Secondo me "L'immoralista". Ma non amo molto quest'autore , forse anche perchè quando lavorava per una casa editrice rifiutò il manoscritto di Proust " Dalla parte di Swann", uno dei libri della "Ricerca del tempo perduto". Invidia o un colossale svista?
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Secondo me "L'immoralista". Ma non amo molto quest'autore , forse anche perchè quando lavorava per una casa editrice rifiutò il manoscritto di Proust " Dalla parte di Swann", uno dei libri della "Ricerca del tempo perduto". Invidia o un colossale svista?
Assolutamente da" L'immoralista ".....è un capolavoro!
Le prime opere di Gide sono influenzate dal simbolismo: "I nutrimenti terrestri" (Les nourritures terre stres, 1897) è una via di mezzo tra un poema in prosa e un trattato, una sorta di inno allo stato esistenziale di "disponibilità " in cui le gioie dei sensi e il fervore spirituale diventano la stessa cosa. "L'immoralista" (L'immoraliste, 1902) e "La porta stretta" (La porte étroite, 1909) sono due romanzi che con un notevole stile affrontano da punti di vista differenti uno stesso problema. Ne "I sotterranei del Vaticano" (Les caves du Vatican, 1914) la tematica delle opere precedenti viene sviluppata e sottoposta a un radicale trattamento ironico; il romanzo è anche importante per la polemica anticattolica (riflesso della rottura di Gide con Claudel), e soprattutto per il tema di derivazione dostoevskiana dell'"atto gratuito" compiuto da Lafcadio, il personaggio più riuscito di tutta l'opera di Gide.
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