Perché i falsari sarebbero più colpevoli degli omicidi ad esempio?
Aggiornamento:Per gly: tutta la situazione storica all'epoca di Dante che tu spieghi è perfettamente alla mia conoscenza però quest'anno che si ricorda il centenario della sua morte si devono dare tutti i meriti a questo personaggio grandioso per la nostra cultura ma non si deve affermare che sia del tutto attuale perché in molti aspetti è del tutto datato, superato e non più valido per noi persone del 21 secolo. Fra le concezioni dell'inferno e del purgatorio poi Dante cambia totalmente sbarellando!!!
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Cerca di capire...
Nella nostra società l'omicidio è il peccato più grave.
Nel medioevo non era così.
All'epoca di Dante la morte era una cosa assolutamente normale, alla portata di tutti, tanto da doverci convivere ogni giorno.
Tutti erano abituati alle guerre in cui i cavalieri ammazzavano altri cavalieri: violentavano le donne e trucidavano intere famiglie.
Tantissimi bambini morivano a causa di fame, malattie...
Le donne morivano di parto, i cavalieri e i soldati morivano in guerra...
La gente moriva di peste. Si poteva morire perfino per una carie.
Insomma l'omicidio non era così strano come lo è oggi.
Da questo scenario storico puoi ben capire perché Dante considera l'omicidio come qualcosa di poca importanza.
Dante colloca i falsari più in basso rispetto agli omicidi nella gerarchia delle punizioni infernali, perché Dio è Verità in Se stesso e Sommo Bene. Chi altera la verità, dicendo il falso o alterando la moneta, commette peccato contro Dio stesso, mentre chi uccide l'uomo toglie la vita terrena a una creatura fatta a immagine di Dio. La mentalità cattolica medievale non è facilmente comprensibile dall'uomo contemporaneo.
LA SUA VISIONE E' CONFORME ALLA REALTA' ED AL PENSIERO DEI SUOI TEMPI............!!!!!!!!!!!!
nn andrò mai in paradiso
non ricordo beneeee
Xk tutte le anime vengono collocati in base al male commesso in vita nei giorni infernali e vanno incontro a delle punizioni
Chiedilo a tit
La sensibilità di oggi è troppo diversa da quella medievale: un assassino è enormemente più colpevole (anche rispetto all'opinione pubblica) rispetto a un falsario di banconte che comunque deve essere punito. Per queste concezioni Dante è veramente datato!