Che differenza c'è tra laurea in chimica e chimica industriale ?
Vorrei avere una risposta includendo possibilmente
1)Quali sono le materie dei due corsi ??
2)Che cosa abilita ? In quali ambiti economici industriali potrò lavorare con i singoli titoli ??
3)C'è richiesta nel mercato per questi mestieri ??
4)Posso combinare le due lauree ?? Ossia posso con pochi esami in più di un corso di laurea avere anche la seconda ??
Grazie infinite!!!!
Categoria
Scuola ed educazione > Università
Aggiornamento:Martix fai bene!! Ma io andrei in qualche altro posto! Dove mi offrono più denaro e la qualità della vita con i soldi che ricevo è più che sufficiente almeno per non morire di fame!!! Sono abbastanza convinto che sarà difficile partire da qualcosa tipo 2000 euro mensili con la qualità di vita all'italiana!!!
Ma questa è una domanda di economia mica di chimica!!! Pertanto fuori risposte alla domanda principale ... altri suggerimenti per favore!!! :-)
Aggiornamento 3:Io ancora porca trota sono a quasi fine superiori!!!!
Aggiornamento 5:L'ho detto ?? Voglio evitare cazzate!!!
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Dai allora mi ci metto io per dar voce ai chimici puri, che qui si sovrabbonda di industriali ;-) e visto che hanno già espresso i loro punti di vista io faccio la controparte:
1) Le materie differiscono praticamente fin da subito. Noi (chimici puri) siamo davvero molto più teorici e quindi sono approfonditi molto meglio i meccanismi e le basi sul perchè avvengono i fenomeni chimici e i loro fondamenti fisici. Sopra ti è stato fatto l'esempio di chimica fisica, ad esempio, noi abbiamo due corsi teorici + 2 laboratori nella triennale e un'altro corso teorico con il suo rispettivo laboratorio nella specialistica. Ma questo poi lo devi valutare tu leggendo accuratamente i manifesti di studi di ogni università perchè si cambia da parte a parte.
2) Alla fine dei cinque anni si può entrare nell'albo nazionale dei chimici previo esame di ammissione, sul fatto che impiantisticamente un chimico industriale sia una scelta migliore devo dar ragione agli industriali, su questo tenderei ad escludere gli ing chimici perchè sono ingegneri, e come tali ragionano, e di chimica vera non è che ne sappiano tantissimo dopotutto. Un chimico puro ha il vantaggio della flessibilità e quindi generalmente è più ricercato da aziende che hanno bisogno di manodopera ancora "da formare" nel loro ambito. Su questo è l'azienda che assume che ha delle preferenze
3) Come richiesta ci siamo, non andiamo a ruba come gli ing meccanici, ma abbiamo il nostro ruolo ed il lavoro non è introvabile, in più godiamo, a differenza degli industriali, di possibili carriere universitarie (ecco qui mettiamo all'estero perchè l'Italia è in una situazione tragica da questo punto di vista)
4) combinare le lauree non serve a nulla, è vero si può fare, ma dal punto di vista legale rimani un laureato triennale, con 2 lauree, ma cmq triennale, il che ti impedisce certi scatti di avanzamento in carriera in aziende grandi e molto grandi. E' molto meglio fare una specialistica!
Un consiglio finale: fai quello che ti piace, non ce n'è come studiare controvoglia te lo assicuro!
Un saluto agli industriali sopra ;-)
Allora facciamo notare un paio di cose... due lauree magistrali in contemporanea (ma anche due triennali) non si possono fare per legge quindi se vuoi farti due magistrali ti fai 3 anni di triennale +2 +2 per le due magistrali totale 7! A questo punto fai prima davvero a fare pura per i tre anni e industriali per i 2. Tanto fartil il **** per 4 anni di magistrale ne fai 2 un po' più pesanti del normale e vai tranquillo.
Poi voglio dire se esci con la pretesa di lavorare in una qualsiasi industria chimica: farmaceutica, cosmetica, chimica fine, chimica di base etc etc con 2000e di stipendio SUBITO sei fuori luogo completamente, un laureato ha le porte aperte per la carriera a differenza di un diplomato. I primi stipendi non sono così consistenti, e in più potrebbero non assumerti a tempo indeterminato! Ma questo voglio dire vale per qualsiasi laurea che tu prenda! Se vuoi avere "certezze" vai a vederti le statistiche di impiego dei laureati e fatti una cultura!
Un consiglio che ti do io e questo scegli un'università non enorme come Milano, talvolta rischi di essere trattato più da numero che da persona, (non me ne abbiano quelli di Milano) oltre al fattore del costo di una trasferta a Milano. Padova penso che sia buona, ma anche per quello ci sono le statistiche!
Va beh io ti parlo in Italia ovviamente, dell'estero non è che conosco molto, cmq la meritocrazia e l'Italia non è che vadano proprio di pari passo(a parte palesi casi in cui proprio sono due cose disgiunte, e Dio me ne scampi dal discorso politico) cmq al lavoro quello che importa è che tu abbia voglia di fare e sia sveglio, la conoscenza enciclopedica non è una necessità. Se vuoi una cifra 2000e penso che sia cumulativa di parecchie cose e cmq: sei alle superiori, finisci la fuckin' scuola, studia all'università nei TEMPI GIUSTI (è molto apprezzato, a nessuno gliene frega niente se ci hai messo 29 anni e sei uscito con 110 e lode, preferiscono avere una persona normale che faccia le cose nei tempi, se fai tutte e due meglio!) e pensa al futuro a suo tempo, ma non all'ultimo secondo neh!
OGNUNO DEI RAGAZZI CHE TI HA SCRITTO HA DETTO COSE VERISSIME.
UNA COSA SOLA MI SENTO DI DIRTI:
SE TI PIACE LA CHIMICA NON FARE INGEGNERIA
CHIMICA.
E' VERO CHE TROVI LAVORO MA IL CORSO DI CHIMICA E' DECISAMENTE PIU' ENTUSIASMANTE.
Ciao! a me mancano due esami alla laurea in chimica industriale, quindi qualcosa direi che posso dirti sulle differenze :D
Il chimico industriale nasce appositamente per l'industria, come dice il nome stesso. Abbiamo meno teoria, e molta più chimica fisica, e impiantistica. Un chimico puro invece fa molta più teoria, proprio perchè non si sta specializzando, ma affronta tutta la chimica a livello teorico appunto per questo.
Esempio:
io ho un corso di chimica fisica semestrale e uno di chimica fisica industriale semestrale; i chimici puri hanno due chimiche fisiche (I e II) che dura tutto un anno, ma non hanno chimica fisica industriale, che ti insegna per esempio, a dimensionare uno scambiatore di calore, a quantificare le perdite di carico in un condotto..insomma, roba da industriali!
Comuqne per il lavoro può capitare che ti "discrimino", cioé se il lavoro é manuale, su un impianto, cercano un chimico industriale o un ingegnere chimico, non di certo un puro che non sa dove mettere le mani. C'é quindi, ripeto, molta ma molta richiesta di chimici industriali e ingegneri chimici, e in misura minore anche chimica e tecnologie farmaceutiche. Spesso i chimici puri si specializzano in chimica industriale per avere più possibilità lavorative, e questo lo dicono i dati, non io. Non capisco cosa intendi per combinare. Una laurea in chimica industriale o pura che sia, ha i suoi esami. Non é come al politecnico che ti scegli gli esami che vuoi. Magari. al massimo puoi fare la triennale in industriale e poi specializzarti in chimica pura, ma non vedo il senso. Il contrario non te lo consiglio, perché la specialistica in industriale presuppone concetti che fai alla triennale di industriale, e quindi se fai pura alla triennale, poi non capisci più niente alla specialistica e fai il quintuplo della fatica (inutile). Certo, chimica industriale é molto più difficile di chimica pura, ma é ovvio, siamo più ingegneri :D però paga tanto dopo, anche in soddisfazione e in manualità.
Per le materie ti rimando qui:
http://www.ccdchim.unimi.it/it/corsiDiStudio/2011/...
http://www.ccdchim.unimi.it/it/corsiDiStudio/2011/...
cmq..non pensare di venire (almeno a Milano) e cazzeggiare..é bella tosta! :D
@umbe: tutti all'estero (io mi sa che mi ci trasferisco sul serio..chissà mai che mi prendono in arabia a distillare petrolio)!!! ah, e un saluto immancabile ai puri ;)
Risponderò alle tue domande per ordine:
1) In entrambi i corsi ci sono la chimica generale, chimica organica, c. fisica, c. analitica e c. inorganica. Se poi fai Chimica industriale ti ritroverai in più degli esami in c. industriale e impianti chimici dal secondo anno in poi.
Nel dettaglio ti linko i piani di studio dei due corsi, così vedi meglio cosa si studia (metto i corsi dell'unimi per comodità, ma più o meno sono simili in tutta Italia):
chimica: http://www.cosp.unimi.it/offerta_didattica/594.htm
c. industriale: http://www.cosp.unimi.it/offerta_didattica/598.htm
2) Dopo la laurea ti potrai abilitare alla professione di chimico e potrai fare libero professionismo, ovvero ti puoi aprire un laboratorio e fare analisi chimiche ecc.
Con questa laurea potrai lavorare in moltissimi ambiti, che spaziano dall'alimentazione all'industria del petrolio.
3) Si dice che di chimici ce ne sono pochi, quindi ci dovrebbero essere buone possibilità di lavorare.
4) Potresti pure prendere le due lauree sostenendo dai 5 agli 8 esami, ma non ti conviene, piuttosto è meglio accedere alla specialistica e conseguire la laurea magistrale.
Se vuoi sapere altro posta le tue domande e ti risponderò.
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Quoto Martix!
Sei fortunato, ti ha risposto anche una dottoressa, ahahahah!!!!!
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Un saluto ai puri! ;)
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Se vuoi guadagnare 2000 euro (giustamente, e son pure pochi) allora pensa a trasferirti fuori! Svizzera, finlandia e paesi arabi in primis!
Beh, altri suggerimenti.... Iscriviti subito!! ehehe!!!
Cosa vuoi sapere di preciso??
allora, gli esami li puo vedere in qualsiasi manifesto di studio universitario..
in base alla mia esperienza ti posso dire che le differenze cominciano a partire dal secondo semestre del secondo anno, quindi, approssimativamente direi che puoi prendere entrambe le lauree (triennali) integrando con circa 10 esami..