La concezione dell’amore, che emerge nella letteratura cortese, è nuova ed è molto particolare rispetto a quella dominante nel mondo classico, dove l’amore, nonostante le differenze abissali tra uomo e donna, era concepito in maniera paritaria. Invece nell’età cortese la concezione dell’amore non è più paritaria, ma si afferma da parte dell’amante un vero e proprio culto della donna, cioè essa è vista dall’amante come un essere sublime, impareggiabile e irraggiungibile.
Non è un caso che l’atteggiamento del cavaliere nei confronti della propria dama, per quanto riguarda il servizio d’amore, ricalchi molto da vicino l’atteggiamento del cavaliere stesso nei confronti del proprio signore. Per cui possiamo dire che il cavaliere non inventa un nuovo modo di apportarsi alla donna, ma semplicemente trasferisce il codice di comportamento che ha nei confronti del proprio signore alla dama. E’ interessante notare infatti come questo passaggio venga rappresentato nella letteratura di età cortese. Infatti nei primi testi di autori di lirica provenzale, si trova il tema del servitium amoris, sviluppato come una sorta di investitura del cavaliere da parte non più del signore ma da parte della donna. In queste descrizioni poetiche infatti compaiono dei riferimenti a gesti, azioni ed oggetti che hanno forti legami simbolici con la realtà del vassallaggio.
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il servitium amoris, in pratica è..............
la totale dedizione dell'amante all'amata.
Nell'amor cortese si parla di ciò:
La concezione dell’amore, che emerge nella letteratura cortese, è nuova ed è molto particolare rispetto a quella dominante nel mondo classico, dove l’amore, nonostante le differenze abissali tra uomo e donna, era concepito in maniera paritaria. Invece nell’età cortese la concezione dell’amore non è più paritaria, ma si afferma da parte dell’amante un vero e proprio culto della donna, cioè essa è vista dall’amante come un essere sublime, impareggiabile e irraggiungibile.
Non è un caso che l’atteggiamento del cavaliere nei confronti della propria dama, per quanto riguarda il servizio d’amore, ricalchi molto da vicino l’atteggiamento del cavaliere stesso nei confronti del proprio signore. Per cui possiamo dire che il cavaliere non inventa un nuovo modo di apportarsi alla donna, ma semplicemente trasferisce il codice di comportamento che ha nei confronti del proprio signore alla dama. E’ interessante notare infatti come questo passaggio venga rappresentato nella letteratura di età cortese. Infatti nei primi testi di autori di lirica provenzale, si trova il tema del servitium amoris, sviluppato come una sorta di investitura del cavaliere da parte non più del signore ma da parte della donna. In queste descrizioni poetiche infatti compaiono dei riferimenti a gesti, azioni ed oggetti che hanno forti legami simbolici con la realtà del vassallaggio.