I legittimari riconosciuti dalla legge sono tre : 1. Coniuge 2. Figli ( se questi non sono più in vita, ma pre-morti al de cuius, allora entrano in gioco i loro discendenti) 3. Genitori del testatore (ma solo in assenza dei figli). Poiché immagino che il "nipote" in questo caso non sia il figlio di un figlio del defunto (che rientrerebbe tra i legittimari), ma il figlio di un fratello del defunto, costui non è un erede legittimario ( a cui la legge riserva comunque una quota di patrimonio), ma "semplicemente" un erede legittimo.
La differenza tra legittimo e legittimario è sostanziale : il legittimario è la persona a cui la legge stabilisce che vada obbligatoriamente una quota di eredità, anche contro ed oltre le volontà del defunto espresse con un testamento olografo. L'erede legittimo è colui al quale, in caso di mancanza di una qualsivoglia espressione di volontà del defunto, spetta una quota di eredità (che andrà divisa con gli altri eredi legittimi in base a quanto stabilito dal codice civile in funzione del numero degli eredi e del loro grado di parentela).
La legittima spetta agli ascendenti, se viventi, e ai discendenti; non spetta ai parenti in linea orizzontale (fratelli e sorelle). Il nipote è un discendente di un parente in linea orizzontale dunque non gli spetta la legittima.
Grazie mille. Sì, infatti per questione di limitazione di caratteri non ho potuto scrivere questo:
Mio zio paterno è morto senza figli ed è rimasta mia zia. Mia zia ha liquidato mio padre e gli altri cognati riacquistando con atto notarile la proprietà degli immobili al 100%. Qualche anno fa è morta anche mia zia, lasciando un testamento pubblico ad estranei (abitanti lo stesso palazzo che l'hanno accudita). Mia zia ha un nipote, figlio della sua sorella premorta, codesto nipote ha diritto alla quota di legittima?
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I legittimari riconosciuti dalla legge sono tre : 1. Coniuge 2. Figli ( se questi non sono più in vita, ma pre-morti al de cuius, allora entrano in gioco i loro discendenti) 3. Genitori del testatore (ma solo in assenza dei figli). Poiché immagino che il "nipote" in questo caso non sia il figlio di un figlio del defunto (che rientrerebbe tra i legittimari), ma il figlio di un fratello del defunto, costui non è un erede legittimario ( a cui la legge riserva comunque una quota di patrimonio), ma "semplicemente" un erede legittimo.
La differenza tra legittimo e legittimario è sostanziale : il legittimario è la persona a cui la legge stabilisce che vada obbligatoriamente una quota di eredità, anche contro ed oltre le volontà del defunto espresse con un testamento olografo. L'erede legittimo è colui al quale, in caso di mancanza di una qualsivoglia espressione di volontà del defunto, spetta una quota di eredità (che andrà divisa con gli altri eredi legittimi in base a quanto stabilito dal codice civile in funzione del numero degli eredi e del loro grado di parentela).
La legittima spetta agli ascendenti, se viventi, e ai discendenti; non spetta ai parenti in linea orizzontale (fratelli e sorelle). Il nipote è un discendente di un parente in linea orizzontale dunque non gli spetta la legittima.
Grazie mille. Sì, infatti per questione di limitazione di caratteri non ho potuto scrivere questo:
Mio zio paterno è morto senza figli ed è rimasta mia zia. Mia zia ha liquidato mio padre e gli altri cognati riacquistando con atto notarile la proprietà degli immobili al 100%. Qualche anno fa è morta anche mia zia, lasciando un testamento pubblico ad estranei (abitanti lo stesso palazzo che l'hanno accudita). Mia zia ha un nipote, figlio della sua sorella premorta, codesto nipote ha diritto alla quota di legittima?