Carlo ebbe probabilmente sei mogli (o forse otto come sostengono alcuni storici). Tuttavia, neppure Eginardo, biografo ufficiale e consigliere del sovrano, poté ricordare il nome di tutte al momento della redazione della sua opera.
Imiltrude
Desiderata conosciuta come Ermengarda (ripudiata nel 771)
Ildegarda (morta nel 783)
Fastrada (sposata nel 784 e morta nel 794, da cui ebbe i figli maschi)
Liutgarda (sposata nel 794 e morta nel 799)
[modifica]
Figlie
È difficile comprendere l'atteggiamento di Carlo verso le figlie. Nessuna di esse contrasse infatti un matrimonio regolare. Questo può essere stato un tentativo di controllare il numero delle potenziali alleanze.
Ad ogni modo pare che Rotruda ebbe una relazione con Rorgone, Conte del Maine, dalla quale nacque un figlio cui venne dato il nome di Ludovico e che diventerà abate di Saint Denis e Bertha (o Bertrada) ebbe una relazione ufficialmente riconosciuta, se non un matrimonio, con il poeta Angilberto, membro della corte di Carlo e abate di Saint Riquier, dalla quale nacquero diversi figli, tra cui lo storico Nitardo.
Dopo la sua morte le figlie superstiti vennero allontanate da corte da Ludovico il pio ed entrarono o furono costrette a entrare in monastero.
Proseguendo le riforme iniziate dal padre, Carlo - una volta sconfitti i Longobardi - liquidò il sistema monetario basato sul solido d'oro dei romani. Egli ed il re Offa di Mercia ripresero il sistema creato da Pipino e da Aethelberto II; Carlo (tra il 781 e il 794) estese nei suoi vasti domini un sistema monetario basato sul monometallismo argenteo: unica moneta coniata era il "denaro". Non essendo prevista la coniazione di multipli, l'uso portò all'affermazione di due unità di conto: la libbra (pound, unità monetaria e ponderale allo stesso tempo) che valeva 20 solidi (come fu successivamente per lo scellino) o 240 denari (come per il penny). Durante questo periodo la libbra ed il sol furono esclusivamente unità di conto, mentre solo il denier fu moneta reale, quindi coniata.
Carlo applicò il nuovo sistema nella maggior parte dell'Europa continentale e lo standard di Offa fu volontariamente adottato, dai Regni di Mercia e Kent, in quasi tutta l'Inghilterra.
Per oltre cento anni il denaro mantenne inalterato peso e lega. I primi slittamenti iniziarono nel X secolo. I primi Ottoni (961-973 e 973-983) misero ordine nel sistema consacrando lo slittamento del denaro in termini di peso e di fino: una "lira" (ossia 240 denari) passò da g 410 a g 330 di una lega argentea peggiore (da g 390 di argento fino a g 275).
Carlo rimase analfabeta per la maggior parte della sua vita ed imparò a leggere e scrivere solo verso la fine dei suoi anni. Probabilmente soffriva di dislessia, lo si deduce dal fatto che amava profondamente la cultura ed era continuamente contornato dalle menti illuminate dell'epoca e, nonostante questo, non riusciva nemmeno comporre la sua firma. Fece forgiare un normografo d'oro che gli permise di apporre il suo nome autografo sui documenti reali.
La natura pan-europea degli indirizzi di Carlo si evince dalle origini di molti degli uomini di cultura che furono alla sua corte: Alcuino ed Eginardo, anglosassoni; Teodulfo, visigoto; Paolo Diacono, longobardo; Angilberto, franco.
carlo magno contendeva il regno col fratello alessandro manno alla mortedel padre ke era pipino il breve..infatti finisce la dinastia pipinide e iniziano i carolingi e praticamente nel 711 muore il fratello e lui prende tt...poi k pox dir??!! MMH fu intelligente xche capi k bisognava essere istruiti anke se lui nn o era e fece la scuola palatina
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Carlo ebbe probabilmente sei mogli (o forse otto come sostengono alcuni storici). Tuttavia, neppure Eginardo, biografo ufficiale e consigliere del sovrano, poté ricordare il nome di tutte al momento della redazione della sua opera.
Imiltrude
Desiderata conosciuta come Ermengarda (ripudiata nel 771)
Ildegarda (morta nel 783)
Fastrada (sposata nel 784 e morta nel 794, da cui ebbe i figli maschi)
Liutgarda (sposata nel 794 e morta nel 799)
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Figlie
È difficile comprendere l'atteggiamento di Carlo verso le figlie. Nessuna di esse contrasse infatti un matrimonio regolare. Questo può essere stato un tentativo di controllare il numero delle potenziali alleanze.
Ad ogni modo pare che Rotruda ebbe una relazione con Rorgone, Conte del Maine, dalla quale nacque un figlio cui venne dato il nome di Ludovico e che diventerà abate di Saint Denis e Bertha (o Bertrada) ebbe una relazione ufficialmente riconosciuta, se non un matrimonio, con il poeta Angilberto, membro della corte di Carlo e abate di Saint Riquier, dalla quale nacquero diversi figli, tra cui lo storico Nitardo.
Dopo la sua morte le figlie superstiti vennero allontanate da corte da Ludovico il pio ed entrarono o furono costrette a entrare in monastero.
Proseguendo le riforme iniziate dal padre, Carlo - una volta sconfitti i Longobardi - liquidò il sistema monetario basato sul solido d'oro dei romani. Egli ed il re Offa di Mercia ripresero il sistema creato da Pipino e da Aethelberto II; Carlo (tra il 781 e il 794) estese nei suoi vasti domini un sistema monetario basato sul monometallismo argenteo: unica moneta coniata era il "denaro". Non essendo prevista la coniazione di multipli, l'uso portò all'affermazione di due unità di conto: la libbra (pound, unità monetaria e ponderale allo stesso tempo) che valeva 20 solidi (come fu successivamente per lo scellino) o 240 denari (come per il penny). Durante questo periodo la libbra ed il sol furono esclusivamente unità di conto, mentre solo il denier fu moneta reale, quindi coniata.
Carlo applicò il nuovo sistema nella maggior parte dell'Europa continentale e lo standard di Offa fu volontariamente adottato, dai Regni di Mercia e Kent, in quasi tutta l'Inghilterra.
Per oltre cento anni il denaro mantenne inalterato peso e lega. I primi slittamenti iniziarono nel X secolo. I primi Ottoni (961-973 e 973-983) misero ordine nel sistema consacrando lo slittamento del denaro in termini di peso e di fino: una "lira" (ossia 240 denari) passò da g 410 a g 330 di una lega argentea peggiore (da g 390 di argento fino a g 275).
Carlo rimase analfabeta per la maggior parte della sua vita ed imparò a leggere e scrivere solo verso la fine dei suoi anni. Probabilmente soffriva di dislessia, lo si deduce dal fatto che amava profondamente la cultura ed era continuamente contornato dalle menti illuminate dell'epoca e, nonostante questo, non riusciva nemmeno comporre la sua firma. Fece forgiare un normografo d'oro che gli permise di apporre il suo nome autografo sui documenti reali.
La natura pan-europea degli indirizzi di Carlo si evince dalle origini di molti degli uomini di cultura che furono alla sua corte: Alcuino ed Eginardo, anglosassoni; Teodulfo, visigoto; Paolo Diacono, longobardo; Angilberto, franco.
era gay
carlo magno contendeva il regno col fratello alessandro manno alla mortedel padre ke era pipino il breve..infatti finisce la dinastia pipinide e iniziano i carolingi e praticamente nel 711 muore il fratello e lui prende tt...poi k pox dir??!! MMH fu intelligente xche capi k bisognava essere istruiti anke se lui nn o era e fece la scuola palatina
Io sapevo che è stato il fondatore della scuola e che essendo analfabeta firmava con una x!!
andava matto per i magnum.....