Il superuomo d'Annunziano è colui che riesce a porsi al disopra delle masse, e soprattutto che è libero da ogni regola morale. Lui stesso prova ad imporsi in questa maniera infatti ricerca sempre la dimensione dell'eccezionalità e questo lo spinge a dare il via ad una serie di iniziative quali la presa della città di fiume, e il volo sulla città di viena. Anche la maggior parte dei personaggi dei suoi romanzi sono dei superuomini, come per esempio Aurispa. Il superuomo è quindi un evoluzione del concetto di eroe decadente (a.sperelli) perchè alle doti positive dell'esteta viene aggiunta la vitalità che lo porta a cercare di affermare il proprio dominio.
Ricordati che oltreuomo nietzciano e superuomo d'annunziano sono diversi infatti l'oltreuomo è un modello a cui bisogna tendere ed è irraggiungibile mentre per d'annunzio è la condizione di alcuni persone d'eccezione.
Secondo lo scrittore il super uomo era un individuo capace di resistere alle cose che lo circondavano, non soffriva per nulla non provava grandi emozioni e questo sempre secondo lo scrittore si costituiva "super uomo" in paragone agli altri che invece soffrivano come uomini normali posti a contatto con le gioie e le pene della vita quotidiana.
il super-uomo d'annunziano non è altro che il super-uomo, o meglio oltre-uomo (come meglio definisce il più grande critico di Nietzsche, Montinari!), ma volgarizzato nel senso più facile che gli possa essere attribuito. tieni in considerazione che d'annunzio era un esteta, per, cui allo stesso modo, in un primo momento d'annunzio vuole fare un tuttuno tra esteta e super-uomo. il super-uomo, prima di tutto, è quell'individuo che si innalza AL DI SOPRA della società e che rifiuta i dogmi della stessa e i valori che fino ad allora la società si era illusa di esserne portatrice. E' colui che ha il coraggio di accettare a petto in fuori la morte di Dio, accettare coscienziosamente la costituzione della realtà nello "spirito dionisiaco" e riconoscersi uomo in quanto "attaccato alla terra"! D'annunzio prende questo super-uomo e lo fa, volgarmente parlando, poeta vate, ossia colui che si innalza ad si sopra della società , alla maniera nietzschiana, ma che la guida, e dunque è nuovo simbolo di "perfezione". Nuovo simbolo proprio perchè devi tenere in considerazione che il super-uomo d'annunziano nasce nel periodo di crisi della filosofia del poeta, in cui non si ritrova più nell'ideale estetico-edonistico e mira verso una figura più ideale. Quindi con il super-uomo, d'annunzio si vuole staccare da quella società borghese da cui, fino a quel momento con la sua filosofia da esteta e edonista, aveva dipeso, nonostante, egli stesso se ne volesse aspramente distaccare!
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Il superuomo d'Annunziano è colui che riesce a porsi al disopra delle masse, e soprattutto che è libero da ogni regola morale. Lui stesso prova ad imporsi in questa maniera infatti ricerca sempre la dimensione dell'eccezionalità e questo lo spinge a dare il via ad una serie di iniziative quali la presa della città di fiume, e il volo sulla città di viena. Anche la maggior parte dei personaggi dei suoi romanzi sono dei superuomini, come per esempio Aurispa. Il superuomo è quindi un evoluzione del concetto di eroe decadente (a.sperelli) perchè alle doti positive dell'esteta viene aggiunta la vitalità che lo porta a cercare di affermare il proprio dominio.
Ricordati che oltreuomo nietzciano e superuomo d'annunziano sono diversi infatti l'oltreuomo è un modello a cui bisogna tendere ed è irraggiungibile mentre per d'annunzio è la condizione di alcuni persone d'eccezione.
Secondo lo scrittore il super uomo era un individuo capace di resistere alle cose che lo circondavano, non soffriva per nulla non provava grandi emozioni e questo sempre secondo lo scrittore si costituiva "super uomo" in paragone agli altri che invece soffrivano come uomini normali posti a contatto con le gioie e le pene della vita quotidiana.
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il super-uomo d'annunziano non è altro che il super-uomo, o meglio oltre-uomo (come meglio definisce il più grande critico di Nietzsche, Montinari!), ma volgarizzato nel senso più facile che gli possa essere attribuito. tieni in considerazione che d'annunzio era un esteta, per, cui allo stesso modo, in un primo momento d'annunzio vuole fare un tuttuno tra esteta e super-uomo. il super-uomo, prima di tutto, è quell'individuo che si innalza AL DI SOPRA della società e che rifiuta i dogmi della stessa e i valori che fino ad allora la società si era illusa di esserne portatrice. E' colui che ha il coraggio di accettare a petto in fuori la morte di Dio, accettare coscienziosamente la costituzione della realtà nello "spirito dionisiaco" e riconoscersi uomo in quanto "attaccato alla terra"! D'annunzio prende questo super-uomo e lo fa, volgarmente parlando, poeta vate, ossia colui che si innalza ad si sopra della società , alla maniera nietzschiana, ma che la guida, e dunque è nuovo simbolo di "perfezione". Nuovo simbolo proprio perchè devi tenere in considerazione che il super-uomo d'annunziano nasce nel periodo di crisi della filosofia del poeta, in cui non si ritrova più nell'ideale estetico-edonistico e mira verso una figura più ideale. Quindi con il super-uomo, d'annunzio si vuole staccare da quella società borghese da cui, fino a quel momento con la sua filosofia da esteta e edonista, aveva dipeso, nonostante, egli stesso se ne volesse aspramente distaccare!