Quando un uomo del segno dei pesci si è offeso qual è la sua reazione ? Ti ignora aspetto che tu lo rincorra o affronta il problema ? Inoltre devi aspettare che torna lui o cercarlo dopo qualche giorno per fargli capire che ci tieni ?
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Answers & Comments
Ti ignora, aspetta che sia l'altro a fare il primo passo ma pacifico, odia litigare.
Un 'uomo Pesci' difficilmente si sente 'offeso'.
Per lui vale la regola 'passa tutto/tutto passa'.
Ci crede talmente tanto a questa regola che, quando e se si sente offeso, passa tutto sul serio e non lo vedi più :)
“A volte sei estroverso, mentre altre volte sei riservato. Trovi che non sia saggio dire troppo di te agli estranei. Pensi in modo indipendente e hai bisogno di prove prima di credere ingenuamente qualcosa. Nella vita ti piace la varietà e le regole restrittive ti rendono infelice. Hai molte risorse, che non sfrutti completamente. Tendi a essere critico nei confronti delle cose che fai e delle tue capacità”.
Sembra il tuo ritratto? In tal caso forse dai più peso di quello che merita alla descrizione. D’altra parte quasi tutto ciò che è detto sopra è vero per la maggioranza della gente. Quindi i lettori tenderanno ad accettare le dichiarazioni che sembrano esatte e a ignorare le altre. Secondo un libro “i ricercatori hanno riscontrato che se si tolgono dall’oroscopo i segni dello zodiaco, la gente non è in grado di stabilire quale paragrafo corrisponde al proprio segno, ma se i segni sono inclusi crederà che il proprio oroscopo è il più esatto
Le stelle e i pianeti influiscono sugli avvenimenti della nostra vita o forniscono presagi che dovremmo tenere in considerazione quando prendiamo delle decisioni?
Dove ha avuto origine l’astrologia?
“L’astrologia occidentale si può far risalire direttamente alle teorie e pratiche dei caldei e dei babilonesi del terzo millennio a.C.”. — The Encyclopedia Americana (1977), Vol. 2, p. 557.
“L’astrologia si basava su due idee babiloniche: lo zodiaco e la divinità dei corpi celesti. . . . I babilonesi attribuivano ai pianeti i poteri che ci si sarebbe attesi dalle rispettive divinità”. — Great Cities of the Ancient World, di L. Sprague de Camp, New York, 1972, p. 150.
“Sia in Babilonia che in Assiria quale derivazione diretta della cultura babilonese . . . l’astrologia fa parte del culto ufficiale come uno dei due mezzi principali a disposizione dei sacerdoti . . . per accertare la volontà e l’intenzione degli dèi, essendo il secondo quello di esaminare il fegato degli animali sacrificati. . . . Si riteneva che movimenti del sole, della luna e dei cinque pianeti rappresentassero l’attività delle cinque divinità in questione, insieme al dio–luna Sin e al dio–sole Shamash, nel preparare gli avvenimenti che avrebbero avuto luogo sulla terra”. — The Encyclopædia Britannica (1911), Vol. II, p. 796.
Cosa pensa il Creatore dell’umanità di queste pratiche?
Deut. 18:10-12: “Non si deve trovare in te alcuno che . . . usi la divinazione, né praticante di magia né alcuno che cerchi presagi . . . Poiché chiunque fa queste cose è detestabile a Geova”.
Ai babilonesi disse: “Ti salvino gli astrologi che osservano le stelle, i quali ogni mese ti pronosticano che cosa ti capiterà. Ecco, essi sono come stoppia . . . Così sono diventati per te i tuoi maghi, con i quali ti sei affaticata fin dalla giovinezza; ognuno se ne va per suo conto, nessuno ti viene in aiuto”. — Isa. 47:13-15, CEI.