In realtà tra i principali poeti elegiaci, Properzio, Ovidio e Tibullo, solamente quest'ultimo non aderì al circolo di Mecenate, entrando a far parte invece della cerchia di Messalla Corvino. Questo forse perchè la sua non era una poesia politicamente impegnata, ma di carattere prevalentemente erotico. Va comunque detto che su alcuni temi da lui affrontati, come l'elogio della campagna e della vita agreste, si trovava in accordo con la linea politica di Ottaviano Augusto che mirava ad una restaurazione degli antichi valori del mos maiorum e che trovava i suoi principali sostenitori proprio tra i poeti della cerchia di Mecenate.
Mecenate con il suo atteggiamento contribuì ad elevare il tono della vita del principato, si fece propagandista della politica dell'imperatore.
Sappiamo bene che i poeti latini elegiaci, come ad esempio Albio Tibullo concentravano la propria poesia sull'amore per la donna amata e non riuscivano a elevare l'imperatore e la sua politica e quindi trattare altri temi. Proprio per questo entrò a far parte del circolo di Messalla, che mai si fece propagandista del principato.
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In realtà tra i principali poeti elegiaci, Properzio, Ovidio e Tibullo, solamente quest'ultimo non aderì al circolo di Mecenate, entrando a far parte invece della cerchia di Messalla Corvino. Questo forse perchè la sua non era una poesia politicamente impegnata, ma di carattere prevalentemente erotico. Va comunque detto che su alcuni temi da lui affrontati, come l'elogio della campagna e della vita agreste, si trovava in accordo con la linea politica di Ottaviano Augusto che mirava ad una restaurazione degli antichi valori del mos maiorum e che trovava i suoi principali sostenitori proprio tra i poeti della cerchia di Mecenate.
Mecenate con il suo atteggiamento contribuì ad elevare il tono della vita del principato, si fece propagandista della politica dell'imperatore.
Sappiamo bene che i poeti latini elegiaci, come ad esempio Albio Tibullo concentravano la propria poesia sull'amore per la donna amata e non riuscivano a elevare l'imperatore e la sua politica e quindi trattare altri temi. Proprio per questo entrò a far parte del circolo di Messalla, che mai si fece propagandista del principato.