Gli incontri hanno dei punteggi che si suddividono in partite, in lingua inglese set; in base ai tipi di torneo gli incontri sono al meglio delle 3 o 5 partite; una partita è costituita da 6 o più giochi, in lingua inglese game, nonché se i giocatori sono sul punteggio di 6-6, quando il regolamento del torneo lo prevede, si disputa un gioco decisivo, in lingua inglese tie-break, per conseguire la vittoria sul 7-6, a eccezione della quinta partita in alcuni importanti tornei.
Il punteggio di un gioco assegna punti nella successione di 15 - 30 - 40 - vittoria e se i giocatori sono sul punteggio di 40 - 40 consegue la vittoria chi vince 2 vantaggi consecutivi. Nel tie-break vengono assegnati punti nella normale successione numerica (1, 2, 3, 4, ...): si aggiudica il gioco decisivo chi per primo realizza 7 punti.
Per vincere un gioco così come per vincere una partita un giocatore deve superare l'avversario sempre di almeno 2 punti; quindi il risultato di una partita può essere: 7-6, 7-5, 6-4, 6-3, 6-2, 6-1 o 6-0.
L'origine del punteggio 15 - 30 - 40 non è certa ma si pensa abbia radici medievali e francesi. Una possibile spiegazione è basata sulla presenza di un orologio sul campo. Un movimento di un quarto della lancetta (una per giocatore) veniva fatto dopo ogni punto e il risultato passava da 15 a 30 a 45 (col tempo abbreviato in 40). Quando si arrivava a 60 il ciclo era completo e così il gioco. Rino Tommasi, giornalista e telecronista di tennis, invece asseriva che ciò fosse dovuto al suono delle parole 15 30 40 che, nel vecchio francese, suonavano come un ritornello.
L'origine del punteggio 15 - 30 - 40 non è certa ma si pensa abbia radici medievali e francesi. Una possibile spiegazione è basata sulla presenza di un orologio sul campo. Un movimento di un quarto della lancetta (una per giocatore) veniva fatto dopo ogni punto e il risultato passava da 15 a 30 a 45 (col tempo abbreviato in 40). Quando si arrivava a 60 il ciclo era completo e così il gioco. Rino Tommasi, giornalista e telecronista di tennis, invece asseriva che ciò fosse dovuto al suono delle parole 15 30 40 che, nel vecchio francese, suonavano come un ritornello.
L'unica teoria che ho sentito era che alle origini in un gioco che poi sarebbe diventato il tennis si teneva il punteggio sul quadrante di un orologio, con i quarti per cui 15 - 30 - 45 60 (=gioco)
L'uso del termine "love" per indicare il punteggio zero viene ricondotto a volte al franese l'oeuf (=l'uovo, che ha la forma di uno zero) oppure a l'heure (=l'ora, vedi la storia dell'orologio).
Quanto ci sia di vero non lo so, come non so perchè alla fine il 45 sia diventato quaranta.
beh perhcè all'inizio il punteggio era ocntato cn l ausilio di un orologio in campo e ogni punto valva un quarto d'ora quarto d'ora (15-30-45) e il primo che arrivava a 60 vinceva il game. poi daot che il 40 suonava meglio del 45 hanno cambiato...
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Gli incontri hanno dei punteggi che si suddividono in partite, in lingua inglese set; in base ai tipi di torneo gli incontri sono al meglio delle 3 o 5 partite; una partita è costituita da 6 o più giochi, in lingua inglese game, nonché se i giocatori sono sul punteggio di 6-6, quando il regolamento del torneo lo prevede, si disputa un gioco decisivo, in lingua inglese tie-break, per conseguire la vittoria sul 7-6, a eccezione della quinta partita in alcuni importanti tornei.
Il punteggio di un gioco assegna punti nella successione di 15 - 30 - 40 - vittoria e se i giocatori sono sul punteggio di 40 - 40 consegue la vittoria chi vince 2 vantaggi consecutivi. Nel tie-break vengono assegnati punti nella normale successione numerica (1, 2, 3, 4, ...): si aggiudica il gioco decisivo chi per primo realizza 7 punti.
Per vincere un gioco così come per vincere una partita un giocatore deve superare l'avversario sempre di almeno 2 punti; quindi il risultato di una partita può essere: 7-6, 7-5, 6-4, 6-3, 6-2, 6-1 o 6-0.
L'origine del punteggio 15 - 30 - 40 non è certa ma si pensa abbia radici medievali e francesi. Una possibile spiegazione è basata sulla presenza di un orologio sul campo. Un movimento di un quarto della lancetta (una per giocatore) veniva fatto dopo ogni punto e il risultato passava da 15 a 30 a 45 (col tempo abbreviato in 40). Quando si arrivava a 60 il ciclo era completo e così il gioco. Rino Tommasi, giornalista e telecronista di tennis, invece asseriva che ciò fosse dovuto al suono delle parole 15 30 40 che, nel vecchio francese, suonavano come un ritornello.
hai capito?
L'origine del punteggio 15 - 30 - 40 non è certa ma si pensa abbia radici medievali e francesi. Una possibile spiegazione è basata sulla presenza di un orologio sul campo. Un movimento di un quarto della lancetta (una per giocatore) veniva fatto dopo ogni punto e il risultato passava da 15 a 30 a 45 (col tempo abbreviato in 40). Quando si arrivava a 60 il ciclo era completo e così il gioco. Rino Tommasi, giornalista e telecronista di tennis, invece asseriva che ciò fosse dovuto al suono delle parole 15 30 40 che, nel vecchio francese, suonavano come un ritornello.
L'unica teoria che ho sentito era che alle origini in un gioco che poi sarebbe diventato il tennis si teneva il punteggio sul quadrante di un orologio, con i quarti per cui 15 - 30 - 45 60 (=gioco)
L'uso del termine "love" per indicare il punteggio zero viene ricondotto a volte al franese l'oeuf (=l'uovo, che ha la forma di uno zero) oppure a l'heure (=l'ora, vedi la storia dell'orologio).
Quanto ci sia di vero non lo so, come non so perchè alla fine il 45 sia diventato quaranta.
all'inizio era 15-30-45 gioco come l'orologio
poi secondo un'antica filastrocca francese il 45 è diventato 40
ho sentito anche io qualcosa di quello che ha detto mario ma secondo me la vera ragione è l'assonanza delle parole
beh perhcè all'inizio il punteggio era ocntato cn l ausilio di un orologio in campo e ogni punto valva un quarto d'ora quarto d'ora (15-30-45) e il primo che arrivava a 60 vinceva il game. poi daot che il 40 suonava meglio del 45 hanno cambiato...