono presenti negli oggetti sensibili. La conoscenza avviene in questa maniera: attraverso la percezione ( i "sensibili propri" ossia i 5 sensi, e i "sensibili comuni" ossia le proprietà come grandezza, forma, figura) abbiamo i dati sensibili, ma per poter arrivare alla conoscenza dei concetti universali ( es. uomo, animale) c'è bisogno di un atto intellettivo che coglie l'universale presente nei sensibili. Questo avviene mediante l'intelletto attivo che quindi porta in atto la potenzialità presente sia nella natura che nell'intelletto dell'uomo. L'analogia che usa Aristotele è : l'intelletto attivo è come la luce che fa vedere i colori, che sono presenti solo come potenzialità al buio.
non ho capito na menghia