Ci sono persone che non smettono mai di stupirci e, che con la loro vita, possono insegnarci più di qualunque altra cosa.
Mi riferisco ad un uomo che alcuni anni fa, durante la guerra, cominciò a lavorare in una cava di pietre...non so se esista qualcosa di più freddo e insensibile che spaccare sassi!
A giudicare da quello che sarebbe divenuto in seguito nessuno avrebbe mai immaginato per lui un simile lavoro.
Eppure, anche in questa circostanza, quest'uomo è stato in grado di elevare il suo animo al punto di scrivere dei versi mentre si recava a piedi sul posto di lavoro.
Questo testimonia che la nostra sensibilità può fiorire in qualunque circostanza, esattamente come una stella alpina che sprigiona la sua bellezza anche in luoghi tanto impervi.
Per rispondere alla tua domanda vorrei regalarti le parole scritte da quest'uomo straordinario in ricordo di quella dura circostanza della sua vita:-
"Per evitare la deportazione ai lavori forzati in Germania, nell'autunno del 1940 cominciai a lavorare come operaio in una cava di pietra. Si trovava a circa mezz'ora dalla mia casa di Debniki, ed ogni giorno vi andavo a piedi. Su quella cava scrissi poi una poesia. Rileggendola dopo tanti anni, la trovo ancora particolarmente espressiva di quella singolare esperienza:
«Ascolta, il ritmo uguale dei martelli, così noto,
io lo proietto negli uomini, per saggiare la forza d'ogni colpo.
Ascolta, una scarica elettrica taglia il fiume di pietra,
e in me cresce un pensiero, di giorno in giorno:
tutta la grandezza del lavoro è dentro l'uomo...».
vedo nell’avatar la cassetta degli attrezzi e la canna da pesca; è l’unico “lavoro” adatto ad una persona sensibile. I pesci non parlano e quindi non devi preoccuparti per la risposta; a parte la battuta.
Questo perchè ogni tipo di lavoro, è e sarà sempre legato o alla produzione di beni e quindi a contatto con colleghi o alla produzione di servizi, altrettanto a contatto con la gente.
Oggi poi, che manca anche il lavoro, figuriamoci se si può a star lì a sottilizzare; nessuna illusione quindi, perchè giocoforza occorre adattarsi. A meno chè tu non abbia una preparazione specifica in qualche mestiere di lavoro autonomo, ma non lo precisi e quindi non se ne può parlare. Per concludere.
Sapessi quante persone sensibili son costrette per ragion di pagnotta a far buon viso a cattiva sorte; ti devi quindi adattare e lavorare su di te per acquisire un po’ di autostima, cosa che si può fare. Ti indico alcuni link, dove puoi trovare dei consigli:
Ha ragione Nonno Eugenio...in questi tempi male.detti non ci si può concedere il lusso di fare capricci, il lavoro è oro e ultimamente non ce n'è per tutti....
Detto questo, se davvero ci fosse la possibilità e la fortuna di poter scegliere, ha ragione Remangura...sconsiglierei anch'io lavori che potrebbero mettere a dura prova la tua sensibilità...
Rischieresti di compromettere la tua serenità (o comunque quella della persona a cui ti riferisci) e quella delle persone che da te dovrebbero ricevere forza e conforto.
Sarebbe una buona soluzione invece quella di trovare un lavoro allegro, a contatto con il pubblico...come, per esempio un locale per giovani, o tra i bambini, se ti piacciono...o comunque in un ambiente che non lasci spazio alla malinconia...
Ma ripeto....ora purtroppo non abbiamo molta scelta...quindi l'augurio più serio è quello di trovare un lavoro...qualsiasi esso sia....
il lavoro adatto ad una persona sensibile, è un lavoro in cui hai a che fare con la parte profonda delle persone, con l'anima, le emozioni e i sentimenti. puoi lavorare su di te, e quindi fare un lavoro in campo artistico, oppure lavori che operano nel sociale, come anche la psicologa, l'assistente sociale, l'insegnante di sostegno, o il volontariato (anche se in quel caso non avresti un ritorno economico). non vedrei mai bene una persona sensibile dietro una scrivania, o a studiare leggi di fisica e algebra. le persone sensibili hanno corde nascoste che vengono stimolate da tutto quello che sentono e le circondano, e fare un lavoro che non comprende questa qualità oltre che uno spreco è una condanna, perchè alla lunga sarà un lavoro poco appagante.
Sei sei abbastanza sensibile allora puoi fare l'assistente sociale, professore di sostegno, lavoro in un canile, lavoro in uno spizio, baby sitter, e tutto ciò che riguarda qualcosa che abbia a che vedere con l'aiuto di persone che ne hanno bisogno.
Però, se sei troppo sensibile e non sopporti di entrare in queste tristi realtà (e sono tali perchè hanno bisogno di aiuti), allora puoi provare lavoretti "artistici" che non includono nulla di tutto ciò.
Fioraia, estetista in ogni settore, modello, grafico pubblicitario, sarto ecc, tenendo comunque conto che i clienti insoddisfatti sono sempre pronti a puntare il dito, quindi meglio dedicarsi al bricolage e creare qualcosa per i mercatini, se sei mantenuto/a da un/a compagno/a.
Sicuramente non lavori da ufficio dove sei sotto stress dai capi tiranni, e non lavori come muratore o agente nei servizi pubblici perchè lì c'è solo considerazione "forte" da uomo a uomo ed indifferente.
Non posso intuitivamente suggerirti il lavoro adatto.Dovresti rendere pubbliche le tue attitudini e la tua propensione verso il tipo di lavoro che vorresti svolgere in modo da avere un quadro di valutazione chiaro.Se vuoi la mia opinione,anche se generalizzata,doveresti compiere un lavoro che coniughi la tua preparazione alle tua capacità effettive.
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Ci sono persone che non smettono mai di stupirci e, che con la loro vita, possono insegnarci più di qualunque altra cosa.
Mi riferisco ad un uomo che alcuni anni fa, durante la guerra, cominciò a lavorare in una cava di pietre...non so se esista qualcosa di più freddo e insensibile che spaccare sassi!
A giudicare da quello che sarebbe divenuto in seguito nessuno avrebbe mai immaginato per lui un simile lavoro.
Eppure, anche in questa circostanza, quest'uomo è stato in grado di elevare il suo animo al punto di scrivere dei versi mentre si recava a piedi sul posto di lavoro.
Questo testimonia che la nostra sensibilità può fiorire in qualunque circostanza, esattamente come una stella alpina che sprigiona la sua bellezza anche in luoghi tanto impervi.
Per rispondere alla tua domanda vorrei regalarti le parole scritte da quest'uomo straordinario in ricordo di quella dura circostanza della sua vita:-
"Per evitare la deportazione ai lavori forzati in Germania, nell'autunno del 1940 cominciai a lavorare come operaio in una cava di pietra. Si trovava a circa mezz'ora dalla mia casa di Debniki, ed ogni giorno vi andavo a piedi. Su quella cava scrissi poi una poesia. Rileggendola dopo tanti anni, la trovo ancora particolarmente espressiva di quella singolare esperienza:
«Ascolta, il ritmo uguale dei martelli, così noto,
io lo proietto negli uomini, per saggiare la forza d'ogni colpo.
Ascolta, una scarica elettrica taglia il fiume di pietra,
e in me cresce un pensiero, di giorno in giorno:
tutta la grandezza del lavoro è dentro l'uomo...».
Karol Wojtyla
(Papa Giovanni Paolo II)
Gentile Gold,
vedo nell’avatar la cassetta degli attrezzi e la canna da pesca; è l’unico “lavoro” adatto ad una persona sensibile. I pesci non parlano e quindi non devi preoccuparti per la risposta; a parte la battuta.
Questo perchè ogni tipo di lavoro, è e sarà sempre legato o alla produzione di beni e quindi a contatto con colleghi o alla produzione di servizi, altrettanto a contatto con la gente.
Oggi poi, che manca anche il lavoro, figuriamoci se si può a star lì a sottilizzare; nessuna illusione quindi, perchè giocoforza occorre adattarsi. A meno chè tu non abbia una preparazione specifica in qualche mestiere di lavoro autonomo, ma non lo precisi e quindi non se ne può parlare. Per concludere.
Sapessi quante persone sensibili son costrette per ragion di pagnotta a far buon viso a cattiva sorte; ti devi quindi adattare e lavorare su di te per acquisire un po’ di autostima, cosa che si può fare. Ti indico alcuni link, dove puoi trovare dei consigli:
http://www.psicologi-italia.it/autostima.htm
http://www.angelfire.com/ego/autostima/Autostima.h...
http://www.nienteansia.it/approfondimenti-su-ansia...
Nonno Eugenio.
Grazie Francois per la tua bella citazione, non la conoscevo. Ci sentiamo in settimana per gli Auguri.
Ha ragione Nonno Eugenio...in questi tempi male.detti non ci si può concedere il lusso di fare capricci, il lavoro è oro e ultimamente non ce n'è per tutti....
Detto questo, se davvero ci fosse la possibilità e la fortuna di poter scegliere, ha ragione Remangura...sconsiglierei anch'io lavori che potrebbero mettere a dura prova la tua sensibilità...
Rischieresti di compromettere la tua serenità (o comunque quella della persona a cui ti riferisci) e quella delle persone che da te dovrebbero ricevere forza e conforto.
Sarebbe una buona soluzione invece quella di trovare un lavoro allegro, a contatto con il pubblico...come, per esempio un locale per giovani, o tra i bambini, se ti piacciono...o comunque in un ambiente che non lasci spazio alla malinconia...
Ma ripeto....ora purtroppo non abbiamo molta scelta...quindi l'augurio più serio è quello di trovare un lavoro...qualsiasi esso sia....
In bocca al lupo!
tutti meno quei lavori che possono compromettere la tua sensibilità,la medicina è una di quelli.ciao
il lavoro adatto ad una persona sensibile, è un lavoro in cui hai a che fare con la parte profonda delle persone, con l'anima, le emozioni e i sentimenti. puoi lavorare su di te, e quindi fare un lavoro in campo artistico, oppure lavori che operano nel sociale, come anche la psicologa, l'assistente sociale, l'insegnante di sostegno, o il volontariato (anche se in quel caso non avresti un ritorno economico). non vedrei mai bene una persona sensibile dietro una scrivania, o a studiare leggi di fisica e algebra. le persone sensibili hanno corde nascoste che vengono stimolate da tutto quello che sentono e le circondano, e fare un lavoro che non comprende questa qualità oltre che uno spreco è una condanna, perchè alla lunga sarà un lavoro poco appagante.
Sei sei abbastanza sensibile allora puoi fare l'assistente sociale, professore di sostegno, lavoro in un canile, lavoro in uno spizio, baby sitter, e tutto ciò che riguarda qualcosa che abbia a che vedere con l'aiuto di persone che ne hanno bisogno.
Però, se sei troppo sensibile e non sopporti di entrare in queste tristi realtà (e sono tali perchè hanno bisogno di aiuti), allora puoi provare lavoretti "artistici" che non includono nulla di tutto ciò.
Fioraia, estetista in ogni settore, modello, grafico pubblicitario, sarto ecc, tenendo comunque conto che i clienti insoddisfatti sono sempre pronti a puntare il dito, quindi meglio dedicarsi al bricolage e creare qualcosa per i mercatini, se sei mantenuto/a da un/a compagno/a.
Sicuramente non lavori da ufficio dove sei sotto stress dai capi tiranni, e non lavori come muratore o agente nei servizi pubblici perchè lì c'è solo considerazione "forte" da uomo a uomo ed indifferente.
Non posso intuitivamente suggerirti il lavoro adatto.Dovresti rendere pubbliche le tue attitudini e la tua propensione verso il tipo di lavoro che vorresti svolgere in modo da avere un quadro di valutazione chiaro.Se vuoi la mia opinione,anche se generalizzata,doveresti compiere un lavoro che coniughi la tua preparazione alle tua capacità effettive.
Ciao
ciao,secondo me dovresti evitare lavori nel campo della medicina.
Sono adatti a persone forti,con un certo carattere determinato.
Prova lavori come il teatro,la recitazione.
ce ne possono essere tantissimi adatti, escluderei il chirurgo e l'infermiere
Professoressa di sostegno,assistente sociale ... lavori che sono nel campo delle scienze umane
-Spero di esserti stata utile- Ciao!