mi sapete dare una risposta completa di "paesaggio"? se poi magari mi trovate un bel sito che parla in modo completo del paesaggio e di tutti i suoi aspetti ancora meglio :D grazie!!
Quante volte ci è capitato di dire “Che bel paesaggio!” davanti a un paesino adagiato su una collina
o di fronte a un tratto di costa? Probabilmente però non ci siamo mai soffermati a pensare che cosa
sia effettivamente il paesaggio. Forse ci verrebbe in mente la visione gradevole di una porzione di
natura e, forse, di case. Tuttavia se volessimo definire con maggior precisione il paesaggio
incontreremmo qualche difficoltà. Questo è normale, dato che una spiegazione precisa del termine
paesaggio è stata cercata a lungo da studiosi e legislatori. Come vedremo, raggiungere una
definizione comune è stato meno semplice di quanto si possa pensare. Se cerchiamo nel dizionario De Mauro, scopriamo che si definisce “paesaggio” l’aspetto di un luogo, di un territorio quando lo si abbraccia con lo sguardo ma anche la particolare conformazione di un territorio risultante dagli aspetti fisici, biologici e antropici (cioè legati all’attività dell’uomo). Nel mondo anglosassone, per esempio, il paesaggio è definito come la figura apparente, visibile, di quella parte di terra che l'occhio può immediatamente osservare. Il termine dunque si presta a varie definizioni a seconda del contesto nel quale è usato. Per questo, il sostantivo paesaggio è spesso accompagnato da aggettivi che ne specificano le caratteristiche. Per questo si può parlare di paesaggio montano, paesaggio collinare, paesaggio agricolo, paesaggio urbano, paesaggio italiano, paesaggio pittoresco, paesaggio emotivo e così via. Possiamo dire che il paesaggio è il risultato di un insieme di elementi in relazione fra loro. Se prendiamo il paesaggio montano e quello collinare, notiamo come una differenza tra i due sia data da fattori diversi: per esempio, la quota altimetrica, cioè a che altezza si colloca il paesaggio. Possiamo poi aggiungere che un paesaggio montano avrà anche un tipo di vegetazione diversa rispetto a quella collinare e che, di conseguenza, saranno diversi anche i colori. Differenze simili possono essere trovate tra il paesaggio urbano e quello agricolo: a parte la diversità più evidente dovuta all’assembramento di edifici nel primo rispetto al secondo, ci sono altri fattori che li differenziano, come la presenza o meno di terreni coltivati o anche di corsi d’acqua. E ancora: si può pensare alle differenze tra il paesaggio italiano e quello inglese, che a loro volta possono essere distinti per le loro caratteristiche regionali e locali. Questo ci fa capire che la definizione di paesaggio è legata anche a fattori geografici. Ci sono poi quelli economici: la ricchezza o la povertà di una particolare area geografica può determinare anche le caratteristiche del suo paesaggio.
Il paesaggio è la particolare fisionomia di un territorio determinata dalle sue caratteristiche fisiche, antropiche, biologiche ed etniche; ed è imprescindibile dall'osservatore e dal modo in cui viene percepito e vissuto. Il termine paesaggio deriva dalla commistione del francese paysage con l'italiano paese. Tradizionalmente, infatti, il suo significato si legava in particolar modo alla pittura e al realismo di certe vedute paesistiche.La Convenzione Europea sul paesaggio ha introdotto in Europa un nuovo modo di considerare e gestire la dimensione paesaggistica del territorio, e si caratterizza per aver assegnato al paesaggio la qualità specifica di concetto giuridico autonomo. Il paesaggio rappresenta un elemento chiave del benessere individuale e sociale, e la sua salvaguardia, la sua gestione e la sua progettazione comportano diritti e responsabilità per ciascun individuo. In questo senso è forse oggi possibile cominciare a parlare di diritto al paesaggio. Il paesaggio configura la forma del paese, creata dall’azione cosciente e sistematica della comunità umana che vi è insediata, in modo intensivo o estensivo, nella città o nella campagna, che agisce sul suolo e che produce i segni della sua cultura. Concretamente, la tutela del paesaggio assurge a valore costituzionale primario, cui deve sottostare qualsiasi altro interesse inferente, e dovrebbe essere rivolta a conservarne e mantenerne gli aspetti significativi o caratteristici, in funzione del suo valore patrimoniale, derivante dalla sua configurazione naturale e dall’intervento umano. In coerenza con quanto precede e con quanto già affermato dalla Corte Costituzionale con la sentenza 25 ottobre 2000, n. 437 rispetto alla nozione di tutela del paesaggio contenuta nell’articolo 9, comma secondo della nostra Costituzione, essa dovrebbe essere oggi interpretata nel senso dell’insieme dei comportamenti pubblici da porre in essere al fine di prendersi cura della qualità del paesaggio con riferimento all’intero territorio nazionale, e non già come l’espressione di attività finalizzate alla conservazione dello status quo in alcune aree o con riguardo a determinati beni materiali. Sul piano pratico, sarebbe del resto poco rispondente alle evoluzioni socio-economiche del territorio interpretare il dettato costituzionale nel senso che le pubbliche autorità competenti debbano limitarsi ad attività di conservazione di una serie limitata di beni. Nondimeno, la tutela del paesaggio dovrebbe attuarsi dinamicamente e cioè tenendo conto delle esigenze poste dallo sviluppo socio-economico del paese, per quanto la soddisfazione di esse può incidere sul territorio e sull’ambiente, rappresentando così una formidabile occasione per promuovere, in ogni territorio e nel lungo periodo, benessere, identità e sviluppo. Cfr. Sent. Corte Cost., 25 ottobre 2000, n. 437, cit.Attualmente si riconosce il paesaggio come bene culturale a carattere identitario, frutto della percezione della popolazione. Da questo punto di vista il paesaggio è un prodotto sociale e non rappresenta un bene statico, ma dinamico. In base a queste caratteristiche, in quanto determinato dal carattere percettivo (almeno in base a questa accezione di paesaggio), il paesaggio è sempre relazionato all'azione dell'uomo.
Uhm è una parola che ha moltissime accezioni... dal paesaggio nel senso di vista su un dato luogo, al filosofico, al legislativo... comunque la pagina di wikipedia mi sembra abbastanza completa sull'argomento :)
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Quante volte ci è capitato di dire “Che bel paesaggio!” davanti a un paesino adagiato su una collina
o di fronte a un tratto di costa? Probabilmente però non ci siamo mai soffermati a pensare che cosa
sia effettivamente il paesaggio. Forse ci verrebbe in mente la visione gradevole di una porzione di
natura e, forse, di case. Tuttavia se volessimo definire con maggior precisione il paesaggio
incontreremmo qualche difficoltà. Questo è normale, dato che una spiegazione precisa del termine
paesaggio è stata cercata a lungo da studiosi e legislatori. Come vedremo, raggiungere una
definizione comune è stato meno semplice di quanto si possa pensare. Se cerchiamo nel dizionario De Mauro, scopriamo che si definisce “paesaggio” l’aspetto di un luogo, di un territorio quando lo si abbraccia con lo sguardo ma anche la particolare conformazione di un territorio risultante dagli aspetti fisici, biologici e antropici (cioè legati all’attività dell’uomo). Nel mondo anglosassone, per esempio, il paesaggio è definito come la figura apparente, visibile, di quella parte di terra che l'occhio può immediatamente osservare. Il termine dunque si presta a varie definizioni a seconda del contesto nel quale è usato. Per questo, il sostantivo paesaggio è spesso accompagnato da aggettivi che ne specificano le caratteristiche. Per questo si può parlare di paesaggio montano, paesaggio collinare, paesaggio agricolo, paesaggio urbano, paesaggio italiano, paesaggio pittoresco, paesaggio emotivo e così via. Possiamo dire che il paesaggio è il risultato di un insieme di elementi in relazione fra loro. Se prendiamo il paesaggio montano e quello collinare, notiamo come una differenza tra i due sia data da fattori diversi: per esempio, la quota altimetrica, cioè a che altezza si colloca il paesaggio. Possiamo poi aggiungere che un paesaggio montano avrà anche un tipo di vegetazione diversa rispetto a quella collinare e che, di conseguenza, saranno diversi anche i colori. Differenze simili possono essere trovate tra il paesaggio urbano e quello agricolo: a parte la diversità più evidente dovuta all’assembramento di edifici nel primo rispetto al secondo, ci sono altri fattori che li differenziano, come la presenza o meno di terreni coltivati o anche di corsi d’acqua. E ancora: si può pensare alle differenze tra il paesaggio italiano e quello inglese, che a loro volta possono essere distinti per le loro caratteristiche regionali e locali. Questo ci fa capire che la definizione di paesaggio è legata anche a fattori geografici. Ci sono poi quelli economici: la ricchezza o la povertà di una particolare area geografica può determinare anche le caratteristiche del suo paesaggio.
qui puoi trovare molte cose
http://it.wikipedia.org/wiki/Paesaggio
Il paesaggio è la particolare fisionomia di un territorio determinata dalle sue caratteristiche fisiche, antropiche, biologiche ed etniche; ed è imprescindibile dall'osservatore e dal modo in cui viene percepito e vissuto. Il termine paesaggio deriva dalla commistione del francese paysage con l'italiano paese. Tradizionalmente, infatti, il suo significato si legava in particolar modo alla pittura e al realismo di certe vedute paesistiche.La Convenzione Europea sul paesaggio ha introdotto in Europa un nuovo modo di considerare e gestire la dimensione paesaggistica del territorio, e si caratterizza per aver assegnato al paesaggio la qualità specifica di concetto giuridico autonomo. Il paesaggio rappresenta un elemento chiave del benessere individuale e sociale, e la sua salvaguardia, la sua gestione e la sua progettazione comportano diritti e responsabilità per ciascun individuo. In questo senso è forse oggi possibile cominciare a parlare di diritto al paesaggio. Il paesaggio configura la forma del paese, creata dall’azione cosciente e sistematica della comunità umana che vi è insediata, in modo intensivo o estensivo, nella città o nella campagna, che agisce sul suolo e che produce i segni della sua cultura. Concretamente, la tutela del paesaggio assurge a valore costituzionale primario, cui deve sottostare qualsiasi altro interesse inferente, e dovrebbe essere rivolta a conservarne e mantenerne gli aspetti significativi o caratteristici, in funzione del suo valore patrimoniale, derivante dalla sua configurazione naturale e dall’intervento umano. In coerenza con quanto precede e con quanto già affermato dalla Corte Costituzionale con la sentenza 25 ottobre 2000, n. 437 rispetto alla nozione di tutela del paesaggio contenuta nell’articolo 9, comma secondo della nostra Costituzione, essa dovrebbe essere oggi interpretata nel senso dell’insieme dei comportamenti pubblici da porre in essere al fine di prendersi cura della qualità del paesaggio con riferimento all’intero territorio nazionale, e non già come l’espressione di attività finalizzate alla conservazione dello status quo in alcune aree o con riguardo a determinati beni materiali. Sul piano pratico, sarebbe del resto poco rispondente alle evoluzioni socio-economiche del territorio interpretare il dettato costituzionale nel senso che le pubbliche autorità competenti debbano limitarsi ad attività di conservazione di una serie limitata di beni. Nondimeno, la tutela del paesaggio dovrebbe attuarsi dinamicamente e cioè tenendo conto delle esigenze poste dallo sviluppo socio-economico del paese, per quanto la soddisfazione di esse può incidere sul territorio e sull’ambiente, rappresentando così una formidabile occasione per promuovere, in ogni territorio e nel lungo periodo, benessere, identità e sviluppo. Cfr. Sent. Corte Cost., 25 ottobre 2000, n. 437, cit.Attualmente si riconosce il paesaggio come bene culturale a carattere identitario, frutto della percezione della popolazione. Da questo punto di vista il paesaggio è un prodotto sociale e non rappresenta un bene statico, ma dinamico. In base a queste caratteristiche, in quanto determinato dal carattere percettivo (almeno in base a questa accezione di paesaggio), il paesaggio è sempre relazionato all'azione dell'uomo.
Un paesaggio è un posto pronto da inquinare, se non ci ha già pensato qualcuno
http://it.wikipedia.org/wiki/Paesaggio
https://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&sou...
https://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&sou...
10 punti, grazie .....
Uhm è una parola che ha moltissime accezioni... dal paesaggio nel senso di vista su un dato luogo, al filosofico, al legislativo... comunque la pagina di wikipedia mi sembra abbastanza completa sull'argomento :)
http://it.wikipedia.org/wiki/Paesaggio
è un posto incontaminato