Per come uso io la parola, è dissacrante colui che parla in modo frivolo di un argomento proposto come serio, privandolo appunto della sua "sacralità".
È solo umorismo, se è volgare o irrispettoso diventa negativo, ma in linea di massima non ci trovo nulla di male nell'allentare un po' la tensione.
Dissacrante per l'etimologia stessa della parola (rendere profano ciò che è sacro, cioè disconoscerne la sacralità e il valore) può essere usata per etichettare i maleducati solo dai credenti o dai sostenitori di tradizioni... Per chi non crede nel valore e nella realtà delle cose sacre e delle tradizioni, il maleducato non è definibile come dissacrante perchè per lui non esistono cose sacre... Per chi non è credente o tradizionalista la maleducazione si esprime secondo lui secondo altri parametri... per esempio considera maleducato l'intollerante, il fanatico, o chi insulta le altre persone, tutte cose per il quale il termine "dissacrante" non è appropriato e pertinente alla situazione... Per l'anticonformista anzi il termine dissacrante diventa quasi un modo per fare un complimento... Per esempio quando io definisco un comico "dissacrante" di solito lo dico con l'intenzione di riconoscergli una qualità... in altre parole la mia intenzione è fargli un complimento... e non dirgli che è maleducato, cosa che comunque i tradizionalisti o le persone seriose e senza ironia sicuramente pensano... Ma secondo me l'essere dissacrante, ovvero mettere in evidenza che il "re è nudo", è una qualità, non un aggettivo dispregiativo... Ovviamente piace solo a chi è disposto a mettere in discussione "le cose sacre" (religione, istituzioni, politica, moralismo, sesso, costumi...)
@Akraazier <<Noi siamo schiavi di ciò su cui non possiamo scherzare, ma siamo signori di ciò su cui possiamo scherzare.
"Dissacrante" è un altro modo per chiamare un liberatore.>>
Sì, "dissacrante" è l'eufemismo usato per definire persone che, nella vita quotidiana, sarebbero da chiamare "maleducate" o "analfabeti relazionali".
Oppure, il presentatore o il critico mediatico compiacenti usano "dissacrante" per definire un comico che non fa ridere, ma che in compenso fa largo uso di scurrilità e insulti.
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bè, è una parola che usa chi ha un qualcosa da considerare sacro.
rivela più su chi la dice, che su chi indica.
No, non credo.
Per come uso io la parola, è dissacrante colui che parla in modo frivolo di un argomento proposto come serio, privandolo appunto della sua "sacralità".
È solo umorismo, se è volgare o irrispettoso diventa negativo, ma in linea di massima non ci trovo nulla di male nell'allentare un po' la tensione.
I maleducati li chiamo maleducati =)
Dissacrante per l'etimologia stessa della parola (rendere profano ciò che è sacro, cioè disconoscerne la sacralità e il valore) può essere usata per etichettare i maleducati solo dai credenti o dai sostenitori di tradizioni... Per chi non crede nel valore e nella realtà delle cose sacre e delle tradizioni, il maleducato non è definibile come dissacrante perchè per lui non esistono cose sacre... Per chi non è credente o tradizionalista la maleducazione si esprime secondo lui secondo altri parametri... per esempio considera maleducato l'intollerante, il fanatico, o chi insulta le altre persone, tutte cose per il quale il termine "dissacrante" non è appropriato e pertinente alla situazione... Per l'anticonformista anzi il termine dissacrante diventa quasi un modo per fare un complimento... Per esempio quando io definisco un comico "dissacrante" di solito lo dico con l'intenzione di riconoscergli una qualità... in altre parole la mia intenzione è fargli un complimento... e non dirgli che è maleducato, cosa che comunque i tradizionalisti o le persone seriose e senza ironia sicuramente pensano... Ma secondo me l'essere dissacrante, ovvero mettere in evidenza che il "re è nudo", è una qualità, non un aggettivo dispregiativo... Ovviamente piace solo a chi è disposto a mettere in discussione "le cose sacre" (religione, istituzioni, politica, moralismo, sesso, costumi...)
@Akraazier <<Noi siamo schiavi di ciò su cui non possiamo scherzare, ma siamo signori di ciò su cui possiamo scherzare.
"Dissacrante" è un altro modo per chiamare un liberatore.>>
Bellissima definizione :-)
in parte sì,
ma è vero anche dissacrando si dicono certe nascoste o taciute verità
Noi siamo schiavi di ciò su cui non possiamo scherzare, ma siamo signori di ciò su cui possiamo scherzare.
"Dissacrante" è un altro modo per chiamare un liberatore.
Sì, "dissacrante" è l'eufemismo usato per definire persone che, nella vita quotidiana, sarebbero da chiamare "maleducate" o "analfabeti relazionali".
Oppure, il presentatore o il critico mediatico compiacenti usano "dissacrante" per definire un comico che non fa ridere, ma che in compenso fa largo uso di scurrilità e insulti.