Senza denaro e senza baratto (unici 2 modi di scambio della proprietà), ci si può scambiare il solo lavoro.
E questo implica la rinuncia della proprietà perché non essendo possibile trasferire beni è chiaro che nessuno può avere più proprietà rispetto ai tanti, perchè i tanti si rivolterebbero visto che non c'è speranza di avere un futuro con più proprietà (non si può trasferire!) quindi tutto è condiviso per forza di cose.
Se non c'è proprietà, non c'è furto in senso individuale. Il furto è solo di quell'individuo che impedisce l'utilizzo di un determinato bene agli altri.
Insomma nessuno con la seconda casa chiusa per 10 mesi all'anno. C'è più efficienza nell'utilizzo dei beni e meno sprechi.
Il lavoro praticato andrebbe coordinato e organizzato tenendo conto dei bisogni collettivi, visto che non essendoci la proprietà nessuno ha bisogni realmente individuali (se non quelli legati alla sopravvivenza) e quindi ci si ritrova nel problema di chi decide come coordinare? Chi comanda?
Come si suddivide l'intero pianeta (le risorse) da lavorare?
Ci sono tante soluzioni: da quelle accentratrici (più coordinate, ma poco libere) a quelle più decentrate (più libere a livello individuale, ma poco coordinate perchè ci vuole una visione d'insieme ed una strategia di utilizzo delle risorse in base ai bisogni, un piano di programmazione di utilizzo delle risorse).
In sintesi una società senza denaro e baratto si basa molto sulla decisione politica e la conoscenza (tecnica e tecnologica), ed ha il vantaggio di non essere manipolata dai sentimenti collettivi come invece capita con il denaro: la paura fa decrescere i mercati (finanziari e non ), abbassare i consumi, lavorare di meno ed immobilizza tutte le attività produttive anche se poi ci sono le tecnologie e le risorse per produrre.
Una società senza denaro per funzionare richiedere razionalità e coordinamento tra gli individui. La parola chiave è organizzazione.
In una società simile, la nostra creatività e manualità aumenterebbe, e quindi, dal mio punto di vista, sarebbe una società migliore.
Sarà che ho il pallino di fare la maggior parte di cose da me, non compro mai alimenti già confezionati, mi piace cucire, lavorare a maglia, mi faccio tende, cuscini, divani. Insomma, sarebbe una società utopistica, ma sarebbe la MIA società !
Bè, senza denaro e senza baratto... vediamo... potrebbe funzionare con il furto. Sopravvivono solo i più forti perchè sono in grado di rubare agli altri.
Il denaro e' una grandissima invenzione che sta alla pari con l'invenzione della scrittura e della matematica. Senza queste invenzioni, l'umanita' sarebbe rimasta nella preistoria.
Una societa' senza denaro e' una societa' tribale e primitiva. Il denaro e' un mezzo per FACILITARE lo scambio. Lo SCAMBIO e' la base essenziale di RELAZIONE tra una persona ed un'altra.
Se due persone dovessero finire isolate dal resto dell'umanita' per tutta la loro vita su di un'isola deserta, esse dovranno scegliere fra queste due possibilita':
A) Se avere una RELAZIONE fra loro
B) Se rinunciare ad avere una RELAZIONE e ognuno tentare di vivere isolatamente dall'altro.
Quale sara' la scelta piu' RAZIONALE?
Se decideranno di non aver relazione, non avranno bisogno di avere SCAMBI di beni, di lavori, di talenti. Se decideranno di cooperare per migliorare la loro vita dovranno scegliere lo SCAMBIO. Uno va a pesca, l'altro coltiva la terra; uno pulisce il pesce, l'altro prepara il fuoco; eccetera. La RELAZIONE dara' beneficio ad entrambi, piu' beneficio che se ognuno vivesse isolatamente. Questo e' anche il motivo della necessita' di passare dal baratto alla moneta. E questo e' il princpio benefico fondamentale dell'invenzione del denaro.
Il denaro non e' la radice del male. La radice del male e' l'uso IRRAZIONALE che le persone fanno della loro mente.
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Interessante l'analisi dell'utente prima di me, "Riccardo k " Mi ha ispirato ad aggiungere questi pensieri.
Il denaro, non solo e' un'invenzione essenziale per facilitare gli scambi di BENI ma anche per MISURARE il loro valore. I talenti, LAVORO incluso, non sono tutti uguali. Come i BENI CONCRETI variano di valore, il servizio di un MEDICO non vale lo stesso del servizio del giardiniere! Il denaro e' una misura di GIUSTIZIA per lo scambio di servizi, non solo di proprieta'. Pensate quanti giradinieri ci possono essere se tutti hanno lo stesso diritto di vivere in una villa! Oppure quanti medici ci saranno, se e' giusto che la loro proprieta' sia uguale a un bilocale da condividere con due famiglie!
Economic power is exercised by means of a positive, by offering men a reward, an incentive, a payment, a value; political power is exercised by means of a negative, by the threat of punishment, injury, imprisonment, destruction. -Ayn Rand
Il potere economico si esercita positivamente, offrendo agli uomini un premio, un incentivo, un pagamento, un valore; il potere politico si esercita negativamente, minacciando punizioni, danni, imprigionamento, distruzione. – Ayn Rand http://www.lafeltrinelli.it/fcom/it/home...
esisterebbero delle mini-società di uno o più nuclei familiari stanziante in un determinato territorio, che mangiano quello che riescono a coltivare, che vivono in case fatte di materiali che trovano sul posto e che non hanno nessun contatto con le altre mini-società confinanti.
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Senza denaro e senza baratto (unici 2 modi di scambio della proprietà), ci si può scambiare il solo lavoro.
E questo implica la rinuncia della proprietà perché non essendo possibile trasferire beni è chiaro che nessuno può avere più proprietà rispetto ai tanti, perchè i tanti si rivolterebbero visto che non c'è speranza di avere un futuro con più proprietà (non si può trasferire!) quindi tutto è condiviso per forza di cose.
Se non c'è proprietà, non c'è furto in senso individuale. Il furto è solo di quell'individuo che impedisce l'utilizzo di un determinato bene agli altri.
Insomma nessuno con la seconda casa chiusa per 10 mesi all'anno. C'è più efficienza nell'utilizzo dei beni e meno sprechi.
Il lavoro praticato andrebbe coordinato e organizzato tenendo conto dei bisogni collettivi, visto che non essendoci la proprietà nessuno ha bisogni realmente individuali (se non quelli legati alla sopravvivenza) e quindi ci si ritrova nel problema di chi decide come coordinare? Chi comanda?
Come si suddivide l'intero pianeta (le risorse) da lavorare?
Ci sono tante soluzioni: da quelle accentratrici (più coordinate, ma poco libere) a quelle più decentrate (più libere a livello individuale, ma poco coordinate perchè ci vuole una visione d'insieme ed una strategia di utilizzo delle risorse in base ai bisogni, un piano di programmazione di utilizzo delle risorse).
In sintesi una società senza denaro e baratto si basa molto sulla decisione politica e la conoscenza (tecnica e tecnologica), ed ha il vantaggio di non essere manipolata dai sentimenti collettivi come invece capita con il denaro: la paura fa decrescere i mercati (finanziari e non ), abbassare i consumi, lavorare di meno ed immobilizza tutte le attività produttive anche se poi ci sono le tecnologie e le risorse per produrre.
Una società senza denaro per funzionare richiedere razionalità e coordinamento tra gli individui. La parola chiave è organizzazione.
In una società simile, la nostra creatività e manualità aumenterebbe, e quindi, dal mio punto di vista, sarebbe una società migliore.
Sarà che ho il pallino di fare la maggior parte di cose da me, non compro mai alimenti già confezionati, mi piace cucire, lavorare a maglia, mi faccio tende, cuscini, divani. Insomma, sarebbe una società utopistica, ma sarebbe la MIA società !
qualche ettaro di terra un pò di animali sicuramente dei buoi,senza soldi nente benzina e devi arare i campi sev ci riesci complimenti
le ricchezze sono scomode, se torniamo al baratto
potrei non aver bisogno del tuo prodotto, e tu necessiti del mio
Bè, senza denaro e senza baratto... vediamo... potrebbe funzionare con il furto. Sopravvivono solo i più forti perchè sono in grado di rubare agli altri.
Il denaro e' una grandissima invenzione che sta alla pari con l'invenzione della scrittura e della matematica. Senza queste invenzioni, l'umanita' sarebbe rimasta nella preistoria.
Una societa' senza denaro e' una societa' tribale e primitiva. Il denaro e' un mezzo per FACILITARE lo scambio. Lo SCAMBIO e' la base essenziale di RELAZIONE tra una persona ed un'altra.
Se due persone dovessero finire isolate dal resto dell'umanita' per tutta la loro vita su di un'isola deserta, esse dovranno scegliere fra queste due possibilita':
A) Se avere una RELAZIONE fra loro
B) Se rinunciare ad avere una RELAZIONE e ognuno tentare di vivere isolatamente dall'altro.
Quale sara' la scelta piu' RAZIONALE?
Se decideranno di non aver relazione, non avranno bisogno di avere SCAMBI di beni, di lavori, di talenti. Se decideranno di cooperare per migliorare la loro vita dovranno scegliere lo SCAMBIO. Uno va a pesca, l'altro coltiva la terra; uno pulisce il pesce, l'altro prepara il fuoco; eccetera. La RELAZIONE dara' beneficio ad entrambi, piu' beneficio che se ognuno vivesse isolatamente. Questo e' anche il motivo della necessita' di passare dal baratto alla moneta. E questo e' il princpio benefico fondamentale dell'invenzione del denaro.
Il denaro non e' la radice del male. La radice del male e' l'uso IRRAZIONALE che le persone fanno della loro mente.
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Interessante l'analisi dell'utente prima di me, "Riccardo k " Mi ha ispirato ad aggiungere questi pensieri.
Il denaro, non solo e' un'invenzione essenziale per facilitare gli scambi di BENI ma anche per MISURARE il loro valore. I talenti, LAVORO incluso, non sono tutti uguali. Come i BENI CONCRETI variano di valore, il servizio di un MEDICO non vale lo stesso del servizio del giardiniere! Il denaro e' una misura di GIUSTIZIA per lo scambio di servizi, non solo di proprieta'. Pensate quanti giradinieri ci possono essere se tutti hanno lo stesso diritto di vivere in una villa! Oppure quanti medici ci saranno, se e' giusto che la loro proprieta' sia uguale a un bilocale da condividere con due famiglie!
Economic power is exercised by means of a positive, by offering men a reward, an incentive, a payment, a value; political power is exercised by means of a negative, by the threat of punishment, injury, imprisonment, destruction. -Ayn Rand
Il potere economico si esercita positivamente, offrendo agli uomini un premio, un incentivo, un pagamento, un valore; il potere politico si esercita negativamente, minacciando punizioni, danni, imprigionamento, distruzione. – Ayn Rand http://www.lafeltrinelli.it/fcom/it/home...
esisterebbero delle mini-società di uno o più nuclei familiari stanziante in un determinato territorio, che mangiano quello che riescono a coltivare, che vivono in case fatte di materiali che trovano sul posto e che non hanno nessun contatto con le altre mini-società confinanti.
La complessità delle odierne civiltà credo che non consenta la soppressione della moneta come mezzo di scambio.
Per eliminare o perlomeno limitare i danni che la moneta induce negli individui bisognerebbe cambiarne alcune funzioni e limitarne l'accumulo.
Non credo che manchi molto per tornare allo scambio merci.
alla stessa maniera di come facevano quando il denaro non esisteva, col baratto