potreste gentilemente spiegare la differenza tra la virtù etica e la facoltà calcolativa ovvero la saggezza?
non si tratta in entrambe di scegliere il giusto mezzo tra due estremi viziosi utilizzando la ragione?
Grazie :)
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La virtu' etica è strettamente legata alla morale. A proposito delle virtù etiche, Aristotele, anzitutto nota che esse nascono dall'abitudine. Egli quindi parla di virtù come una disposizione permanente maturata, una tendenza a ripetere gli stessi comportamenti. Ed è in questo quadro che si afferma la nota dottrina del giusto mezzo tra due vizi opposti.
La virtu' dianoetica, anzi le virtu' dianoetiche traggono in buona parte la propria origine e crescita dall’insegnamento. Possono definirisi dianoetiche, l'arte, la saggezza, l'intelletto, la scienza e la sapienza. Le virtù dianoetiche consistono nell'esercitare la ragione nel modo migliore.
Certo senza saggezza non è possibile individuare il giusto mezzo, non sono possibili le virtù etiche, anche se Aristotele riconosce che la fortuna dei non saggi, porta a volte molto più in là della saggezza stessa.
La saggezza non può essere una scienza, è quindi le sue affermazioni sono opinabili. Tuttavia, il saggio sa cosa è bene per l'uomo e lo mette in pratica.
E' una distinzione aristotelica. la virtù dianoetica consiste nel seguire la vita contemplativa, cioè nel dedicarsi allo studio e alla ricerca del sapere.
l'etica è la morale nel senso "classico" del termine. E' il giusto mezzo, la temperanza sulle passioni, il non essere ne pavidi ne temerari, ma coraggiosi, etc.