Sembra che tra la fine dell'800 il 900 la musica abbia avuto una svolta completa, se prima la musica classica (insieme a quella etnica di ciascun popolo) era il solo genere affermato, da quegli anni in avanti abbiamo lo sviluppo di una moltitudine di generi diversi, jazz, blues, swing, rock, reggae, country, pop...
Perché tutto in una volta?
Da cosa dipende questa improvvisa fioritura di nuove correnti musicali dopo secoli di classico?
Un saluto e perdonate se la mia domanda forse è fuori luogo :)
ciao!
Aggiornamento:@un utente si hai ragione, però le variazioni della musica classica come dici te farebbero comunque riferimento sempre a quel genere, invece rock-raggae-blues ecc. sono estremamente diversi gli uni dagli altri, è questo che intendevo...
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più che di musica classica , parlando dell' 800 e del novecento nello spaccato musicale europeo bisognerebbe parlare di musica colta, ovvero di un genere legato ai capisaldi della musica accademica: da una parte il sistema tonale detto "occidentale" e dall'altra le numerose forme musicali che ne traggono origine, in particolare canoni, suites e concerti barocchi ( Bach, Haendel, Pachelbel etc) ma anche le sinfonie classiche ( Mozart e Hydn su tutti). A partire da questi repertori " accademici", nell'800 vi sarà una progressiva diversificazione , prima con Schubert e Beethoven, poi con Mendhelson, Schumann, ed infine con Brahms e soprattutto Chopin e Liszt, che si tende a definire "romantici" per la concomitanza del genere letterario al quale molti, ma non tutti gli autori di questo periodo si ispirano.
Le definizioni "romantico " postromantico " risultano riduttive eludendo le notevoli differenziazioni di stile. La vera rivoluzione musicale , quella che farà della musica un prodotto di massa, è legata, nei secoli scorsi a due fattori epocali: prima l'invenzione della stampa : la divulgazione degli spartiti accrescerà in modo esponenziale l'attività didattica in termini di quantità e qualità. Poi il progresso della navigazione e delle infrastrutture del trasporto via terra, incentiverà i musicisti "colti" a viaggiare ed acquisire conoscenze non più legate al "sistema tonale europeo", integrando i modelli asiatici, africani ed afroamericani già in molte composizioni a cavallo tra 800 e 900 e coincidenti con il trasferimento della capitale musicale europea da Vienna a Parigi, che sarà il punto di riferimento non solo degli impressionisti autoctoni, ma anche dei musicisti russi e di quelli d'oltroceano ( Joplin, Gerschwin etc). Questa nuova promiscuità culturale darà impulso alla creazione di nuovi stili e getterà le basi per la scissione puramente concettuale, tra musica colta e musica popolare.
il boom della produzione musicale segnato dalla nascita e dalla rapida diffusione di massa di nuovi generi "popolari", blues, Jazz e derivati è legata ad un terzo evento epocale: l'invenzione e successiva diffusione ( inizio novecento) del grammofono. Negli anni 60 il boom economico e tecnomediatico ( radio, tv) porterà la musica popolare in tutte le case e trasformerà la creazione musicale in un business colossale, imponendo la trasformazione del prodotto in senso "tascabile" ( pezzi molto brevi ed orecchiabili, da consumare e gettare) e limitando la proposta alternativa da
un lato (popolare) al rock ,viscerale e profano, dall'altro alla "musica contemporanea " fredda ed accademica, erede povera della musica "colta" . Tra questi due generi si inseriscono negli anni 60 e 70 altri stili derivanti da bebop e musica afroamericana, con centinaia di definizioni variopinte e volatil, e stili più europei ibridi di lieder romantici, operetta, barocco, musica celtica ,pianismo romantico ed impressionista, sinfonismo e tanta elettronica etc: è il caso di alcuni pezzi dei Beatles, e di Procol Harum , Pink Floyd e di tutto il progrock inglese ed italiano.
Per concludere e riassumere : fattori culturali tecnologici ed economici (stampa, trasporti, industria discografica , radio , TV) esplosi congiuntamente nel 900 hanno prodotto un impulso creativo di massa e non più di elite, con un primo picco a cavallo del 900 ed il suo apice negli anni 50-70.
Non è assolutamente vero. Parlavo con uno del Dams proprio ieri, e diceva che quel che per noi è "classico" si diversifica in una maniera pazzesca in tanti generi o sottogeneri,
La musica dell'800 è diversa da quella del '900, ma non per questo è "statica", a noi può sembrare tutta uguale, abituati alla musica novecentesca, ma non lo è, anzi forse è più diversificata della "profana".
la classica non è un "genere", a noi può sembrare tutta uguale come la musica del novecento può sembrare tutta uguale ad un uomo dell'ottocento ;-)
perché un'invenzione tira l'altra
fino alla fine dell'800 si andava in giro a cavallo, in 100 anni siamo andati nello spazio...
comunque quoto un utente
l'avvento dell'elettricità , la possibilità di esprimere se stessi una cosa che solo chi aveva denaro poteva fare... queste sono le prime cose che mi passano nella testa
Perchè ci siamo evoluti finalmente... ;P