Guittone,da appassionato uomo di parte,interpreta la sconfitta guelfa a montaperti come una vergognosa liquidazionbe dell'autonomia comunale fiorentina,e la denuncia con tristezza,sarcasmo,indignazione,ricorrendo a tutte le risorse di un'oratoria accesa e sapiente.Il discorso si sviluppa attraverso una studiata e organica progressione degli argomenti:
-l'esordio,modellato sulla tradizione funebre del compianto,esprime la desolazione dll'autore per la vittoria dell'ingiustizia sul diritto,e rievoca la passata grandezza di firenze,ora perduta;
-segue una denuncia dei respèonsabili della rovina e una circostanziata descrizione della vergogna presente;
-da questo quadro amaro scaturisce l'invettiva dell'autore contro la follia dei fiorentini e il loro servilismo nei confronti dei nuovi poadroni;
-l'invettiva si trasforma gradualmente in un sarcastico elogio della situazione presente,che culmina con l'invito finale a tutti i signori d'italia a mettere le mani su firenze,preda disponibile per chiunque vorrà dominarla.
Lo stile è alto e solenne,adatto alla gravità della situazione denunciata,e ai sentimenti di desolazione e di sdegno provati dall'autore.Per ottenere questo risultato,Guittone ha dispiegato pienamente le sue competenze retoriche,disseminando in ogni parte del testo figure ed artifici retorici adatti a conferire al discorso un andamento teso e sostenuto.La compattezza della struttura logica e sintattica è sottolineata dalla ripresa,all'inizio di ogni strofa,dell'ultima parola della strofa precedente,secondo un uso della poesia provenzale.Dal punto di vista sintattico,si possono individuare interrogazioni retoriche,frasi esclamative,inversioni,accoppiamenti di sostantivi o aggetti di significato simile ("grandezza e pregio","fella e malvagia"),coordinazione per polisindeto.Estremamente frequenti sono le figure retoriche:metonimie,antitesi,apostrofi,perifrasi,parallelismi,ironia natifrastica
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Guittone,da appassionato uomo di parte,interpreta la sconfitta guelfa a montaperti come una vergognosa liquidazionbe dell'autonomia comunale fiorentina,e la denuncia con tristezza,sarcasmo,indignazione,ricorrendo a tutte le risorse di un'oratoria accesa e sapiente.Il discorso si sviluppa attraverso una studiata e organica progressione degli argomenti:
-l'esordio,modellato sulla tradizione funebre del compianto,esprime la desolazione dll'autore per la vittoria dell'ingiustizia sul diritto,e rievoca la passata grandezza di firenze,ora perduta;
-segue una denuncia dei respèonsabili della rovina e una circostanziata descrizione della vergogna presente;
-da questo quadro amaro scaturisce l'invettiva dell'autore contro la follia dei fiorentini e il loro servilismo nei confronti dei nuovi poadroni;
-l'invettiva si trasforma gradualmente in un sarcastico elogio della situazione presente,che culmina con l'invito finale a tutti i signori d'italia a mettere le mani su firenze,preda disponibile per chiunque vorrà dominarla.
Lo stile è alto e solenne,adatto alla gravità della situazione denunciata,e ai sentimenti di desolazione e di sdegno provati dall'autore.Per ottenere questo risultato,Guittone ha dispiegato pienamente le sue competenze retoriche,disseminando in ogni parte del testo figure ed artifici retorici adatti a conferire al discorso un andamento teso e sostenuto.La compattezza della struttura logica e sintattica è sottolineata dalla ripresa,all'inizio di ogni strofa,dell'ultima parola della strofa precedente,secondo un uso della poesia provenzale.Dal punto di vista sintattico,si possono individuare interrogazioni retoriche,frasi esclamative,inversioni,accoppiamenti di sostantivi o aggetti di significato simile ("grandezza e pregio","fella e malvagia"),coordinazione per polisindeto.Estremamente frequenti sono le figure retoriche:metonimie,antitesi,apostrofi,perifrasi,parallelismi,ironia natifrastica