Il latifondo è una proprietà agricola di grandi dimensioni mentre il termine feudo indicava un diritto concesso tramite un patto di fiducia da una persona più ricca e potente in cambio di un servizio fornito in modo continuativo.
Un latifondo è semplicemente una proprietà terriera molto estesa. Non rientra neppure nella definizione una gestione lontana e trascurata, benché talora nei secoli questo difetto sia stato comune.
Un feudo era (e dovrebbe per definizione essere) una cosa anche giuridico\politica. Un feudo è un territorio sul quale il feudatario è responsabile verso il sovrano di raccogliere (e poi riversare) una certa imposta, mantenere l'ordine pubblico, giudicare le cause civili e penali, e levare milizie che per un certo tempo ogni anno deve portare al suo sovrano.
Il feudo è una delega di sovranità da parte di un monarca all'amministrazione della giustizia, alla riscossione di tasse e tributi, al reclutamento di guerrieri su un determinato territorio: era quindi connessa a un'assegnazione di terra (investitura) a un vassallo in remunerazione dei servigi prestati; in origine era una concessione ad personam, revocabile in caso di fellonia o tradimento e non trasmissibile ai discendenti. Alla morte del beneficiario il feudo ritornava nella disponibilità dell'imperatore, del re o di chi lo aveva assegnato. In seguito esso divenne ereditario. Il feudo è quindi un'istituzione strettamente legata alla storia europea medievale e moderna. Il latifondo, invece, come ha scritto valentina, è una proprietà agricola di grandi dimensioni, che può essere coltivata da schiavi, coloni (contadini liberi), servi della gleba e via discorrendo. In quanto tale, ritroviamo il latifondo in epoca ellenistica e romana, moderna e contemporanea, laddove si pratichi l'agricoltura estensiva (piantagioni di cotone, tabacco, caucciù, canna da zucchero, cacao, banane, palme da cocco, arachidi ecc.).
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ciao!!
Il latifondo è una proprietà agricola di grandi dimensioni mentre il termine feudo indicava un diritto concesso tramite un patto di fiducia da una persona più ricca e potente in cambio di un servizio fornito in modo continuativo.
Il latifondo è una proprietà, il feudo è un'investitura.
Un latifondo è semplicemente una proprietà terriera molto estesa. Non rientra neppure nella definizione una gestione lontana e trascurata, benché talora nei secoli questo difetto sia stato comune.
Un feudo era (e dovrebbe per definizione essere) una cosa anche giuridico\politica. Un feudo è un territorio sul quale il feudatario è responsabile verso il sovrano di raccogliere (e poi riversare) una certa imposta, mantenere l'ordine pubblico, giudicare le cause civili e penali, e levare milizie che per un certo tempo ogni anno deve portare al suo sovrano.
Tutto questo riassunto al massimo, si capisce.
si scrive c'è
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https://it.wikipedia.org/wiki/Latifondo
https://it.wikipedia.org/wiki/Feudo
Il feudo è una delega di sovranità da parte di un monarca all'amministrazione della giustizia, alla riscossione di tasse e tributi, al reclutamento di guerrieri su un determinato territorio: era quindi connessa a un'assegnazione di terra (investitura) a un vassallo in remunerazione dei servigi prestati; in origine era una concessione ad personam, revocabile in caso di fellonia o tradimento e non trasmissibile ai discendenti. Alla morte del beneficiario il feudo ritornava nella disponibilità dell'imperatore, del re o di chi lo aveva assegnato. In seguito esso divenne ereditario. Il feudo è quindi un'istituzione strettamente legata alla storia europea medievale e moderna. Il latifondo, invece, come ha scritto valentina, è una proprietà agricola di grandi dimensioni, che può essere coltivata da schiavi, coloni (contadini liberi), servi della gleba e via discorrendo. In quanto tale, ritroviamo il latifondo in epoca ellenistica e romana, moderna e contemporanea, laddove si pratichi l'agricoltura estensiva (piantagioni di cotone, tabacco, caucciù, canna da zucchero, cacao, banane, palme da cocco, arachidi ecc.).