Allo stesso rivo erano giunti il lupo e l'agnello spinti dalla sete; in alto stava il lupo e molto più in basso l'agnello. Ed ecco che il predone, stimolato dalla sua gola maledetta, tirò fuori un pretesto per litigare. "Perché", disse, "mi hai intorbidato l'acqua proprio mentre bevevo?". E il batuffolo di lana, pieno di paura, risponde: "Scusa, lupo, come posso fare quello che recrimini? È da te che scorre giù l'acqua fino alle mie labbra". Respinto dalla forza della verità, il lupo esclama: "Sei mesi fa hai sparlato di me". L'agnello ribatte: "Io? Io non ero ancora nato". "Perdio", lui dice, "è stato tuo padre a sparlare di me". E così lo abbranca e lo sbrana, uccidendolo ingiustamente. Questa favola è scritta per quegli uomini che opprimono gli innocenti con false accuse.
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In uno stesso rivo erano giunti un lupo e un agnello, poichè assetati. Il lupo allora, poichè voleva mangiarsi l'agnello cercò un pretesto "valido" per sbranarlo. Lo accusò più volte: "Mi hai intropidato l'acqua; hai sparlato di me..." Ma questi pretesti non erano fondati, tantè che l'agnello, molto facilmente si difese dalle accuse. Allora il lupo lo accusò ingiustamente un' altra volta: "Sarà stato tuo padre allora", e senza dargli il tempo di rispondergli lo sbranò. Questa favola è scritta per quegli uomini che opprimono gli innocenti con false accuse.
SE TI SEMBRA TROPPO LUNGA:
In uno stesso rivo erano giunti un lupo e un agnello, poichè assetati. Il lupo allora, poichè voleva mangiarsi l'agnello, cercò un pretesto "valido" per sbranarlo. Quest'ultimo seppe controbbattere ogni sua accusa. Allora il predatore, stufo, con un ultima falsa accusa, sbranò l'agnello. Questa favola è scritta per quegli uomini che opprimono gli innocenti con false accuse.
Il lupo e l'agnello si trovavano uno più in alto, e uno più in basso, sulla riva dello stesso fiume. Il lupo, cercando un pretesto per un litigio, accusò l'agnello di aver sporcato la sua acqua mentre beveva, am quest'ultimo ribattè dicendo che era impossibile dato che lui si trovava sotto. Il lupo allora lo accusò di aver sparlato di lui sei mesi prima, ma il poveretto non era ancora nato. Il lupo infastidito lo afferrò e lo sbranò ingiustamente. Questa favola è per chi opprime ingiustamente gli innocenti.
Il lupo e l'agnello si trovarono sullo stessa riva per la sete. Il lupo, per la fame, cominciò una discussione uccidendolo ingiustamente. Questa favola è scritta per quegli uomini che opprimono gli innocenti con false accuse.
Allo stesso rivo erano giunti il lupo e l'agnello spinti dalla sete; in alto stava il lupo e molto più in basso l'agnello. Ed ecco che il predone, stimolato dalla sua gola maledetta, tirò fuori un pretesto per litigare. "Perché", disse, "mi hai intorbidato l'acqua proprio mentre bevevo?". E il batuffolo di lana, pieno di paura, risponde: "Scusa, lupo, come posso fare quello che recrimini? à da te che scorre giù l'acqua fino alle mie labbra".