allora i coatti so i soggetti quelli che se la sentono matta ma appunto so solo soggetti di solito di periferia i pariolini sono i "cosidetti figli di papà" che ottengono tutto dai proprio genitori essendo viziati..comunque so due modi diversi d'essere anche se a volte si trovano in una persona sola....meglio essere se stessi che identificarsi con una moda...
Con il termine coatto (in senso proprio "forzato, obbligatorio"; "domicilio coatto", un tempo, provvedimento di polizia consistente nell'obbligo di risiedere in un dato luogo) ci si riferisce ad individuo greve, aggressivo, dall'abbigliamento pacchiano e dalla parlata volgare. In gergo è sinonimo di tamarro.
Parioli è il nome del secondo quartiere di Roma, indicato con Q.II. Si trova nell'area nord della città, a ridosso del fiume Tevere. Rientra interamente nel territorio amministrato dal municipio II del Comune.
Superficie: 475,06 ha. Popolazione: 14.742[1] abitanti.
Il quartiere confina:
* a nord con il quartiere Q.XVIII Tor di Quinto[2] e con la zona Z.I Val Melaina[3]
* a est con il quartiere Q.XVII Trieste[4]
* a sud con il quartiere Q.IV Salario[5] e con il quartiere Q.III Pinciano[6]
* a ovest con il quartiere Q.I Flaminio[7]
Il toponimo indica anche la zona urbanistica 2b del II Municipio.
Popolazione della zona urbanistica: 22.346[1] abitanti.
Il nome deriva dalla denominazione di "Monti Parioli", data a un gruppo di colline tufacee prima dell'urbanizzazione dell'area, avvenuta agli inizi del Novecento. Alcuni affermano che il nome derivi da peraioli, a causa delle coltivazioni di peri che vi si trovavano.
Il quartiere Parioli è fra i primi quindici sorti a Roma nel 1911 ed ufficialmente istituiti nel 1921. Il quartiere fu completato durante gli anni '50.
Sorto come quartiere della borghesia medio-alta, era destinato ai gerarchi del regime fascista e ai funzionari statali. Attualmente è considerato uno dei quartieri chic della capitale.
Questa caratteristica conferisce ai giovani abitanti lo stereotipo di uno stile di vita medio-alto, caratterizzato da un abbigliamento all'ultima moda (prevalentemente sportivo) ed un uso di prodotti costosi, al punto che il nomignolo "pariolino" tende ad indicare anche i giovani con quello stile ma non residenti nel quartiere dei Parioli. Il termine ha avuto in passato anche connotazione spregiativa per indicare un tono esclusivo alto borghese.
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allora i coatti so i soggetti quelli che se la sentono matta ma appunto so solo soggetti di solito di periferia i pariolini sono i "cosidetti figli di papà" che ottengono tutto dai proprio genitori essendo viziati..comunque so due modi diversi d'essere anche se a volte si trovano in una persona sola....meglio essere se stessi che identificarsi con una moda...
Con il termine coatto (in senso proprio "forzato, obbligatorio"; "domicilio coatto", un tempo, provvedimento di polizia consistente nell'obbligo di risiedere in un dato luogo) ci si riferisce ad individuo greve, aggressivo, dall'abbigliamento pacchiano e dalla parlata volgare. In gergo è sinonimo di tamarro.
Parioli è il nome del secondo quartiere di Roma, indicato con Q.II. Si trova nell'area nord della città, a ridosso del fiume Tevere. Rientra interamente nel territorio amministrato dal municipio II del Comune.
Superficie: 475,06 ha. Popolazione: 14.742[1] abitanti.
Il quartiere confina:
* a nord con il quartiere Q.XVIII Tor di Quinto[2] e con la zona Z.I Val Melaina[3]
* a est con il quartiere Q.XVII Trieste[4]
* a sud con il quartiere Q.IV Salario[5] e con il quartiere Q.III Pinciano[6]
* a ovest con il quartiere Q.I Flaminio[7]
Il toponimo indica anche la zona urbanistica 2b del II Municipio.
Popolazione della zona urbanistica: 22.346[1] abitanti.
Il nome deriva dalla denominazione di "Monti Parioli", data a un gruppo di colline tufacee prima dell'urbanizzazione dell'area, avvenuta agli inizi del Novecento. Alcuni affermano che il nome derivi da peraioli, a causa delle coltivazioni di peri che vi si trovavano.
Il quartiere Parioli è fra i primi quindici sorti a Roma nel 1911 ed ufficialmente istituiti nel 1921. Il quartiere fu completato durante gli anni '50.
Sorto come quartiere della borghesia medio-alta, era destinato ai gerarchi del regime fascista e ai funzionari statali. Attualmente è considerato uno dei quartieri chic della capitale.
Questa caratteristica conferisce ai giovani abitanti lo stereotipo di uno stile di vita medio-alto, caratterizzato da un abbigliamento all'ultima moda (prevalentemente sportivo) ed un uso di prodotti costosi, al punto che il nomignolo "pariolino" tende ad indicare anche i giovani con quello stile ma non residenti nel quartiere dei Parioli. Il termine ha avuto in passato anche connotazione spregiativa per indicare un tono esclusivo alto borghese.
Allora Coatti o Centralini quelli che vivono nel centro di roma
invece parioli o burini che vivono all'interno