ciao a tutti ragazzi, ho 26 anni e nella mia vita diciamo che ho lavorato per un totale di 2 anni e mezzo. Purtroppo non so fare alcun lavoro manuale, neanche quelli estremamente facili, perchè non mi ha mai appassionato il lavoro manuale e non c'ho mai voluto niente a che fare. L'ultimo lavoro l'ho fatto 8 mesi fa, e i primi giorni quando non sapevo fare niente andavo in panne e mi sentivo ridicol_o , e la mattina quando mi alzavo per andare a lavorare mi tremava il cuore perchè sapevo che la brutta figura era dietro l'angolo. Addirittura la tensione l'avvertivo già la notte prima di addormentarmi. Adesso sono in cerca di lavoro, e nell'ultimo mese mi hanno chiamato per due colloqui. Da un lato ero contento , ma prevaleva l'altro lato, cioè mi sentivo morire , avevo una paura infinita di fare il colloquio, e durante il colloquio per fare il cassiere , avevo una paura infinita e non sapevo fare calcoli nemmeno del tipo (42-15), quando in realtà sono sempre stato il più bravo di ogni classe frequentata nei calcoli matematici. In pratica c'è qualcosa dentro di me che mi fa andare in confusione e non mi fa rimanere lucido e sereno quando faccio un colloquio. Addirittura ho cosi paura di lavorare che spero di non essere assunto dopo aver svolto il colloquio. Aiutatemi perchè non riesco a dominare questi sentimenti, sono nella mia natura,parlo poco per natura e non riesco ad appassionarmi a lavori manuali. Cosa dovrei fare? grazie in anticipo
Aggiornamento:spesso prego Dio per darmi la forza di essere forte caratterialmente e darmi la sapienza in modo da poter svolgere un buon colloquio o svolgere bene il mio lavoro, ma non cambia nulla. Cosa dovrei fare? Perchè Dio non mi aiuta?
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Answers & Comments
Sono nella tua stessa ***** di situazione!
La soluzione sta nel tuo aggiornamento alla domanda...
intanto escludi dio ed inizia ad avere fiducia solo in te stesso...tu non fai nulla per te stesso ma speri nell'aiuto divino... passerai la vita a non saper fare nulla.
Anche io credo di essere in una situazione simile alla tua.
Ti senti impotente e non competitivo in un mondo in cui anche persone che sembrano meno "sveglie" di te riescono ad approcciarsi al mondo del lavoro.
Questo non è che un sunto o meglio una piccola parte di ciò che ti tormenta ogni giorno.
Quel che posso dirti, sempre se leggerai questa mia risposta poco tempestiva, è di affrontare le sfide che ti poni con la volontà di doverle fare e basta; sbaglierai, inutile vivere nella paura di farlo.
Fallirai e non sarai all altezza dei lavori che dovrai fare e delle situazioni che sicuramente affronterai.
Probabilmente non ho detto nulla di nuovo che tu già non abbia già sentito o pensato.
-Quindi? Come mi aiuta questa risposta?!
Non aiuta, non può.
Quando avrai fallito abbastanza, quando non ti sarai sentito all altezza nonostante speravi di farcela, li non avrai più nulla da perdere o dimostrare a te stesso;
In quel momento sarai libero, libero di esprimere il tuo potenziale!