son sicura che la pasqua non è festeggiata da tutti.e questa invasione di entusiasmo per le palme e le uova con sorpresa e la gita di pasquetta sono per me fatti superati ma ciò non toglie che mentre
"gli altri" festeggiano io non vorrei sentirmi come dentro una festa senza essere stata invitata .
voi che non festeggiate la pasqua mentre familiari e amici lo fanno, che fate per non sentirvi troppo fuori luogo?
Aggiornamento:per Lorenzo..scusa ma l'importanza dello stare insieme non si discute..ma visto che per esempio ci sono gli atei e tu sei buddista ( anch'io) non potete dire che festeggiate la pasqua, gli atei soprattutto dovrebbero avere il coraggio di rifiutare l'invito. visto che non hanno nulla da festeggiare..boh!
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Da fervente Pastafariano, io festeggio, oltre ad ogni venerdì, ogni altra festa religiosa esistente.
Non ho quindi di questi problemi.
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L'idea che un ateo, o un appartenente ad un altra religione, non debbano festeggiare quelle che sono diventate festività NAZIONALI, non più prerogativa di un gruppo religioso, è una fesseria.
A questo punto, per puntiglio e coerenza, dovrei evitare di festeggiare qualunque altro giorno festivo?
Lavorare a Natale, a Ferragosto, pure la domenica?
Baggianate, pure e semplici baggianate.
mi mangio l'uovo di Pasqua
è buono
niente. sono costretto a stare a casa perché la fabbrica chiude. La passerò come le altre domeniche, non la vedo rivestita da un significato particolare.
Anch'io come Stephan .Da anni non faccio più la Pasqua dopo che ho capito dalle scritture che non è così che Gesù vuole essere ricordato.L'ultima sera con i suoi apostoli ricordò x l'ultima volta la Pasqua Ebraica,la liberazione della schiavitù dìEgitto, e istituì una nuova ricorrenza,coè disse ai suoi amici al posto della Pasqua Ebraica di ricordare la sua morte, disse:"fate questo in memoria di me".
Io non festeggio la pasqua in quanto Cristo comandò solo di "commemorare" la sua morte..
Il 30 marzo dopo il tramonto milioni di persone come me si raduneranno per commemorare la morte di Crtisto..
Si gode i giorni di vacanza riposandosi prima di riprende a lavorare. Personalmente passo il giorno della pasqua come fosse un giorno come tutti gli altri, se poi capita lo trascorro con i miei amici. Se qualcuno mi fa gli auguri, ringrazio gentilmente senza però contraccambiare, se poi qualcuno si presenta con doni o mi invita a festeggiare dico con rispetto il mio punto di vista, spiegando il motivo per cui non lo festeggio. Comunque non credo che mi si porrà il problema in quanto tutti i miei amici sono del mio stesso parere, e la mia famiglia sa già la mia posizione.
Sono 15 anni che non festeggio più la pasqua, il natale e feste varie, all' inizio ho avuto opposizione dalla mia famiglia, e in alcuni momenti è stato difficile far capire la mia posizione, ma mai mi sono sentita fuori luogo, e mai ho provato un senso di disagio, perché ero e sono convita in ciò che credo, perché so che quello che faccio è giusto ed è motivato da una buona ragione. A distanza di anni la mia famiglia ha accettato la cosa e ora non mi invitano e ne mi includo nei loro festeggiamenti, c'è un rispetto reciproco, e cerchiamo di stare insieme in altri momenti che non hanno niente a che fare con dei festeggiamenti "religiosi".
Un giorno come una domenica...!
Rompere un uovo di cioccolata o fare gitarelle non fanno parte dei "festeggiamenti". Sono accessori aggiunti da persone che lucrano su un fatto religioso. Come pure sono inutili gli scambi di ramoscelli di ulivo in segno di pace da parte di gente che, soltanto dopo pasquetta, non ricordano manco che esisti. La vera festa è la Resurrezione e se non sei credente fai quello che in genere fai tutte le domeniche.
Ne approfitto per partire e cambiare aria.
Di solito sono sempre "fuori luogo", proprio nel senso che sono da un'altra parte.
Se mi trovo invitato in una casa in cui si festeggia non vedo motivi per stare male.
Osservo i buffi rituali e la gente che mangia come se non ci fosse un domani.