La sindrome di Renfield, descritta per la prima volta da Richard Noll, e così denominata in onore di un personaggio umano vampirizzato col suo consenso nel Dracula di Bram Stocker, si sviluppa nella maggior parte dei casi attraverso tre fasi:
1- inizialmente, di solito nel corso dell'infanzia, viene praticato l'auto-vampirismo. Il soggetto che ne è affetto si infligge cioè delle ferite per poterne bere il sangue, il cui sapore e la cui visione provocano piacere;
2- la seconda fase della patologia vede invece svilupparsi, nel soggetto, episodi di zoofagia: il desiderio, cioè, di cibarsi di animali, in particolare di berne il sangue. Il malato, in una buona percentuale di casi, accompagna questi gesti con pratiche sessuali;
3- la fase conclusiva della sindrome porta chi ne è affetto a desiderare sangue umano; il malato può procurarselo con il consenso della vittima, ma in alcuni casi si verifica il ricorso alla violenza e, all'estremo, addirittura all'omicidio.
La componente sessuale associata al sangue è molto forte nella maggioranza dei casi; inoltre si possono verificare anche associazioni con un orientamento più spirituale, che identificano nel sangue una fonte di vita e di potere.
La maggior parte dei soggetti colpiti dalla sindrome di Renfield sono di sesso maschile, e sviluppano la malattia a causa di un forte trauma subito in genere nell'età infantile.
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La sindrome di Renfield, descritta per la prima volta da Richard Noll, e così denominata in onore di un personaggio umano vampirizzato col suo consenso nel Dracula di Bram Stocker, si sviluppa nella maggior parte dei casi attraverso tre fasi:
1- inizialmente, di solito nel corso dell'infanzia, viene praticato l'auto-vampirismo. Il soggetto che ne è affetto si infligge cioè delle ferite per poterne bere il sangue, il cui sapore e la cui visione provocano piacere;
2- la seconda fase della patologia vede invece svilupparsi, nel soggetto, episodi di zoofagia: il desiderio, cioè, di cibarsi di animali, in particolare di berne il sangue. Il malato, in una buona percentuale di casi, accompagna questi gesti con pratiche sessuali;
3- la fase conclusiva della sindrome porta chi ne è affetto a desiderare sangue umano; il malato può procurarselo con il consenso della vittima, ma in alcuni casi si verifica il ricorso alla violenza e, all'estremo, addirittura all'omicidio.
La componente sessuale associata al sangue è molto forte nella maggioranza dei casi; inoltre si possono verificare anche associazioni con un orientamento più spirituale, che identificano nel sangue una fonte di vita e di potere.
La maggior parte dei soggetti colpiti dalla sindrome di Renfield sono di sesso maschile, e sviluppano la malattia a causa di un forte trauma subito in genere nell'età infantile.
La sindrome di Renfield è un disturbo psicologico caratterizzato dal bisogno di assumere sangue, bevendolo.
E' spesso associata al vampirismo, infatti trae il suo nome da uno dei personaggi del famoso libro "Dracula" di Bram Stocker.