ho due domande....
se alla fine della frase mi ritrovo con una parola con l'apostrofo(es: dell' ) posso andare a capo dopo l'apostrofo e scrivere la parola seguente a capo?
ES:
il cane dell'
amico è un cocker...
è grammaticalmente corretto?
alcune riviste usano questa regola, ma non so se sia molto giusto.....
inoltre... è un'errore grave utilizzare la D dopo "od", "ad", "ed" senza che sia necessaria?
la regola che mi è stata insegnata è questa:
od si utilizza quando la parola seguente inizia per o
ad si utilizza quando la parola seguente inizia per a
ed si utilizza quando la parola seguente inizia per e
negli altri casi è pleonastico...
ma quindi è sbagliato scrivere "ad esempio", "io ed Alessio" ecc...?
spesso queste frasi mi sono state segnate come errori, ma io non ho mai letto da nessuna parte una frase come "a esempio"...
dunque, è un errore?
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Answers & Comments
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Quanti errori s'insegnano a scuola... e quanta sicumera c'è in giro!
L'Accademia della Crusca dissente in toto dai pareri che ho letto fin qui.
I Cruscanti non considerano affatto un errore mettere l'apostrofo in fin di rigo.
Inoltre raccomandano di evitare la reintegrazione della vocale elisa, con buona pace dei (cattivi) maestri che all'elementari insegnano (ed esortano!) a farlo.
In questo link l'autorevole parere:
http://www.accademiadellacrusca.it/faq/faq_risp.ph...
Quanto alla 'D' eufonica, sempre secondo i Cruscanti il suo uso dev'essere limitato ai casi in cui serve a evitare l'incontro della stessa vocale alla fine di una parola e all'inizio della seguente e dev'essere senz'altro evitato quando le vocali che s'incontrano sono diverse.
http://www.accademiadellacrusca.it/faq/faq_risp.ph...
Addendum:
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E' commovente l'impegno con cui qualcuno, per fare un paragone neanche troppo ardito, tenta di convincerci che 13 è un numero pari o che le oche allattano i piccoli.
L'Accademia della Crusca è il referente più autorevole a cui rivolgersi per dirimere le questioni che riguardano la lingua italiana e spero che su questo punto nessuno abbia nulla da obiettare.
Se l'Accademia della Crusca ha espresso dei pareri in merito all'apostrofo in fin di rigo e alla 'd' eufonica, noi possiamo ripetere all'infinito che non si può lasciare l'apostrofo a fine riga, che la vocale elisa va ripristinata e che la 'd' eufonica va usata ogni volta che due vocali s'incontrano, ma queste rimangono le opinioni presuntuose e **sbagliate** espresse al livello di chiacchiere da bar da persone che **non hanno** l'autorevolezza dell'Accademia della Crusca.
Insistere nel contraddire l'Accademia della Crusca è come voler insegnare al Papa come interpretare le Sacre Scritture: non sarebbe cosa saggia rassegnarsi all'evidenza dei fatti e accettare il responso dei Cruscanti senza aversene troppo a male o pretendere con atteggiamento infantile di avere comunque ragione?
Come dicevano i latini, "Ubi maior minor cessat".
Se vogliamo dare risposte corrette alle domande che qui vengono poste e rendere un buon servizio a chi le pone, dobbiamo con umiltà prendere per buoni i pareri di chi è veramente autorevole.
Se invece si vuol giocare a dare risposte anche sbagliate pur di darle e pretendere anche di avere ragione, allora per quale motivo si dovrebbe perdere tempo su Yahoo! Answers?
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In caso di parole troncate da apostrofo con cui si debba andare a capo la vocale ultima della parola scissa da apostrofo viene riportata, andando poi a capo col nome comune:
es: "i colori della
alba"
Quanto all'utilizzo della "d" la regola dovrebbe prevedere che essa sia impiegata quando si frapponga ad una parola che inizia con vocale (una vocale qualunque e non ne cessariamente la stessa a cui si aggiungerebbe):
es: "io ed Angelica"
"ad esempio"
"vado ad erigere"
"i pop-corn od altro"
Buona settimana :)
Per la seconda domanda ti hanno già risposto, mentre per la prima non sono stati completi infatti a mia professoressa l'ha spiegato proprio l' altro giorno, ad esempio se hai come hai detto tu una frase del tipo
il cane dell' amico è un cocker...
hai due possibilità:
Puoi scrivere o così...
Il cane del
l' amico è un cocker
e quindi andare a capo oppure come ti hanno già risposto scrivi in questo modo
Il cane dello
amico è un cocker
Comunque le riviste usano l' apostrofo e poi vanno a capo per esigenza di spezio, dato che il loro spazio il più delle volte è diviso in colonne e quindi cercano di utilizzarlo al meglio
Spero di esserti stata utile
Dunque sicuramente i giornali e le riviste non usano un italiano corretto...questo è sicuro;stanno riuscendo anche a cambiare regole della grammatica italiana sostituendole con abbreviazione giornalistiche!Comunque che io sappia:
1)con l' apostrofo non si può andare a capo,se proprio è necessario eviti di elidere e lasci la particella per intero
...il cane dello
amico è...(è brutto ma è così!)
2)la "D" dopo "a-e-o" si mette quando la parola seguente inizia per vocale(e non necessariamente la stessa vocale!)
...spero di esserti stata d'aiuto e non averti detto cavolate!
non si può mettere l'apostrofo a fondo riga: in molti lo fanno ormai la la forma corretta è:
il cane dello
amico è un cocker.
la "d" dopo le congiunzioni si usa se la parola seguente comincia per vocale per spezzare due vocali che sarebbero difficili da pronunciare insieme: devi scrive "ad esempio" e "io ed Alessio"
allora scrivere dell'
amico
è grammaticamente scorretto, allora s dovrebbe scrivere: dello
amico
perchè non s può lasciare l 'apostrofo in sospeso
a esempio invece non è grammaticamente scorretto, ma è preferibile, anche per la pronuncia, non tenere mai due vocali vicine, ma fare: ad esempio
si potrebbe infatti anche dire: a oltranza, ma è preferibile "ad oltranza
Il loro problema e’ che per delega di sportello intendono che per tutti i dipendenti di cui ho portato la documentazione , possono effettuare previa autorizzazione , operazioni e movimenti di cassa nella banca .
io preferisco scrivere :
il cane del-
l'amico è un cocker
l'altra soluzione è corretta ma induce il lettore ad inciampare nella lettura
metto sempre la "d" se la parola seguente inizia per qualsiasi vocale
cosi' mi hanno insegnato alle elementari ,
mi hanno insegnato anche altre cose del tutto arbitrarie tipo : mai e poi mai iniziare una frase con la congiunzione "e" !! perchè no ? perchè non è italiano corretto se lo puoi trovare persino in Leopardi e Manzoni ? mah !
penso che queste regole ormai facciano parte di una specie di "galateo" piu' che della grammatica italiana , la lingua è una realtà flessibile , e ormai ne' i libri ne i giornali si attengono a queste regole..
tra l'altro la tendenza piu' semplice è quella di non andare mai a capo..
raramente uno scritto che non sia per esclusivo appunto personale si fa a mano, e con il computer si usa la scrittura giustificata..
Per quanto riguarda la prima domanda,non si può fare... l'apostrofo legala prima parola alla seconda, e non si può lasciare in sospeso una parola.
La d si mette in una coniugazione o preposizione solamente quando la parola successiva comincia per vocale, ma può essere qualsiasi vocale, non c'è nessuna che indica esattamente che tipo di vocale e congiunzione...
Nella lingua parlata viene naturale aggiungere una consonante in mezzo a due vocali, perchè la nostra metrica lo esige, ma nella lingua scrittaquesta regola può essere anche tralasciata.
Non so se attualmente si possa fare, ma so che nn è corretto, dovrebbe essere "Il cane dello
amico è un cocker", per il resto hai ragione sicuramente la D si mette solo se la parola che segue inizia con una vocale.