Secondo Pascal, Dio non si può provare logicamente, ne in ottica tomista, ne in un'ottica razionalista che parta dal presupposto dell'argomento ontologico. Gli argomenti logici e razionalisti appaiono decisivi solo per chi ha già scelto di voler credere.
Dunque a Dio non ci si può avvicinare attraverso la pura logica, ma solo attraverso il sentimento e la ragionevolezza, quel buon senso pratico per cui appare conveniente vivere come se Dio esistesse.
Pascal pone i problemi in termini di scommessa, infatti se Dio esiste avremo vinto la beatitudine eterna, se non esiste avremo perso i piaceri mondani. Una scomessa vantaggiosa, infatti se perdessimo la scomessa avremo comunque perso un bene finito.
Questa è un ipotesi di salvataggio che rischia di pervenire ad un misticismo fideistico dove il problema dell’uomo sparisce come tale e il Pascal teologo cerca di zittire se stesso filosofo.
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Secondo Pascal, Dio non si può provare logicamente, ne in ottica tomista, ne in un'ottica razionalista che parta dal presupposto dell'argomento ontologico. Gli argomenti logici e razionalisti appaiono decisivi solo per chi ha già scelto di voler credere.
Dunque a Dio non ci si può avvicinare attraverso la pura logica, ma solo attraverso il sentimento e la ragionevolezza, quel buon senso pratico per cui appare conveniente vivere come se Dio esistesse.
Pascal pone i problemi in termini di scommessa, infatti se Dio esiste avremo vinto la beatitudine eterna, se non esiste avremo perso i piaceri mondani. Una scomessa vantaggiosa, infatti se perdessimo la scomessa avremo comunque perso un bene finito.
Questa è un ipotesi di salvataggio che rischia di pervenire ad un misticismo fideistico dove il problema dell’uomo sparisce come tale e il Pascal teologo cerca di zittire se stesso filosofo.